ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00781

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/07/2013
Stato iter:
31/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/07/2013
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 31/07/2013
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/07/2013

SVOLTO IL 31/07/2013

CONCLUSO IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00781
presentato da
CAUSI Marco
testo di
Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61

   CAUSI e TARANTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   una indagine della Banca d'Italia, pubblicata nel novembre del 2012, ha stimato in circa 15 miliardi di euro i costi sociali complessivi, in Italia, degli strumenti di pagamento: si tratta di un valore in linea con la media ponderata dei tredici Paesi partecipanti all'indagine europea; il 49 per cento di tali costi è sostenuto da banche e infrastrutture per l'offerta dei servizi di pagamento a fronte del 54 per cento nella media europea, mentre il 51 per cento è a carico delle imprese a fronte del 46 per cento nella media europea; i costi per l'utilizzo del contante ammontano a circa 8 miliardi di euro, pari allo 0,52 per cento del PIL a fronte dello 0,40 per cento medio europeo;
   secondo la Commissione europea, il mercato dei pagamenti è attualmente troppo frammentato e troppo costoso, ed è pertanto utile intervenire con una revisione della direttiva sui sistemi di pagamento dei servizi che risale al 2007 (Direttiva 2007/64/Ce);
   lo scorso 24 luglio la Commissione ha presentato un progetto di legge che ha come obiettivo di rendere più trasparenti e quindi aumentare l'uso dei pagamenti elettronici nell'Unione;
   in particolare, la proposta prevede un tetto sulle commissioni bancarie (interchange fee) dello 0,2 per cento della transazione per le carte di debito e dello 0,3 per cento della transazione per le carte di credito; per i primi 22 mesi il tetto alle commissioni sarà in vigore solo per le transazioni internazionali, successivamente entrerà in vigore anche per quelle nazionali;
   secondo la relazione allegata alla proposta della Commissione, il calo dell’interchange fee dovrebbe ridurre i costi a carico dei commercianti di circa sei miliardi di euro all'anno e rilanciare l'uso del pagamento elettronico; attualmente, la commissione pagata dalla banca del commerciante alla banca del consumatore, può essere addirittura pari all'1,5 per cento del totale della transazione; si calcola che la media europea sia dello 0,9 per cento;
   il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, prevedeva, all'articolo 12, comma 9, che l'Associazione bancaria italiana, le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento, la società Poste Italiana S.p.a., il Consorzio Bancomat, le imprese che gestiscono circuiti di pagamento e le associazioni delle imprese maggiormente significative a livello nazionale dovessero definire entro il 1° giugno 2012, ed applicare entro i tre mesi successivi, le regole generali per assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento, tenuto conto della necessità di assicurare trasparenza e chiarezza dei costi, nonché di promuovere l'efficienza economica nel rispetto delle regole di concorrenza;
   tuttavia, non si è pervenuti, secondo le modalità e nei termini previsti dal citato articolo 12, comma 9, all'elaborazione delle suddette regole condivise e pertanto, ai sensi dell'articolo 12, comma 10 del richiamato decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, tali regole devono essere fissate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentite la Banca d'Italia e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato;
   in data 23 maggio 2013, il Consiglio di Stato ha espresso il parere (numero 02503/2013) favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sulla riduzione delle commissioni dei beneficiari di transazioni con carta di credito, rilevando, tra l'altro, che risulta confermata «la necessità che la cornice relativa alla confrontabilità e alla trasparenza dei servizi bancari deve trovare in una fonte eteronoma i fondamentali punti di riferimento, idonei a garantire la fluidità del mercato e gli interessi dei risparmiatori e degli utilizzatori dei servizi bancari: in primo luogo potenziando la trasparenza, così da mettere l'esercente nella condizione di valutare la migliore offerta del mercato»;
   l'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, ha introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2014, l'obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati con carte di debito da parte dei soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi;
   il suddetto articolo 15 prevede altresì, al comma 5, che: «Con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengono disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui al comma precedente. Con i medesimi decreti può essere disposta l'estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili» –:
   se per quanto di propria competenza, sia in grado di assicurare la pubblicazione dei decreti richiamati in premessa secondo una tempistica coerente con il termine di decorrenza del 1° gennaio 2014 per l'obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati con carte di debito, e quali eventuali, ulteriori iniziative intendano assumere affinché – tanto sul piano informativo, quanto su quello strutturale ed organizzativo – possa essere assicurato il buon esito dell'operazione. (5-00781)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00781

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'On. Causi ed altri, in materia di strumenti di pagamento elettronici, chiedono assicurazione sull'emanazione dei decreti relativi alla riduzione delle commissioni a carico degli esercenti per le transazioni effettuate mediante carte di pagamento, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito nella legge n. 214 del 2011, nonché in tema di pagamento a mezzo di carte di debito, ai sensi dell'articolo 15 del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito nella legge n. 221 del 2012.
  Al riguardo, si fa presente che con uno o più provvedimenti, da adottare di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, il Ministero dello sviluppo economico dovrà disciplinare gli eventuali importi minimi, le modalità ed i termini anche in relazione ai soggetti interessati, per l'attuazione dell'obbligo, a decorrere dal 1o gennaio 2014, di accettazione dei pagamenti effettuati con carte di debito da parte dei soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi. Con i medesimi decreti, potrà essere disposta l'estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.
  In merito ai citati provvedimenti, il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che per dare attuazione alle iniziative concernenti l'Agenda Digitale, sono state approfondite le criticità ed i vantaggi connessi alle previsioni relative all'attuazione del comma 5, del citato articolo 15.
  Al fine di ricondurre ad unità la complessiva disciplina dei pagamenti con strumenti elettronici (recata in attuazione dell'articolo 15, decreto-legge n. 179 del 2012) ed armonizzarla con la più ampia regolamentazione dei profili di trasparenza e costo delle commissioni (recata, invece, in attuazione del decreto-legge n. 201 del 2011), i decreti previsti dal comma 5 del citato articolo 15, potranno essere adottati alla luce della regolamentazione richiesta dal citato decreto del 2011, al fine di valutare, per ogni settore di vendita coinvolto dal citato obbligo, l'incidenza e gli effetti degli oneri di trasparenza generali recati dal predetto regolamento che dovrà essere adottato dal Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, sentite la Banca d'Italia e l'Antitrust.
  In considerazione, quindi, della portata complessiva e dell'impatto economico, sui mercati di riferimento, della prevista obbligatorietà di accettazione delle cosiddette carte di debito, da parte dei soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono in fase di approfondimento le diverse modalità di attuazione delle disposizioni (disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati) in modo da pervenire ad una regolamentazione che, minimizzando al massimo gli effetti distorsivi della concorrenza (anche avuto riguardo ai costi connessi all'attuazione del predetto obbligo, a carico dei citati operatori), possa garantire l'adozione dei previsti provvedimenti, in tempo utile per l'entrata in vigore dell'obbligo di cui al comma 4, dell'articolo 15.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0179

EUROVOC :

moneta elettronica

norme giuridiche sulla concorrenza

prestazione di servizi

credito

pagamento

banca

vendita

legislazione antitrust