ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 56 del 19/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/07/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/07/2013
Stato iter:
01/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 01/08/2013
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/07/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 29/07/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/07/2013

DISCUSSIONE IL 01/08/2013

SVOLTO IL 01/08/2013

CONCLUSO IL 01/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00672
presentato da
REALACCI Ermete
testo presentato
Venerdì 19 luglio 2013
modificato
Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61

   REALACCI, MARIANI, MANNINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
l'interrogante ha presentato, nella passata legislatura e senza ottenere alcuna risposta, l'atto di sindacato ispettivo numero 4-19079 avente per oggetto la richiesta di descrizione al Parlamento da parte del Governo, anche per tramite del Commissario delegato per l'emergenza della Concordia Gabrielli, del piano di rimozione del relitto di Costa Concordia e della necessarie azioni di salvaguardia dell'ecosistema marino dell'isola del Giglio e della modalità di rottamazione della nave;
nell'ultimo periodo appare con alta frequenza sulle agenzie e sulle edizioni online dei maggiori quotidiani nazionali la forte preoccupazione sulle condizioni dello scafo del relitto: ancora adagiato nello spazio di mare antistante il porto del Giglio. In particolare si sottolinea la questione dei ritardi nelle operazioni di recupero e il corretto smaltimento di Concordia;
risulta poi che entro il termine di giugno 2013 la società Costa avrebbe dovuto presentare al Commissario delegato e alla regione Toscana il piano per la rimozione della nave naufragata la notte 13 gennaio 2012, ma così pare non sia accaduto –:
se il Presidente del Consiglio intenda in primis rendere note le condizioni necessarie per garantire che l'effettiva rimozione e il ricovero del relitto avvengano in sicurezza e senza ulteriori danni per l'ambiente;
se non si ritenga indispensabile chiarire le ragioni dei ritardi e quale sia attualmente lo stato dell'ecosistema marino dell'arcipelago Toscano interessato dall'incidente di nave Costa;
quali azioni intenda altresì mettere in campo il Governo per accelerare la rimozione dello scafo, quali siano i tempi di realizzazione dei lavori e quando sarà completata la rimozione totale del relitto, auspicando fortemente che ciò avvenga quanto prima;
quanti fondi siano effettivamente necessari all'espletamento della rimozione e della messa in sicurezza della nave e chiare assicurazioni sul fatto che i costi e i risarcimenti ricadranno in via esclusiva sui responsabili del disastro della Costa Concordia;
quale sia lo stato di avanzamento dei lavori necessari per l'allestimento del cantiere di lavoro del porto di Piombino, che risulterebbe il più idoneo per la rottamazione del relitto, stante la sua vicinanza geografica, la capacità delle maestranze e la presenza nel luogo di un polo siderurgico, utile alle operazioni di rottamazione della Costa Concordia. (5-00672)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00672

