ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01117

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 90 del 03/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
PINNA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 03/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/10/2013
Stato iter:
08/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE INTERROGANTE 08/05/2014
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/05/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 08/05/2014
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/10/2013

DISCUSSIONE IL 08/05/2014

SVOLTO IL 08/05/2014

CONCLUSO IL 08/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01117
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Giovedì 3 ottobre 2013, seduta n. 90

   VALLASCAS, FANTINATI, D'UVA, PINNA, MUCCI, PRODANI, DA VILLA, DELLA VALLE, PETRAROLI e CRIPPA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'attuale quadro normativo sulla regolamentazione dell'Agenzia nazionale per le nuove Tecnologie l'energia e lo sviluppo economico sostenibile sia riferibile alla legge n. 99 del 23 luglio 2009;
   suddetta legge in ottemperanza all'articolo 37 prevedeva a suo tempo l'insediamento del commissario e dei sub commissari, avvenuto il 15 settembre 2009, allorquando prese avvio l'Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico (ENEA);
   come previsto dal quarto comma dell'articolo suddetto, un apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e sentite le Commissioni parlamentari competenti, concluderà il processo di definizione e di organizzazione dell'Agenzia e nelle more dell'emanazione di tale decreto ministeriale è stata imposta una struttura organizzativa commissariale ad avviso dell'interrogante assolutamente non idonea al conseguimento di configurazione strategica dell'ENEA e che a distanza ormai di 4 anni dall'emanazione del provvedimento definire transitoria pare un insulto alla ragione;
   allo stato dell'arte l'ENEA svolge attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico avvalendosi di competenze ad ampio spettro e di avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali dislocate presso i nove centri di ricerca e cinque laboratori di ricerca e che tali infrastrutture, oltre ad operare nell'ambito dei programmi dell'Agenzia, sono a disposizione del mondo scientifico e imprenditoriale del Paese con una notevole potenzialità di impatto sulle dinamiche di sviluppo industriale; un patrimonio di conoscenze spesso serbatoio di cervelli costretti a volare verso Paesi più sensibile al valore della ricerca;
   l'attuale configurazione ibrida dell'ENEA, divisa tra la sua peculiare missione di ricerca nell'ambito dell'Energia e le attribuzioni di servizio cui via via le sono state attribuite negli anni fino ad affievolire e a rendere assolutamente insufficienti le risorse ad essa destinate, abbia dimostrato talvolta di non rispondere alle finalità proprie della ricerca scientifica per una evidente mancanza di visione strategica interna e cronica mancanza di risorse altrimenti destinate;
   da più parti arrivano segnali sulla volontà dell'attuale Governo di non pervenire a una soluzione di riordino che faccia uscire l'ENEA dall'ultradecennale impasse determinato dalla evoluzione di una strategia energetica nazionale sempre in balia di interessi e correnti trasversali che stenta a recepire gli indirizzi determinati da un quadro energetico profondamente variato dal punto di vista dell'innovazione tecnologica in atto;
   in alcuni dei centri di ricerca, come quello della Casaccia, l'invasività di quell'oggetto misterioso rappresentato dalla SOGIN S.p.A. rende ormai impossibile l'operatività istituzionale del centro stesso e impossibile il suo rapporto con il territorio;
   ad avviso degli interroganti malgrado i proclami di facciata questo Governo ha continuato, allineandosi al passato, nel percorrere strada del taglio delle risorse e nella mancata riorganizzazione del sistema complessivo della ricerca italiana –:
   quali iniziative intenda porre in essere per:
    a) la definitiva uscita dell'ENEA dalla condizione di commissariamento ormai ultradecennale;
    b) una ricostruzione dell'ENEA attraverso una determinazione funzionale definita e definibile delle sue funzioni di ricerca con focalizzazione sulle attività energetiche da un lato e di rivisitazione supporto amministrativo e tecnico-consulenziale dall'altro, in particolare in riguardo alla sorte futura di tutte le unità di ricerca impegnate in progetti non direttamente riconducibili ad problematiche energetiche quali ad esempio:
    1) caratterizzazione, prevenzione e risanamento ambientale;
    2) biologia e biotecnologie;
    3) tecnologie, valutazione ambientale;
    4) innovazione sistema agro-industriale;
    5) nano materiali per dispositivi elettronici e sensori;
    6) conservazione del patrimonio artistico e culturale;
    7) geologia e osservazioni del sistema terra;
    8) ingegneria sismica;
    9) monitoraggio ambiente marino;
    10) sorgenti laser, fotonica e acceleratori di particelle;
    11) robotica;
    12) metrologia delle radiazioni ionizzanti;
   con ricollocamento non fisico ma organizzativo delle stesse presso Istituti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dal Ministero della salute, attraverso una trasformazione dei centri attuali in poli di ricerca multi-istituzionali;
    c) definire in modo inequivocabile se la fusione termonucleare debba essere considerata inevitabilmente un'attività di ricerca «energetica» di pertinenza dell'ENEA o se, più correttamente un'attività di ricerca di base che può essere meglio svolta all'interno dell'Istituto nazionale di fisica naturale;
    d) la definizione di una specifica missione dell'ENEA legata da una parte alla visione strategica della politica energetica nazionale e dall'altra alla necessità che essa allacci i suoi rapporti con le realtà industriali che ad essa si rivolgono in un rapporto di interscambio tecnico-operativo;
    e) la disposizione per l'ENEA di adeguate risorse finalizzate alla ricerca, distinte da quanto è necessario per il sostenimento della sua attività amministrativa e tecnico-consulenziale istituzionale;
    f) una ridefinizione delle prerogative dell'ENEA in rapporto all'operatività della società SOGIN SpA con la ricostruzione di un organismo per la sicurezza nucleare che svolga funzioni di controllo ravvicinato delle operazioni della suddetta SOGIN S.p.A.;
    g) riconsiderare il quadro complessivo in un ottica di riorganizzazione del sistema della ricerca italiana e delle sue molteplici strutture operanti spesso in palese competizione tra loro nell'aggiudicarsi le scarse risorse a disposizione;
    h) fare definitivamente chiarezza sull'attuazione o meno di quanto disposto dalla legge 23 Luglio 2009 n. 99 e su quanto previsto dalla SEN vigente circa l'obiettivo di focalizzazione delle attività di ENEA sulle seguenti aree:
     1) tecnologie rinnovabili innovative, in particolare quelle su cui si parte già da una situazione di forza in cui l'Italia è ben posizionata come Paese, come quelle in ambito solare a concentrazione e dei biocarburanti di seconda generazione;
     2) reti intelligenti (smart grids) settore emergente nel quale l'Italia ha recentemente consolidato la sua leadership coordinando la costituzione della partnership internazionale ISGAN (International Smart Grids Action Network);
     3) sistemi di accumulo, anche in ottica di mobilità sostenibile;
     4) la ricerca su materiali e soluzioni di efficienza energetica e il loro trasferimento tecnologico;
     5) cattura e confinamento della CO2;
     6) sicurezza e studi sui reattori nucleari a fissione di IV generazione;
     7) fusione nucleare («ITER»).
(5-01117)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 maggio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01117

