ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00677

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 56 del 19/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 18/07/2013
Stato iter:
19/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 19/11/2014
Resoconto PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/07/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/11/2014

DISCUSSIONE IL 19/11/2014

SVOLTO IL 19/11/2014

CONCLUSO IL 19/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00677
presentato da
BOSSA Luisa
testo presentato
Venerdì 19 luglio 2013
modificato
Mercoledì 19 novembre 2014, seduta n. 334

   BOSSA, PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
la città di Nola, in provincia di Napoli, con le aree limitrofe e circostanti, dispone di un patrimonio culturale di straordinario valore, innanzitutto di natura archeologica: vere e proprie testimonianze di civiltà;
vale la pena ricordare, nell'ambito dei siti culturali dell'area in questione, il Museo storico archeologico dell'antica Nola, che raccoglie ed espone numerosi reperti archeologici che ripercorrono le tappe dello sviluppo storico di una delle più importanti città della Campania antica;
al piano terra del Museo è collocata la sezione archeologica, che ripercorre la storia dell'antica Nola dalle origini all'epoca tardo-antica; una sezione è dedicata al villaggio preistorico di Nola, con la ricostruzione di una capanna rinvenuta nella zona;
all'interno del museo sono conservati i risultati di tanti scavi effettuati negli anni negli insediamenti dell'età del bronzo a Palma Campania, S. Paolo Belsito, Saviano e Nola;
altro sito significativo dell'area è il villaggio preistorico dell'età del bronzo antico in località Croce del Papa al confine tra i comuni di Nola e Saviano; denominato la «Pompei della Preistoria», il Villaggio è stato sepolto dall'eruzione del Vesuvio detta delle Pomici di Avellino (1860-1680 a. C.); il seppellimento ha garantito la conservazione delle capanne attraverso il loro calco nel fango e nella cenere consentendo poi di portare alla luce le strutture abitative con una testimonianza unica;
il villaggio preistorico, che emerse nel 2001 durante gli scavi per la realizzazione di un centro commerciale, e fu acquisito dalla regione Campania, non ha mai trovato una sua valorizzazione; al contrario si è rinunciato a farne un simbolo della cultura del territorio, anche a causa di una falda acquifera, il cui innalzamento ha provocato crolli e allagamenti, fino a valutare un nuovo interramento dei reperti al fine, almeno, di proteggerli;
altre situazioni di criticità si verificano presso le basiliche paleocristiane di Cimitile, fondamentale testimonianza nella storia della cristianità occidentale, che concentra in un'area di circa 9.000 metri quadrati ben sette edifici di culto, di età paleocristiana e medioevale, dedicati ai santi Felice, Calionio, Stefano, Tommaso e Giovanni, ai Ss. Martiri e alla Madonna degli Angeli; il nucleo originario del complesso è la tomba di San Felice prete che fu sepolto, alla fine del III secolo, nella necropoli a nord di Nola –:
se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e quali siano progetti e intenzioni del Governo rispetto alla necessità di tutelare i siti culturali dell'area nolana menzionati in premessa. (5-00677)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00677

