ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00860

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 66 del 06/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 06/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 07/08/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/08/2013
Stato iter:
07/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/08/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/08/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/08/2013

DISCUSSIONE IL 07/08/2013

SVOLTO IL 07/08/2013

CONCLUSO IL 07/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00860
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo presentato
Martedì 6 agosto 2013
modificato
Mercoledì 7 agosto 2013, seduta n. 67

   FEDRIGA, MOLTENI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
è notizia battuta dalle agenzie di stampa del 16 luglio 2013 quella delle dichiarazioni del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, in merito ai dati Inps 2013 che registrano un disavanzo di 9 miliardi di euro, secondo il quale trattasi di «squilibrio puramente finanziario», perché «la riforma ha messo in sicurezza i conti nel lungo termine»;
tale disavanzo è dovuto all'accorpamento della gestione dei dipendenti pubblici ex Inpdap all'Inps, che pone ora a serio rischio le pensioni dei lavoratori del settore privato;
si stima infatti che l'istituto possa pagare le pensioni sino al 2015, poi le casse saranno vuote e l'Inps al collasso;
è inammissibile che errate scelte politiche di accorpamenti azzardati impediscano ai futuri pensionandi italiani di avere ciò che gli spetta di diritto dopo una vita di sacrifici e di contributi versati –:
se ed in che termini il Governo si stia adoperando per ripianare il buco ex Inpdap e salvaguardare al contempo la pensione degli italiani. (5-00860)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00860

  L'atto parlamentare presentato dall'onorevole Fedriga si riferisce all'accorpamento di Inpdap (ed Enpals) nell'Inps a seguito del decreto-legge n. 210 del 2011 e, nello specifico, manifesta preoccupazioni in ordine agli effetti che tale iniziativa ha prodotto sul bilancio dell'Inps anche in funzione della sostenibilità dell'intero sistema pensionistico.
  A questo proposito è opportuno evidenziare che gli effetti innanzi richiamati vanno ricondotti ad una rappresentazione contabile già nota e compresa nei saldi di finanza pubblica al momento dell'adozione del decreto-legge n. 201 del 2011, per effetto dell’ incorporazione dei predetti Istituti nell'Inps.
  Si sottolinea, in primis, che l'operazione di accorpamento ha determinato, nel suo insieme, i seguenti effetti:
   a) l'Inps, pur mantenendo la stessa denominazione, diviene nella sostanza l'Ente previdenziale della generalità dei lavoratori italiani, acquisendo tre milioni di nuovi assicurati;
   b) dal punto di vista meramente contabile, il nuovo Ente risultante dall'accorpamento nell'Inps di Inpdap e Enpals assorbe il disavanzo Inpdap;
   c) nel nuovo Inps, dopo l'accorpamento, confluiscono tutti i trasferimenti a differente titolo dal bilancio dello Stato all'Inpdap.

  Pertanto, dal punto di vista della finanza pubblica, l'accorpamento non ha determinato alcun effetto negativo, in quanto è intervenuto sulla regolazione dei trasferimenti tra enti della pubblica amministrazione, con effetti di neutralità sulle singole voci (contributi/prestazioni previdenziali) del conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche, non venendo modificate le norme sostanziali che le regolano.
  L'operazione di accorpamento disposta dal decreto-legge cd. Salva Italia non comporta pertanto alcun effetto sulla sostenibilità del sistema previdenziale, che resta pienamente confermata, soprattutto per effetto delle modifiche ai diversi regimi pensionistici conseguenti alla recente riforma pensionistica.
  La stessa operazione determina invece sicuri effetti positivi per la finanza pubblica, realizzando una notevole riduzione, crescente nel tempo, delle spese di funzionamento, attraverso l'eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni negli apparati, nella logistica, nelle dotazioni strumentali, eccetera, in piena rispondenza all'azione del Governo in materia di contenimento dei costi. Inoltre, l'aver creato un unico referente per l'intero settore in concomitanza con i percorsi di convergenza dei diversi regimi pensionistici risponde a una logica di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione amministrativa, funzionale a garantire più elevati e omogenei livelli di servizio a tutti gli utenti nonché a ridurre le distanze nelle performance degli enti previdenziali.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ( INPDAP )

EUROVOC :

pensionato

impresa privata