  Si risponde all'atto di sindacato ispettivo riscontrando quanto segue.
  Una revisione della mission e della governance dell'Enea, da troppo tempo commissariata, dovrà mettere a disposizione del sistema delle imprese e della PA servizi e competenze qualificati nell'ambito della ricerca, anche applicata, dell'innovazione tecnologica e dell'efficienza energetica.
  In particolare, è necessario semplificare la definizione degli indirizzi per il funzionamento dell'Agenzia: attualmente, si sottolinea che la normativa prevede l'emanazione di un decreto del Ministro dello Sviluppo economico, subordinato al concerto di altri quattro Ministri e all'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti.
  Il Ministero sarà promotore di una modifica normativa preordinata ad introdurre un modello ordinamentale semplificato per valorizzare il patrimonio di competenze dell'Enea finalizzato allo sviluppo del sistema Paese nell'ambito della ricerca e dell'innovazione tecnologica.
  Il Ministero dello sviluppo economico fa presente che l'Enea continuerà ad avere un ruolo centrale per il conseguimento degli obiettivi definiti nella Strategia Energetica Nazionale, sia perché la ricerca e l'innovazione sono decisive per la realizzazione delle politiche europee in ambito clima-energia, sia perché ENEA è un importante centro di ricerca internazionale in materia di energia.
   Peraltro, nella relazione tecnica allo schema del decreto legislativo sull'efficienza energetica recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, emerge come venga assegnato all'Enea un ruolo chiave nella riqualificazione energetica degli immobili, con attività di programmazione, informazione, assistenza tecnica e di monitoraggio e controllo.
  Si conferma inoltre la piena consapevolezza della necessità di attuare il riordino dell'ente previsto dalla legge n. 99/2009, il cui rallentamento negli ultimi mesi è da imputare a quanto ho premesso e a una complessa riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, peraltro, in corso di attuazione.
  La riorganizzazione scientifica dell'Enea, sarà orientata prioritariamente all'attuazione della Strategia Energetica del Paese, evitando la dispersione delle attività su temi strategicamente meno rilevanti e in un'ottica di razionalizzazione complessiva del sistema della ricerca, al fine di evitare potenziali sovrapposizioni con altri enti pubblici di ricerca.
  Tuttavia, non si condivide la lettura degli interroganti nel separare attività «energetiche» ed attività «extra-energetiche», in quanto ciò farebbe perdere sinergie e capacità di azione alla ricerca italiana.
  Si aggiunge infine che non si condivide quanto detto dagli interroganti (lettera f), in quanto le attività di Enea non possono essere comprese con quelle affidate all'organismo per la sicurezza nucleare, che comunque il Governo ha già individuato in ISIN – struttura costituita in ambito ISPRA. Enea, è bene ricordare, è uno dei soggetti regolati da tale organismo responsabile della sicurezza, a causa dei materiali nucleari detenuti, e dunque non può essere regolatore nella stessa materia.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0099

EUROVOC :

politica energetica

sicurezza nucleare

ricerca energetica

centro di ricerca

rendimento energetico

fusione nucleare

politica nucleare