ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00938

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 71 del 05/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 04/09/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/05/2014
Stato iter:
19/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2014
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/06/2014
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/09/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/05/2014

DISCUSSIONE IL 19/06/2014

SVOLTO IL 19/06/2014

CONCLUSO IL 19/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00938
presentato da
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido
testo di
Giovedì 5 settembre 2013, seduta n. 71

   PELUFFO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale e locale («Il Fatto Quo- tidiano» e «Il Giorno» del 26 agosto 2013), la «Hydronic Lift», società con sede a Pero che produce componenti idraulici e meccanici per ascensori e che impiega 32 operai, il giorno 2 agosto 2013 ha chiuso per la pausa estiva, la cui durata era prevista sino al 25 agosto incluso;
   durante le ferie i lavoratori hanno ricevuto una lettera, datata 9 agosto 2013, con cui l'azienda li informava di aver avviato una procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività;
   il 26 agosto, data originariamente prevista per la riapertura della attività, i lavoratori hanno trovato i cancelli chiusi con catene e lucchetti e, dalla mattina del 27, sono in presidio permanente davanti allo stabilimento per impedire lo smantellamento degli uffici;
   secondo una nota diramata dalla FIOM, la società è al momento irreperibile e i telefoni della sede milanese sono staccati. L'unico commento è stato rilasciato da un portavoce dell'azienda all'agenzia Ansa, alla quale ha dichiarato che il sito di Pero è chiuso per «una riorganizzazione interna aziendale», ma che rimangono «comunque aperte le altre sedi»;
   sempre secondo il comunicato sindacale, i lavoratori hanno proposto un incontro alla proprietà per il 30 agosto, rimanendo sinora senza risposta, al fine di chiedere la ripresa dell'attività produttiva come era prima dell'estate, dal momento che si tratta di un'azienda che ha mercato –:
   se si sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;
   se sia noto quali sono i motivi che hanno spinto i vertici aziendali a questa riorganizzazione interna che porterà 32 persone all'instabilità lavorativa, tanto più che non risultano crisi di mercato in questo settore;
   quali iniziative si intendano intraprendere affinché si faccia chiarezza sulla vicenda e per accertare se siano stati rispettati i vincoli contrattuali, sindacali e di legge;
   quali iniziative si intendano intraprendere al fine di prevenire le ricadute sociali e occupazionali sul comparto lavorativo afferente al sito di Pero, dove le famiglie dei lavoratori si sono trovate senza sostentamento d'improvviso e senza un preventivo confronto sindacale.
(5-00938)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00938

  La Hydronic Lift, in data 9 agosto 2013, comunicava al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e alle R.S.U aziendali la necessità di dover ricorrere all'intervento della CIGS a causa della cessazione dell'attività di produzione dello stabilimento sito in Pero (MI). Contestualmente comunicava il trasferimento della sede operativa a destinazione esclusivamente commerciale/amministrativa in Gallarate (VA).
  I motivi della chiusura dello stabilimento di Pero sono sintetizzabili nella diminuzione del volume d'affari e nel peggioramento dei risultati operativi. In conseguenza della chiusura si richiedeva la sospensione dal lavoro per 24 mesi di tutti i 19 operai addetti allo stabilimento di Pero.
  In data 26 settembre 2013, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato sottoscritto l'accordo di esperita procedura per l'avvio della CIGS con programma biennale. Alla stipula dell'accordo era presente anche la regione Lombardia, per assicurare la realizzabilità di una concreta azione di politiche attive del lavoro nell'ambito della normativa regionale e in attuazione delle politiche occupazionali.
  In preparazione dell'accordo del 26 settembre 2013, presso gli uffici di Saronno dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA), in data 24 settembre 2013, la Società, la Fiom di Milano e la RSU avevano sottoscritto un accordo per la definizione di un piano di ricollocazione, di incentivazione all'esodo e di accompagnamento alla pensione variamente articolato e finalizzato a ridurre l'impatto sociale della chiusura dello stabilimento di Pero.
  In data 7 aprile 2014 il Ministero del lavoro, con decreto n. 80309 ha approvato il programma di CIGS, finalizzato alla cessazione dell'attività relativamente al periodo dal 02/09/13 al 01/09/14 per un massimo di 19 unità lavorative.
  Il piano di gestione degli esuberi prevede che, nel corso dell'intervento di CIGS per cessazione di attività, l'azienda adotti misure finalizzate ad agevolare la ricollocazione del personale eccedente attraverso mobilità e incentivi all'esodo presso aziende terze, clienti e/o fornitrici, interessate ai profili professionali dei lavoratori sospesi in CIGS.
  Dall'avvio della CIGS le parti si sono incontrate numerose volte in sede sindacale presso l'UNIVA, per valutare l'andamento del piano di gestione degli esuberi e per attuare una procedura di mobilità finalizzata a favorire la ricollocazione del personale.
  L'8 gennaio 2014 l'Agenzia Regionale per l'Istruzione la Formazione e il Lavoro (ARIFL) ha convocato le Parti Sociali, l'azienda, i rappresentanti del comune di Pero e della provincia di Milano, per dare corso agli incontri attuativi delle intese sottoscritte con il Ministero il 26 settembre 2013. In seguito la stessa Agenzia Regionale ha convocato tutti i 19 dipendenti ed ha avviato presso la sede di Bollate, un'attività di formazione all'outplacement a cui partecipano 14 persone.
   Le attività individuate dalla regione Lombardia e dalla provincia di Milano si inseriscono nel progetto regionale di utilizzo della così detta «Dote unica Lavoro».
  Da parte aziendale si è provveduto a segnalare a numerose società di somministrazione del lavoro i nominativi e le caratteristiche professionali dei lavoratori in esubero, oltre a ricercare possibili opportunità di impiego nell'ambito del proprio indotto.
  Le attività poste in atto congiuntamente hanno consentito, pur in una situazione congiunturale non favorevole, di ottenere impegni occupazionali concreti per 3 persone che hanno già lasciato la Società e di accompagnare alla pensione altre 2 persone. Così che al momento il numero di operai della cessata unità di Pero, per i quali non sono ancora state individuate possibili soluzioni, è sceso a 14 unità.
  Si deve inoltre segnalare che un lavoratore ha chiesto la sospensione dalla CIGS sino al 16/06/2014 per prestare attività lavorativa a termine presso altro datore di lavoro.
  Per quanto attiene alla situazione in cui attualmente si trova la Società, dalle informazioni fornite dalla DTL Varese, risulta che nella lettera di avvio della procedura per la CIGS era stato evidenziato come il fatturato fosse sceso negli anni da quasi 10 milioni di euro nel 2008 a 6,5 milioni di euro nel 2012. Una previsione per il 2013 (30/06/13) lo collocava a circa 6 milioni.
  La realtà della crisi del mercato immobiliare nel mondo porterà ad un fatturato al 30/06/2014 ridotto a 5,5 milioni di euro (al 30/04/14 era di 4,4 milioni di euro). Il risultato effettivo dell'esercizio giugno 2013/giugno 2014 sarà negativo o vicino al pareggio per effetto dei costi imputabili all'esercizio per la gestione degli esuberi, in conseguenza degli oneri che l'azienda ha sostenuto e dovrà sostenere per l'applicazione dell'accordo sindacale del 24 settembre 2013 e per l'intero progetto di riorganizzazione. Si riscontra, invece, un miglioramento del risultato della gestione caratteristica aziendale che, in base a quanto riferito dal rappresentante aziendale, sarebbe dovuto ai progetti di riorganizzazione in atto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

impresa

recessione economica

impatto sociale

cassa integrazione