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Bossa chiede notizie in merito al patrimonio culturale di straordinario valore, innanzitutto di natura archeologica che caratterizza il territorio di Nola.
  Vorrei preliminarmente associarmi alle considerazioni dell'onorevole interrogante sulla ricchezza del patrimonio archeologico dell'antica città di Nola e del suo territorio, le cui testimonianze storiche risalgono alle età più antiche, dal paleolitico (grotta di Roccarainola) passando per i numerosi siti dell'Età del Bronzo venuti in luce negli ultimi anni (il più conosciuto è quello di Croce del Papa a Nola, le cui abitazioni e gli arredi interni per una serie di fortunate circostanze ci sono giunti conservati quasi nella loro interezza), fino alla fondazione della città, avvenuta nella seconda metà dell'VIII secolo a.C., alla cui formazione e sviluppo contribuirono tutte le popolazioni presenti in Campania, prima gli Etruschi, poi i Greci, poi le popolazioni sannitiche fino alla conquista dei Romani ed all'avvento poi del Cristianesimo.
  Ognuno di tali periodi storici è caratterizzato da pregevoli testimonianze sia di siti e monumenti archeologici sia di reperti, che spesso rivestono, oltre che un notevole interesse storico, anche un notevole pregio artistico (come ad esempio i vasi attici, importati da Atene e ritrovati in gran numero nelle necropoli di Nola).
  La necessità di rendere fruibili tali eccezionali testimonianze ha negli anni passati spinto la Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli a varare importanti progetti di valorizzazione e di fruizione dei beni culturali presenti nel territorio: è stato così realizzato un grande Museo Storico Archeologico di circa 2.500 mq., recuperando un antico convento del XVI secolo, in cui sono stati esposti non solo i reperti archeologici, ma anche opere provenienti da chiese del territorio al momento chiuse o andate distrutte.
  All'interno del Museo un'intera sezione è stata dedicata ai ritrovamenti dell'Età del Bronzo Antico, con la ricostruzione di una delle capanne con tutto il suo arredo interno e gli oggetti di uso comune ritrovati.
  Per quanto riguarda la città di Nola è stato recuperato, per più del 30 per cento, l'antico anfiteatro ovvero il più grande monumento di età romana presente sul territorio, di notevole ampiezza e conservazione, ascrivibile ad una tipologia che lo inserisce tra i più antichi esempi di tali edifici per spettacoli, arricchiti successivamente in età augustea e imperiale.
  Purtroppo i progetti per il recupero totale di tale monumento non sono stati finora finanziati.
  Inoltre, applicando i criteri dell'archeologia sperimentale, è stata ricostruita all'aperto nel sito di San Paolo Beisito, dove si sta realizzando un parco archeologico didattico dedicato alla storia della regione, in scala 1 a 1, una capanna dell'età del Bronzo che costituisce un elemento di grande interesse sia per gli studiosi che per gli Istituti scolastici della zona.
  Il sito archeologico di Croce del Papa, dove si sono verificati gli importanti ritrovamenti di un villaggio dell'Età del Bronzo, grazie all'intervento della Regione Campania, è stato acquisito nel 2006 al demanio regionale ed affidato alla Soprintendenza.
  Purtroppo a partire dal 2009 si sono verificati nella zona incontrollabili fenomeni di carattere naturale, che hanno avuto come conseguenza un improvviso ed incontrollabile innalzamento della falda freatica, che ha sommerso il complesso archeologico sotto circa tre metri di acqua.
  La Soprintendenza, nell'ambito delle proprie competenze di tutela e preservazione dei beni archeologici, ha elaborato un progetto per un importo di 650.000.00 euro che prevede un intervento di tutela e salvaguardia delle strutture archeologiche, da troppo tempo ormai sommerse dalle acque, con il consolidamento e restauro delle stesse, procedendo poi al loro rinterro temporaneo con accorgimenti e materiali particolari ed utilizzando archeologi subacquei con la collaborazione e la direzione dell'istituto Superiore per la conservazione ed il restauro (I.S.C.R.).
  Il progetto, che è in corso di realizzazione e si ritiene che sarà concluso entro il corrente anno, contempla inoltre la ricostruzione sul sito in scala 1 a 1 delle capanne, con la collocazione ad una quota più alta, nella stessa posizione, di calchi delle suddette strutture al fine di conservare la memoria dell'insediamento dell'Età del Bronzo a scopo informativo e didattico.
  Numerosi sono stati inoltre gli interventi per il recupero delle testimonianze del periodo paleocristiano effettuati d'intesa con la Curia Vescovile di Nola.
  Mi riferisco agli importanti ritrovamenti avvenuti sotto la Cattedrale di Nola, che hanno attestato l'antichità della Chiesa Nolana, confermandone la presenza già a partire dal I secolo d.C.
  Per quanto riguarda la tutela del territorio, si fa presente che, sulla scorta dell'esperienza acquisita, è stato possibile estendere indagini e ricerche mirate a tutto il territorio nolano-vesuviano, dove è stata accertata un'estesa presenza di insediamenti (più di 40) dell'Età del Bronzo Antico.
  L'eccezionalità delle scoperte e la loro diffusione territoriale, rende necessaria l'elaborazione di un programma di interventi, da realizzare con la collaborazione delle Amministrazioni locali, che preveda il recupero e la valorizzazione di tali aree archeologiche, consolidando l'azione di tutela ed imprimendo la necessaria azione di promozione della conoscenza della storia delle più antiche popolazioni.
  Ognuno di questi siti potrebbe diventare uno straordinario testimone delle antiche genti campane, tanto più importante quanto più si risale nel tempo verso la preistoria, quando le fonti letterarie tacciono e l'archeologia diventa l'unica possibilità di conoscenza di quelle civiltà.
  Si spera quindi che l'area nolana, che viene oggi riconfermata come strategica per il futuro della Regione Campania, in un prossimo futuro possa imboccare la via di un programma di sviluppo che individui, finalmente, nei beni culturali e ambientali uno degli assi portanti di un diverso assetto economico, e che si assegni al turismo culturale un ruolo determinante per il miglioramento dell'offerta turistica in Campania. Il Ministero sta facendo la sua parte.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NOLA,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

archeologia

eruzione vulcanica

sito storico

patrimonio culturale