  In risposta all'interrogazione n. 5-00672 presentata dall'onorevole Realacci, concernente le operazioni per la rimozione del relitto della nave della Costa Concordia, si rappresenta quanto segue.
  In relazione ai tempi per il recupero, è utile precisare che non esistono precedenti, né in termini di vicende analoghe, né in letteratura, tali da fornire validi punti di riferimento per la definizione del timing, pertanto le tempistiche previste dal progetto sono da considerarsi indicative. Ad ogni buon conto, due settimane fa ho chiesto personalmente notizie sul cronoprogramma degli interventi al Capo della Protezione Civile, che sta curando le problematiche delle Costa Concordia.
  Secondo la Protezione Civile, i giorni di ritardo rispetto alle indicazioni di massima previste, sono quindi ascrivibili sia alle avverse condizioni meteorologiche che alla complessità delle operazioni da compiere, tenuto conto della delicatezza sotto il profilo ambientale della problematica tanto che sono stati ritenuti prioritari i criteri relativi alla salvaguardia ambientale e socio-economica dell'isola e, solo secondariamente, quelli di natura economica.
  Ai fini di scongiurare ogni ulteriore danno ambientale, è stato anche istituito un Osservatorio incaricato per il monitoraggio delle attività di recupero del relitto. Le condizioni ambientali ad oggi non hanno subito variazioni riconducibili alla presenza della nave, come risulta dai rilievi effettuati dall'ARPA Toscana e dall'ISPRA, oltre che dall'Università di Roma per conto del Consorzio Titan-Micoperi.
  In base a quanto disposto nella deliberazione del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2013, recante: «Autorizzazione al Commissario delegato per l'emergenza ambientale conseguente al naufragio della nave Costa Concordia, ad adottare i provvedimenti necessari a consentirne il trasporto nel porto di Piombino e lo smantellamento», (13A02346) (GU Serie Generale n. 61 del 13 marzo 2013), la nave Concordia è destinata alla demolizione e, come tale, soddisfa la definizione di rifiuto ai sensi della Direttiva 2008/98/UE e del Regolamento (CE) n. 1013/2006. Deve dunque essere assoggettata al relativo regime giuridico di gestione, di controllo e sanzionatorio. Su questi aspetti le competenze autorizzati ve sono in capo alla Regione Toscana.
  Come noto, inoltre, il progetto di rimozione e di recupero della nave da crociera Concordia è stato approvato, con prescrizioni, in via definitiva, dalla Conferenza dei servizi decisoria convocata il 15 maggio 2012 ai sensi dell'articolo 1, comma 2, dell'ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 4019 del 27 aprile 2012.
  Ciò detto, il 12 luglio scorso si è svolta presso il Dipartimento della protezione civile una riunione ove è emerso che la Costa Crociere S.p.A. ha comunicato che le fasi operative per la rimozione del relitto procedevano coerentemente con il loro cronoprogramma, secondo il quale la fase di parbuckling (rotazione del relitto) sarebbe stata prevista nel mese di settembre 2013, ancorché i lavori abbiano subito un ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto.
  Tuttavia è stato rilevato che se la nave fosse lasciata nella posizione attuale per la prossima stagione invernale, le eventuali conseguenze dell'onda decennale sullo scafo già compromesso nella fiancata lato a dritta, attualmente sommersa, sarebbero tali da pregiudicare la possibilità stessa di ruotare lo scafo.
  Secondo i tecnici del consorzio Titan-Micoperi, quindi, il rinvio delle attività di messa in asse della Concordia alla primavera del 2014 metterebbe a serio rischio la conclusione positiva dell'intera operazione di rimozione e pertanto ritengono indispensabile effettuare il raddrizzamento entro il prossimo mese di settembre ed il ri-galleggiamento entro la primavera del 2014.
  La fase di rotazione della nave è comunque connessa all'approvazione del «Piano di gestione delle acque interne» e del «Piano di emergenza», dove devono essere evidenziati i rischi legati a ciascuna tipologia di intervento e le relative misure di mitigazione, in ottemperanza a quanto previsto in sede di Conferenza dei servizi.
  In tali documenti deve essere valutata la possibilità di trattamento delle acque interne prima della fase di rotazione, l'indicazione dei tempi necessari per eseguire tale attività, nonché la possibilità, in assenza di un trattamento preventivo, delle azioni di mitigazione degli impatti successivi alla rotazione.
  Inoltre, il collaudo delle piattaforme sottomarine a sostegno della nave, da parte dell'Osservatorio per il monitoraggio, deve essere effettuato prima del parbucking.
  Gli oneri per le operazioni descritte sono integralmente a carico della Società Costa Crociere, che ha impegnato la somma di 500 milioni di dollari, e delle società di assicurazioni e di riassicurazioni.
  I lavori previsti per il Porto di Piombino, il più vicino al relitto della Concordia e quindi se pronto per tempo il probabile posto di destinazione, finanziati dalla Regione Toscana, dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero delle Infrastrutture, sono esclusivamente quelli previsti dal nuovo Piano regolatore Portuale.
  La realizzazione del primo lotto di lavori, per un importo complessivo di 110 milioni, consentirà, qualora il porto sia pronto e quindi i tempi risultino compatibili con la rimozione del relitto, di accogliere lo stesso in sicurezza e negli spazi necessari al trattamento previsto. Il crono-programma dei lavori del Porto prevede la funzionalità delle opere del primo lotto a partire da aprile 2014.
  Il Presidente della Regione è stato nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, commissario straordinario per la realizzazione delle opere infrastrutturali del porto.
  In data 26 luglio, è stato sottoscritto, tra Regione Toscana, Autorità portuale di Piombino, Comune di Piombino, Provincia di Livorno, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell'Ambiente, il protocollo d'intesa «interventi di infrastrutturazione, riqualificazione ambientale e di reindustrializzazione dell'area portuale di Piombino».
  È in corso di sottoscrizione l'accordo di programma quadro tra le amministrazioni che hanno aderito che rende disponibili le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del primo lotto dei lavori per 110 milioni di euro.
  L'autorità portuale comunica di aver già provveduto alla caratterizzazione dei sedimenti marini interessati dal dragaggio e dei fondali interessati dalle opere, di aver già espletato la pre-qualifica delle imprese per la gara dei lavori e che a fine settimana provvederà all'invito alle imprese pre-qualificate per la presentazione delle offerte tecnico-economiche. L'avvio dei lavori è previsto per prossimo mese di settembre.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ISOLA DEL GIGLIO,GROSSETO - Prov,TOSCANA, PIOMBINO,LIVORNO - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

ambiente marino

ecosistema marino

sicurezza marittima

protezione dell'ambiente

nave

impianto portuale