ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01000

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 76 del 12/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: TACCONI ALESSIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 12/09/2013
Stato iter:
01/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/10/2013
Resoconto PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 01/10/2013
Resoconto TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2013

DISCUSSIONE IL 01/10/2013

SVOLTO IL 01/10/2013

CONCLUSO IL 01/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01000
presentato da
TACCONI Alessio
testo di
Giovedì 12 settembre 2013, seduta n. 76

   TACCONI, SPADONI, DEL GROSSO, SIBILIA e GRANDE. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   i rapidi cambiamenti del mercato del lavoro ed in particolare il massiccio flusso di emigrazione che si sta registrando negli ultimi tempi richiedono risposte immediate per la tutela del lavoro umano sia per i fortunati che riescono a trovare in Italia un accettabile livello occupazionale, sia per quelli che l'attuale congiuntura economica spinge a lasciare il nostro Paese per cercare oltre confine il lavoro che qui manca. Le recenti statistiche sulla disoccupazione giovanile non fanno ben sperare che questa emorragia di risorse possa arrestarsi in tempi brevi. Proprio per questo è quindi necessario intervenire con tutti gli strumenti possibili per venire incontro alla richiesta di aiuto che questi nuovi migranti pongono alla sensibilità del Paese;
   si tratta soprattutto di giovani che, nonostante un'ottima formazione culturale e professionale (in molti casi si tratta di veri e propri «cervelli in fuga»), non sempre sono in grado, da soli, di far fronte alle sfide che il radicale cambiamento della loro condizione impone in termini di piena integrazione nelle società di accoglimento;
   resta imperativo per l'Italia far sentire ai nuovi migranti la vicinanza del Paese non soltanto per offrire loro aiuti concreti, ma anche, auspicabilmente, per far riscoprire in loro una ragione in più per sentirsi orgogliosi di appartenere ad un grande Paese. È attraverso tali sentimenti di appartenenza che si rinsaldano i vincoli, non solo affettivi, con il paese che, avendo investito sulla loro formazione, non vuole vedersi sfuggire importanti risorse umane e, in definitiva, economiche;
   rispetto al fenomeno della nuova emigrazione si è finora fatto poco o niente per conoscerlo a fondo e poter programmare interventi normativi ed operativi. In sostanza non si conosce nemmeno l'esatta entità del fenomeno, condizione essenziale per l'elaborazione di politiche che possano promuovere azioni tempestive e qualificate a favore dei soggetti interessati, alla luce di dati certi e di una lettura non lacunosa dei fenomeni che viviamo;
   si ravvede pertanto la necessità di un monitoraggio puntuale ed efficiente del fenomeno e delle dinamiche che vi sottendono che dovrebbe dotare le competenti amministrazioni di uno strumento conoscitivo che faccia stato dell'entità dei flussi migratori, delle caratteristiche della nuova emigrazione, delle fasce di età dei soggetti coinvolti, del titolo di studio posseduto, del tipo di lavoro di cui sono alla ricerca, dei paesi verso i quali si dirigono, e altro per la costituzione di una banca data immediatamente utilizzabile per l'elaborazione di politiche mirate –:
   se a fronte dei nuovi flussi migratori, il Ministro degli affari esteri intenda procedere ad un'anagrafe del fenomeno anche attraverso accordi di cooperazione bilaterale con gli Stati esteri interessati.
(5-01000)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 1 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-01000

  Ringrazio l'Onorevole Interrogante per il quesito posto. Vorrei innanzitutto chiarire che il monitoraggio da parte delle Sedi diplomatico-consolari dei flussi migratori italiani – anche di quelli giovanili – già avviene nella misura in cui i cittadini Italiani che si trasferiscono all'estero richiedono l'iscrizione all'Anagrafe degli Italiani residenti all'Estero.
  Premesso che la legge n. 470 del 1988 stabilisce il dovere di iscriversi all'AIRE per tutti i cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza all'estero per periodi superiori a dodici mesi e che competenti alla tenuta di tale anagrafe sono il Ministero dell'Interno ed i Comuni Italiani, l'iscrizione all'AIRE costituisce il prerequisito necessario per fruire di alcuni servizi consolari e per potere esercitare il diritto di voto all'estero. La Rete diplomatico-consolare, in ogni caso, presta assistenza a tutti i cittadini che si rivolgono ai propri Uffici, anche per via telematica, a prescindere dalla loro iscrizione alla suddetta Anagrafe.
  Vengo ora alla proposta, formulata dall'Onorevole Interrogante, di richiedere agli Stati di emigrazione dei connazionali informazioni su titolo di studio degli stessi e tipo di lavoro di cui sono alla ricerca. Ritengo che a questa proposta si frapporrebbero evidenti limitazioni poste dalla normativa internazionale (ovvero quelle degli altri Paesi) in materia di tutela della riservatezza dei dati personali. Inoltre, le convenzioni internazionali in materia di scambio di informazioni fra Stati sullo stato civile e, in particolare, della Convenzione di Istanbul del 1958, non contemplano tale fattispecie.
  Considerando che i fenomeni emigratori che interessano il nostro Paese negli ultimi tempi presentano caratteristiche in parte differenti da quelle dell'emigrazione tradizionale, credo possa essere utile affinare i dati in nostro possesso, individuando anche fonti alternative a quelle già disponibili. Le Sedi diplomati-consolari, infatti, stanno incrementando l'uso di tutti i canali informativi a loro disposizione, facendo sempre maggiore affidamento sulle nuove tecnologie dell'informazione (come, ad esempio, i social media).
  Tali fonti si rivelano dunque di particolare utilità per le nostre Sedi all'estero per acquisire maggiori informazioni sui fenomeni migratori e sulla nuova mobilità internazionale.
  Vorrei concludere ricordando come anche la Ministro Bonino abbia avuto modo di soffermarsi sul fenomeno dei flussi migratori giovanili dall'Italia. Nel suo discorso programmatico dello scorso maggio, infatti, ha posto l'attenzione sulla nuova generazione di ragazzi che emigra all'estero, sottolineando come essi possano costituire un volano per offrire una nuova percezione dell'odierna realtà degli italiani nel mondo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo bilaterale

corrente migratoria

emigrazione

migrante

regime di aiuto