ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 62 del 31/07/2013
Abbinamenti
Atto 5/00901 abbinato in data 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 31/07/2013
Stato iter:
11/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2013
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 11/09/2013
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/09/2013

DISCUSSIONE IL 11/09/2013

SVOLTO IL 11/09/2013

CONCLUSO IL 11/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00795
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

   GARAVINI. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   nel quadro della diffusa riduzione della rete consolare dovuta ai diversi provvedimenti assunti negli ultimi anni dal Ministero degli affari esteri, il consolato generale di Ginevra si segnala per una condizione di particolare congestione dell'attività amministrativa;
   questo consolato, dopo aver ereditato le funzioni di quello di Losanna, chiuso nel 2011, serve attualmente una collettività di italiani superiore a 108.000 residenti, destinata a crescere ulteriormente a seguito della recente decisione di accorpare a Ginevra l'agenzia consolare di Sion;
   il personale attualmente in servizio presso il consolato di Ginevra ammonta a 20 dipendenti, con un rapporto pro capite con l'utenza che, già prima dell'accorpamento dell'Agenzia consolare di Sion, arrivava a 5,419, un livello superato nel mondo solo dal consolato di Buenos Aires;
   in termini di comparazione nello stesso ambito geografico, nel consolato generale di Zurigo il rapporto addetti/utenti è inferiore di 700 unità;
   il numero dei dipendenti, entro il prossimo agosto, si ridurrà di due unità e non si sa entro quanto tempo esse potranno essere sostituite;
   nonostante la dedizione e la professionalità dimostrate dal personale, la congestione di lavoro tende a riversarsi sulla qualità del servizio, che è condizionata altresì dal tipo di sede utilizzata, che rende ancora più difficile lo svolgimento del lavoro e non garantisce la sicurezza del personale e del pubblico;
   l'ufficio passaporti, ad esempio, ospita nella stessa stanza di 40 metri quadrati quattro addetti che devono servire contemporaneamente un certo numero di utenti; nello stesso locale, poi, sono in funzione 24 apparecchiature elettroniche, con un esito di inquinamento acustico ed elettromagnetico che è facile immaginare;
   la struttura non dispone di una idonea sala di ricezione né di un ascensore per l'accesso agli uffici anagrafe, notarile, cittadinanza e scuole, ubicati ai piani superiori, con ovvie difficoltà e disagi per anziani e portatori di handicap;
   la mancanza di spazi rende problematica, se non fisicamente impossibile, l'acquisizione e l'archiviazione della documentazione proveniente dall'Agenzia consolare di Sion, a testimonianza del fatto che l'abolizione di sedi consolari, se non commisurata alle esigenze dei cittadini residenti e alla concreta organizzazione dei servizi crea spessa problemi di difficile soluzione –:
   se non intenda disporre, come gli stessi dipendenti del consolato richiedono, un'ispezione ministeriale volta ad accertare la veridicità delle situazioni rappresentate;
   se non preveda di favorire un'integrazione del numero degli addetti al consolato al fine di fronteggiare almeno le esigenze operative già esistenti e di prevedere un assetto organizzativo adeguato, in vista della non augurabile annessione dell'Agenzia di Sion;
   se non ritenga di programmare una più adeguata logistica affinché un consolato come quello di Ginevra, oggettivamente oberato da un eccezionale carico di lavoro, possa far fronte alle sue responsabilità verso gli utenti. (5-00795)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 settembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00795

