ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00930

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 69 del 09/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/08/2013


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/08/2013
Stato iter:
08/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2015
Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 08/10/2015
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/08/2013

DISCUSSIONE IL 08/10/2015

SVOLTO IL 08/10/2015

CONCLUSO IL 08/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00930
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Venerdì 9 agosto 2013, seduta n. 69

   LUIGI GALLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   dalla relazione sulla gestione 2012 della Cassa depositi e prestiti spa (CDP), pagina 80, si evince che al 31 dicembre 2012 il saldo del conto corrente presso la Tesoreria centrale dello Stato, su cui vengono depositate le somme raccolte da Cassa depositi e prestiti nell'ambito della sua gestione separata, si è attestato a quota 132,7 miliardi di euro circa, in incremento del 9 per cento rispetto al dato di fine 2011 (pari a 122 miliardi di euro);
   allo stesso giorno la Cassa depositi e prestiti aveva crediti in essere verso clientela e banche per un totale di 100,5 miliardi di euro a fronte di una raccolta postale di 233,6 miliardi di euro;
   Cassa depositi e prestiti, a partire da marzo 2012, è inoltre entrata a far parte delle controparti ammesse alle operazioni di gestione della liquidità del Ministero dell'economia e delle finanze (OPTES); nel corso del 2012 tale operatività ha fatto registrare una provvista media di 14 miliardi di euro (con saldo nullo alla data del 31 dicembre 2012) che, al fine di garantire l'equilibrio economico-finanziario, è stata impiegata: a) per assolvere gli obblighi di riserva obbligatoria, b) in titoli di Stato italiani a brevissima scadenza e c) in operazioni di pronti contro termine di impiego di liquidità a breve termine con collaterale titoli di Stato italiani;
   dalla lettura della relazione annuale 2011 della Banca d'Italia, tabella 13.11 sulla consistenza del debito delle amministrazioni pubbliche, si evince inoltre che tra le «altre passività» vi sono prestiti di istituzioni finanziarie monetarie (IFM) residenti pari a 128 miliardi di euro circa;
   secondo quanto reso esplicito in una nota della tabella della relazione (pagina 111), dal settembre 2006 la Cassa depositi e prestiti spa è inclusa tra le istituzioni finanziarie monetarie; dalla stessa data i prestiti erogati dalla Cassa in favore delle amministrazioni pubbliche confluiscono nella voce «prestiti di IFM»;
   in seguito all'inasprirsi dei vincoli del patto di stabilità interno per la spesa, in particolare per investimenti, degli enti locali, questi accedono con sempre maggiore difficoltà ai mutui della Casa depositi e prestiti (3,3 miliardi di euro di nuovi mutui erogati nel 2012, a fronte di 6,2 miliardi di euro nel 2011, e a fronte di impegni in essere complessivi della Cassa depositi e prestiti verso gli enti locali di 84 miliardi di euro circa) –:
   quale parte dei 132,7 miliardi di euro della gestione separata della Cassa depositi e prestiti depositati presso il conto corrente della tesoreria dello Stato finanzia il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche nel breve termine;
   sotto che forma di prestiti la Cassa depositi e prestiti finanzia regolarmente il fabbisogno dello Stato, a quali tassi, con quali scadenze, e con quale profitto ogni anno;
   perché la Cassa depositi e prestiti non usi questa liquidità per aumentare il suo portfolio di prestiti a breve termine in favore delle amministrazioni locali con tassi più favorevoli di quelli di mercato permettendo così un'erogazione maggiore di mutui pur ottemperando ai vincoli del patto di stabilità interno per quel che concerne la spesa per investimenti.
(5-00930)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-00930

  Con l'interrogazione in Commissione n. 5-00930 l'onorevole Luigi Gallo pone quesiti in ordine alle risorse di Cassa Depositi e Prestiti giacenti sul conto corrente della Tesoreria centrale dello Stato.
  Al riguardo, si premette che la totalità delle risorse finanziarie depositate sulla Tesoreria dello Stato, rappresenta una forma di copertura del fabbisogno dello Stato. Pertanto, l'intera giacenza della gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. depositata presso la Tesoreria, che deriva principalmente dalla raccolta postale, concorre, insieme alle altre fonti, a finanziare il suddetto fabbisogno.
  In particolare, Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. deposita una parte consistente delle proprie disponibilità liquide afferente alla Gestione Separata, presso il conto corrente fruttifero, denominato «Cassa DP SPA-Gestione Separata», aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato. Le somme depositate sul citato conto corrente vengono impiegate per coprire il fabbisogno dello Stato, senza alcun coinvolgimento della società, ferma restando la disponibilità di tali fondi, che al 31 dicembre 2014 ammontavano a 146,8 miliardi di euro.
  Con riferimento alla remunerazione spettante sulle giacenze del citato conto corrente, ai sensi del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 28 maggio 2014, che ha modificato il precedente decreto del 5 dicembre 2003, viene corrisposto a CDP un interesse determinato secondo il criterio di calcolo giorni effettivi/360, sulla base di un tasso pari alla media aritmetica semplice, arrotondata al centesimo di punto percentuale, tra:
   1) la media aritmetica semplice dei tassi lordi di rendimento rilevati all'emissione dei buoni ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi emessi nel semestre di riferimento;
   2) la media aritmetica semplice dell'indice mensile Rendistato, pubblicato dalla Banca d'Italia per il semestre di riferimento, moltiplicato per il coefficiente 360/365.

  E previsto inoltre che, qualora nel periodo di riferimento non vengano offerti all'asta buoni ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, ovvero non sia stato pubblicato dalla Banca d'Italia l'indice mensile Rendistato, il tasso del conto corrente non subisce variazioni. Gli interessi sulle somme che affluiscono a detto conto corrente fruttifero intestato a CDP decorrono dal giorno dovuto per il versamento e cessano dal giorno dovuto per il prelevamento, e sono liquidati a semestralità maturate.
  Cassa Depositi e Prestiti ha precisato che, attualmente, tale remunerazione risulta inferiore al costo che la stessa sopporta sulla principale forma di provvista, costituita dal Risparmio Postale.
  Con riferimento al sostegno da parte di CDP in favore degli Enti locali, si precisa che CDP finanzia tali amministrazioni, nell'ambito della cosiddetta Gestione Separata, per la realizzazione di investimenti, la cui copertura necessita di fondi a medio/lungo termine, attraverso la concessione di prestiti di durata da 5 anni a 30 anni (nel rispetto delle previsioni di cui all'articolo 62 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge n. 133 del 2008), a tasso di interesse fisso o variabile. Il livello di tali tassi, ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 6 ottobre 2004, deve essere non superiore, al momento della loro rilevazione, ai tassi indicati dall'articolo 45, comma 32, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 (per i mutui da stipulare con oneri a carico dello Stato). Pertanto, le condizioni praticate da CDP sui suddetti prestiti sono sostanzialmente allineate ai rendimenti di mercato dei titoli di Stato per durate finanziarie equivalenti a quelle dei prestiti stessi.
  Si soggiunge, infine, che CDP garantisce agli Enti locali, sulla base di quanto previsto dall'articolo 10 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 6 ottobre 2004, l'accessibilità alla concessione dei prestiti sulla base delle richieste degli Enti stessi, non ponendo limiti a tale accesso, nel rispetto, comunque, dei principi di trasparenza e di salvaguardia dell'equilibrio economico della Gestione Separata.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CASSA DEPOSITI E PRESTITI ( CDP )

EUROVOC :

erogazione di prestito

istituto di credito

relazione d'attivita'

debito

societa' per azioni