ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 73 del 09/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: FANUCCI EDOARDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/09/2013
Stato iter:
21/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2013
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/11/2013
Resoconto FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/09/2013

DISCUSSIONE IL 21/11/2013

SVOLTO IL 21/11/2013

CONCLUSO IL 21/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00963
presentato da
FANUCCI Edoardo
testo di
Lunedì 9 settembre 2013, seduta n. 73

   FANUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   una delle ragioni della perdurante crisi economica del nostro Paese è la carenza di liquidità delle imprese dovuta in primo luogo al mancato pagamento dei crediti vantanti nei confronti della pubblica amministrazione;
   l'ammontare dei crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione rappresenta un forte elemento di debolezza delle imprese, per le quali la disponibilità di liquidità costituisce una condizione necessaria per aumentare i piani d'investimento o migliorare la gestione ordinaria dunque per limitare il fenomeno di chiusura di attività produttive;
   al momento non si conosce l'ammontare complessivo dei suddetti crediti e la quota di pagamenti stanziata dal decreto-legge n. 35 del 2013 rischiano di rappresentare soltanto una parte della cifra che effettivamente dovrà essere corrisposta;
   le parole del Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Enrico Letta e del Ministro dell'economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, inducono all'ottimismo circa le reali possibilità di procedere con il pagamento dei debiti entro tempi celeri, ma la mancanza di un dato definitivo in merito rischia di compromettere il buon lavoro compiuto dal Governo fino a questo momento;
   la credibilità stessa dello Stato risulta compromessa dall'assenza di questo dato certo: criteri di trasparenza e puntualità sono necessari per ristabilire un rapporto fiduciario fra la pubblica amministrazione e i cittadini, e per dare modo alla politica di trovare modalità corrette che consentano la restituzione di liquidità al nostro sistema economico;
   la pubblica amministrazione richiede il pagamento tempestivo dei propri crediti entro la scadenza di 60 giorni, secondo quanto stabilito dalle norme europee, mentre onora gli impegni nei confronti del cittadino secondo tempistiche ben più lunghe e complesse –:
   quale sia l'ammontare esatto dei debiti accumulati dalla pubblica amministrazione, al settembre 2013, nei confronti delle imprese e dei cittadini;
   quale sia l’iter di pagamento previsto e la tempistica necessaria per completare il saldo. (5-00963)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-00963

  Con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00963 l'onorevole Fanucci chiede quale sia l'ammontare dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e dei cittadini a settembre 2013, nonché quale sia l’iter e quale sia la tempistica necessaria per completare il pagamento.
  Al riguardo, si fa presente che in materia di pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni è intervenuto il decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito nella legge 6 giugno 2013, n. 64, e successive modificazioni e integrazioni, con alcune disposizioni finalizzate prioritariamente allo smaltimento dello stock dei debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2012.
  I debiti sorti successivamente a tale data ricadono nell'ambito di applicazione della direttiva europea in materia di ritardati pagamenti, in base alla quale le amministrazioni sono tenute a estinguere le obbligazioni per transazioni commerciali entro il termine di trenta giorni, elevati a sessanta al verificarsi di talune circostanze.
  Relativamente allo stock dei debiti maturati al 31 dicembre 2012, l'articolo 7, comma 4, del predetto provvedimento prevede la ricognizione dei debiti in essere da parte di tutte le Amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), da effettuare entro il i 5 settembre u. s. tramite la Piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti (PCC).
  Lo stesso articolo, ai commi da 4-bis a 4-sexies inseriti dall'articolo 1, comma 16, lettera b), del decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, disciplina una modalità di ricognizione dei debiti a regime che, a partire dal 30 aprile 2014, consentirà, sempre tramite la PCC, di disporre di informazioni debiti certi, liquidi ed esigibili in essere alla data della comunicazione, per i quali sia stato superato il termine previsto dalla direttiva.
  Con riferimento alla ricognizione al 31 dicembre 2012, alla data odierna risultano pervenute comunicazioni da parte di oltre 13.500 Amministrazioni (sulle circa 22.000 complessive), per un importo di circa 3,1 miliardi di debiti non ancora estinti. Si tratta di una quantificazione che appare sottostimata rispetto al dato atteso di debiti ancora in essere, in quanto continuano a pervenire le comunicazioni da parte di quelle amministrazioni che hanno già inviato le informazioni. In considerazione di tali circostanze, i predetti dati, al momento, non hanno formato oggetto di alcuna diffusione.
  Si fa, comunque, presente che le amministrazioni sono state sollecitate ad attenersi strettamente alle previsioni della citata norma.
  In proposito, va evidenziato che, a fronte di tali debiti, è stato attivato da parte del Ministero dell'economia e delle finanze il monitoraggio dei pagamenti effettuati a valere sulle risorse stanziate dal decreto-legge n. 35 del 2013. I risultati del monitoraggio sono diffusi tramite il sito internet del Ministero a cadenza regolare e danno conto dell'importo già pagato ai creditori della pubblica amministrazione, attualmente, pari a circa 13,8 miliardi, sui 20 miliardi inizialmente stanziati per l'anno in corso dal medesimo decreto-legge.
  Un importo ulteriore, pari a 7,2 miliardi, è stato recentemente messo a disposizione degli enti territoriali dall'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, nella legge 28 ottobre 2013, n. 124. Tale importo deriva dall'anticipazione al 2013, di parte delle somme inizialmente dovute per l'anno 2014: il medesimo decreto-legge n. 102 del 2013 ha però incrementato di pari importo la dotazione del 2014, determinando così uno stanziamento complessivo per il biennio 2013-2014 di 47,2 miliardi, a fronte dei 40 miliardi inizialmente assegnati dal decreto-legge n. 35 del 2013.
  Ad ogni buon fine, si allega la tabella sui pagamenti pubblicata sul citato sito.

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

impresa

debito

pubblica amministrazione

pagamento