ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01182

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 94 del 10/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: ANTEZZA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOLINO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/10/2013
Stato iter:
18/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/12/2013
Resoconto ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/10/2013

DISCUSSIONE IL 18/12/2013

SVOLTO IL 18/12/2013

CONCLUSO IL 18/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01182
presentato da
ANTEZZA Maria
testo di
Giovedì 10 ottobre 2013, seduta n. 94

   ANTEZZA e FOLINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il comprensorio della piana di Metaponto è stato duramente colpito dalla eccezionale ondata di maltempo verificatasi dal 6 all'8 ottobre 2013;
   il metapontino è una delle aree a vocazione agricola più importanti non solo della Basilicata ma del Paese;
   si pratica una agricoltura di qualità e di eccellenza con produzioni rinomate che vedono impegnate aziende importanti che danno occupazione;
   il comprensorio nel recente passato, marzo 2011, era stato già duramente colpito da un'alluvione di portata storica che aveva messo a dura prova gli operatori agricoli dell'area con tutte le vicissitudini legate al riconoscimento dei danni e all'indennizzo che in alcuni casi non è mai arrivato, nonché gli operatori turistici;
   questa ulteriore calamità non fa che aggravare le condizioni in cui operano le tantissime aziende già esposte con le banche e a rischio usura nonché ovvia cessazione dell'attività;
   occorre far tesoro degli errori passati e procedere all'immediato riconoscimento dello stato di calamità naturale –:
   se sia stata avviata la procedura per la dichiarazione di eccezionale gravità della calamità naturale di cui in premessa;
   se e quali iniziative il Governo intenda attivare con la massima urgenza per varare misure di sostegno congrue al fine di evitare il collasso definitivo del tessuto imprenditoriale agricolo del metapontino. (5-01182)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01182

  A sostegno alle imprese agricole della regione Basilicata, colpite dall'ondata di maltempo che si è verificata dal 6 all'8 ottobre 2013, potranno essere attivati gli interventi del Fondo di solidarietà nazionale per danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile ordinaria accertati da rilevamenti tecnici degli organi regionali competenti.
  L'amministrazione regionale ha informato, per le vie brevi, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che, sulla questione, è stata adottata il 4 dicembre scorso una delibera della Giunta regionale; tuttavia, alla data odierna, non è pervenuta alcuna richiesta formale d'intervento.
  Appena la Regione trasmetterà gli atti di propria competenza, il Ministero potrà procedere ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, all'emissione dei decreti di declaratoria dello stato di calamità, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi.
  Sulla base della declaratoria dello stato di calamità, saranno quindi disposti gli interventi previsti ai sensi dell'articolo 5 del citato decreto legislativo n. 102 del 2004, in favore delle aziende agricole danneggiate. La richiamata disposizione prevede in particolare la possibilità di concedere, in forma singola o combinata, sulla base della scelta delle regioni e tenuto conto delle disponibilità di bilancio, i seguenti aiuti:
   contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria;
   prestiti, ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo;
   proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso;
   contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.

  In relazione alle esigenze primarie delle imprese agricole, potranno essere adottate anche misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a carico del medesimo Fondo di solidarietà nazionale.
  Si fa presente che le richieste di intervento per calamità naturali e, quindi, di attivazione del Fondo sono risultate sempre più frequenti, basti pensare che per il periodo tra il secondo semestre 2012 ed il primo semestre 2013, a fronte di oltre 2 miliardi di euro di danni causati da eventi atmosferici eccezionali, sono rimasti disponibili solamente 18,4 milioni di euro.
  Pertanto, si tratta di risorse finanziarie sempre più esigue e non adeguatamente rifinanziate dalle manovre di stabilità di questi ultimi anni per ragioni oggettive che tutti ben conosciamo. Inoltre sono somme considerate ai fini del calcolo del patto di stabilità interno delle regioni e province autonome, e questo determina ritardi nell'erogazione degli aiuti al destinatario finale e cioè alle imprese agricole.
  Queste premesse, ci portano a avere ben presente che nessuna misura erogata a compensazione di danni già avvenuti può essere considerata definitiva oppure sostitutiva di una gestione integrata del territorio finalizzata alla riduzione dei dissesti e alla prevenzione dei rischi ambientali.
  Colgo l'occasione anche per sottolineare che lo scorso 13 dicembre, dopo il parere della Conferenza unificata, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante «Disposizioni in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato» che come evidenziato anche dal ministro De Girolamo rappresenta una svolta molto significativa che consentirà di colmare la lacuna normativa che ha consentito un eccessi o incremento dei terreni edificati.
  Ricordo inoltre che, a livello comunitario, è stata garantita la possibilità di procedere, nell'ambito degli interventi di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020 della Politica Agricola Comune (PAC), all'incentivazione delle pratiche agro-forestali sostenibili, in grado di influire positivamente sugli equilibri del territorio, contribuendo alla prevenzione dei rischi e al recupero delle aree colpite da eventi calamitosi.
  È evidente, però, che le calamità si contraddistinguono per carattere di imprevedibilità e straordinarietà e, per tali ragioni, sempre nel pacchetto di misure studiate dalla Commissione europea per far fronte alle crisi del settore agricolo, a partire dal 2014, potranno essere favorite le assicurazioni agevolate e, al fine di diffonderne la portata in termini di utilità e per facilitarne l'adozione da parte degli agricoltori, le strategie europee di mitigazione degli effetti derivanti dai cambiamenti climatici hanno previsto il potenziamento dei sistemi di consulenza aziendale (farm advisory system) gestiti a livello regionale.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BASILICATA

EUROVOC :

azienda agricola

politica di sostegno

manodopera agricola