  L'accorpamento delle sedi consolari di Losanna e Ginevra, avvenuto nel 2011, e la più recente decisione di far confluire nel Consolato Generale di Ginevra anche le competenze svolte dall'Agenzia consolare di Sion, si collocano – come noto – in più ampi piani di riorganizzazione della rete diplomatico-consolare perseguiti dalla Farnesina. Una tale azione di riorientamento degli uffici all'estero trova impulso sia in forza di atti di legge (da ultimo, in particolare, con riferimento al decreto-legge 95/2012 sulla spending review) sia sulla base di ragioni di opportunità, quali la necessità di investire risorse nei nuovi mercati emergenti e nei Paesi di nuova priorità, al fine di adeguare la rete stessa alla costante evoluzione degli scenari geopolitici.
  Per un più organico inquadramento della problematica, mi preme inoltre attirare l'attenzione sullo stato di notevole criticità delle risorse umane del MAE. A seguito delle riduzioni di organico susseguitesi a partire dal 2006, i diplomatici sono passati da 994 a 896 unità (–10 per cento), mentre il personale delle aree funzionali è diminuito da 4118 a 3180 unità, ossia ben del 23 per cento. Ciò contribuisce a rendere impellenti tali iniziative di riorientamento allo scopo di razionalizzare il più possibile l'impiego delle risorse umane da tempo, come rilevato, fortemente decrescenti.
  Entrando nello specifico nelle questioni sollevate degli onorevoli interroganti, ritengo opportuno in via preliminare precisare che – a fronte di un rapporto addetti/utenti presso il Consolato Generale in Ginevra meno favorevole rispetto a quello riscontrato a Zurigo – quest'ultimo svolge una attività consolare di superiore consistenza quantitativa. Allo stesso modo, il Consolato Generale in Buenos Aires, che gli onorevoli interroganti evocano, ha registrato livelli di attività consolare nettamente superiori al Consolato Generale di Ginevra e in nessun modo comparabili a quelli di quest'ultimo. A solo titolo di esempio, si possono citare i 17.000 passaporti, i 20.308 atti di stato civile e gli 8.098 atti di cittadinanza emessi nel corso del solo 2012. A fronte dunque di un organico doppio rispetto a Ginevra, il Consolato Generale di Buenos Aires svolge una attività consolare 4 volte (vedi passaporti), e in alcuni casi 10 volte (vedi atti di stato civile) più ampia rispetto alla sede ginevrina.
  Cionondimeno, il Ministero degli esteri è pienamente consapevole dell'importanza di garantire alla sede di Ginevra le risorse umane adeguate a poter svolgere le proprie funzioni in condizioni di normalità, anche in considerazione del prossimo assorbimento di competenze sulla circoscrizione dell'agenzia consolare di Sion. In tale ottica, le due unità cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti verranno sostituite entro l'anno. Inoltre, proprio a seguito di un attento esame dei carichi di lavoro, il Consolato Generale in questione beneficerà di misure di potenziamento (cosa che, date le premesse, è da considerarsi come un segnale di notevole attenzione nei confronti della sede), che già entro la fine dell'anno gli consentiranno di contare su 12 dipendenti delle aree funzionali, e, a regime, di ampliare ulteriormente tale organico a due unità aggiuntive.
  Parallelamente, il costante potenziamento delle moderne tecnologie informatiche nel settore consolare, realizzato dal Ministero degli affari esteri attraverso mirati investimenti, consentirà in tempi brevi la fruizione a distanza di alcuni servizi con modalità on-line, riducendo quindi la necessità della presenza fisica del connazionale presso l'Ufficio consolare. Ne è un esempio il sistema informatico S.E.C.O.L.I (Servizi Consolari On-Line) già operativo in Belgio (Bruxelles e Charleroi), con buoni risultati. Tale piattaforma sarà estesa progressivamente alla Rete in aderenza al percorso di riorientamento e si conta pertanto di renderla disponibile presso le sedi consolari in Svizzera entro il primo semestre del 2014.
  Venendo poi agli aspetti logistici della sede, il Consolato Generale a Ginevra è collocato in un edificio demaniale a originaria destinazione residenziale, su vari livelli, non munito di ascensore. Negli esercizi passati, in particolare nel 2011, in occasione della chiusura della sede di Losanna, furono esaminate diverse soluzioni logistiche, tutte risultate non percorribili a causa degli elevati costi locativi (in media 400.000 euro all'anno). Si è pertanto provveduto ad effettuare i lavori necessari sull'immobile demaniale per l'adeguamento funzionale, compatibilmente con le limitate risorse a disposizione.
  L'accorpamento del Consolato Generale di Losanna è avvenuto senza particolari sofferenze né per il personale, che dispone di un luogo di lavoro la cui rispondenza normativa è stata curata con attenzione dall'Amministrazione centrale tramite i suoi organi tecnici, né per il pubblico incrementato; sempre tenendo presenti i limiti di carattere finanziario che impediscono il trasferimento in altri edifici potenzialmente più funzionali.
  Per quanto concerne la possibilità di accogliere il personale in trasferimento dell'Agenzia consolare di Sion, segnalo che nel corso del 2012 si è reso disponibile un alloggio di servizio al terzo piano dell'immobile, le cui stanze sono state adeguate ad uso ufficio, portando la superficie utile a 700 metri quadri. Considerando l'organico attuale e le previste integrazioni di personale, si avrebbe una disponibilità di spazio pro-capite di circa 30 metri quadri, del tutto in linea con gli standard della rete diplomatico-consolare italiana, e ben al di sopra dei calcoli effettuati in occasione del trasferimento di Losanna, che prevedevano per lo stesso immobile un affollamento di circa 25-26 metri quadri per unità di personale.
  La criticità relativa alla difficile accessibilità dei piani alti per i diversamente abili è nota e gestita con misure organizzative adeguate. Una soluzione radicale a tale problema, riconducibile alle caratteristiche strutturali dell'edificio, potrebbe essere trovata solo mediante ingenti investimenti o con un cambio di sede, entrambi allo stato non percorribili per l'assenza delle necessarie risorse finanziarie.
  Per quanto concerne poi gli aspetti di sicurezza, segnalo che la sede di Ginevra non risulta essere incluse tra quelle ad alto rischio nel ricevimento del pubblico. L'ultima ispezione generale presso il Consolato Generale a Ginevra ha avuto luogo nel 2005. Tenuto conto dei notevoli cambiamenti intervenuti nel frattempo nella rete consolare svizzera, una nuova ispezione potrebbe essere disposta anche nel corso del prossimo anno. In ogni caso, il Ministero degli esteri ha facoltà di disporre verifiche ad hoc per far fronte ad esigenze specifiche tra cui possono certamente rientrare le conseguenze, sul piano amministrativo, degli accorpamenti realizzati sulla rete.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GINEVRA

EUROVOC :

consolato

organizzazione amministrativa