ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00600

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 51 del 11/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 11/07/2013
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 11/07/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/08/2013
Stato iter:
22/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/04/2014
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/04/2014
Resoconto ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/08/2013

DISCUSSIONE IL 22/04/2014

SVOLTO IL 22/04/2014

CONCLUSO IL 22/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00600
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo di
Giovedì 11 luglio 2013, seduta n. 51

   ALBANELLA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   a novembre del 2010 l'AVIS Europa, di cui l'Avis Autonoleggio fa parte, è stata acquisita dal gruppo Avis Budget, società statunitense quotata al Nasdaq;
   nel dicembre 2012, a seguito di una lunga trattativa con i sindacati, l'azienda che inizialmente aveva previsto l'eliminazione di 50 figure professionali ha trovato un accordo che ha portato a 28 ricollocazioni, l'eliminazione di altrettanti lavoratori a tempo determinato, 9 esodi incentivati e una trasformazione da full-time a part-time;
   l'accordo sottoscritto dall'azienda e dalle organizzazioni sindacali prevedeva, per il futuro, la garanzia del livello occupazionale e la tutela del reddito;
   il 13 maggio 2013 la direzione dell'azienda ha comunicato ai sindacati l'avvio di una nuova ristrutturazione aziendale;
   dopo solo una settimana dalla comunicazione di cui sopra, l'azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo riferita alla legge n. 223 del 1991 per 150 dei 464 addetti in Italia: a fronte di un decremento del volume dei noleggi del 5 per cento intende licenziare un terzo dei propri dipendenti, per delocalizzare interi reparti di attività tra Barcellona e Budapest e per fare outsourcing (esternalizzazioni) verso piccole aziende del settore. Con la stessa comunicazione, l'azienda si è dichiarata indisponibile nell'usufruire di altri strumenti che non siano la mobilità, chiudendo così la discussione posta dai sindacati sul reimpiego in azienda dei dipendenti;
   nel caso suddetto, non si assiste alla cessazione di un'attività ormai improduttiva, bensì ad un vero e proprio processo di riduzione di occupazione, diritti e salari a favore di una logica esasperata del profitto aziendale, in una azienda che vive un momentaneo periodo di lieve flessione della produzione del servizio;
   tali provvedimenti contraddicono le intenzioni del precedente accordo sindacale, volto a garantire l'occupazione e la tutela del reddito nell'azienda;
   è intollerabile, nel periodo di crisi straordinaria che stiamo attraversando, non provvedere con tutti gli strumenti possibili ad evitare l'ulteriore impoverimento del tessuto produttivo del Paese e porre 150 famiglie in stato di assoluta incertezza sul proprio futuro –:
   se il Governo non intenda provvedere con la massima urgenza ad aprire un tavolo di concertazione tra azienda e sindacati al fine di trovare una soluzione che tuteli prioritariamente i livelli occupazioni e di reddito delle famiglie;
   se il Governo non intenda contribuire alla definizione di una soluzione che preveda un esito alternativo ai licenziamenti;
   se il Governo non stia pensando a procedure d'emergenza per impedire la continua delocalizzazione di un numero sempre maggiore di imprese e lo smembramento costante e progressivo del tessuto produttivo e occupazionale del nostro Paese. (5-00600)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00600

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'Onorevole Albanella, inerente alla situazione produttiva ed occupazionale dell’AVIS BUDGET ITALIA s.p.a., società avente sede legale in Bolzano ed altri sedi dislocate su varie parti del territorio nazionale, operante nel settore dell'autonoleggio di mezzi per trasporto di persone e di cose.
  Il 20 maggio dello scorso anno, la società ha dato avvio – ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223/1991 – ad una procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 150 dipendenti su un organico complessivo pari a 474 unità lavorative.
  A seguito della conclusione – con esito negativo – della fase sindacale della procedura, il Ministero che rappresento ha provveduto – il 26 agosto dello scorso anno – a convocare i vertici aziendali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori per l'espletamento della successiva fase amministrativa.
  All'esito dell'incontro, le Parti hanno sottoscritto un verbale di accordo con il quale si è stabilito che:
   la facoltà di licenziamento potrà essere esercitata dalla società – per il periodo dal 2 settembre 2013 sino al 30 giugno 2014 – nei confronti di un numero massimo di 140 unità lavorative (in luogo delle 150 iniziali) dichiarate dalla società in esubero a fronte di processi di delocalizzazione, esternalizzazione e riduzione dalla stessa previsti;
   la collocazione in mobilità verrà effettuata sulla base dei criteri di scelta di cui all'articoli 5 della legge n. 223/1991;
   la società corrisponderà ai lavoratori licenziati un incentivo all'esodo, il cui importo e le cui modalità di erogazione saranno definite tra le Parti in un separato accordo.

  Nell'ambito del medesimo accordo, inoltre, al fine di ridurre ulteriormente il numero delle eccedenze, la società si è resa disponibile ad attivare percorsi di outplacement, a valutare possibili trasferimenti presso le proprie sedi di Budapest e di Barcellona, nonché alla cessione del ramo di azienda afferente l'attività «Car-Care» (lavaggio del veicolo e rifornimento del carburante), ai sensi dell'articolo 2112 del codice civile.
  Tanto premesso, con riferimento ai 43 lavoratori addetti ai servizi che la AVIS BUDGET ITALIA aveva intenzione di «delocalizzare» presso le sedi di Barcellona e di Budapest, la società ha precisato di aver provveduto a collocare in mobilità 18 di essi – i quali hanno sottoscritto un accordo transattivo che prevede la corresponsione dell'incentivo all'esodo concordato il 26 agosto dello scorso anno – e di aver rinunciato alla delocalizzazione dei servizi di «Replacement» che verranno espletati solo da 2 unità di personale.
  Per quanto concerne, invece, i 58 lavoratori interessati dal trasferimento – ai sensi dell'articolo 2112 del codice civile – di quei rami di azienda deputati allo svolgimento dei servizi di «Car-Care», la società ha comunicato che tale cessione ha riguardato 41 unità lavorative, in quanto 1 dipendente è stato ricollocato nell'azienda mentre 16 sono stati collocati – su loro richiesta – in mobilità, percependo l'incentivo all'esodo previsto nell'accordo del 26 agosto.
  Infine, riguardo, ai 39 lavoratori risultanti in esubero a fronte del previsto processo di riduzione del personale, la società ha reso noto di aver provveduto, ad oggi, a collocare in mobilità 15 unità di personale, le quali hanno tutte sottoscritto accordi transattivi per la corresponsione del relativo incentivo.
  Pertanto, allo stato, la società ha provveduto al collocamento in mobilità complessivamente di 49 lavoratori i quali – ad eccezione di uno solo – hanno tutti accettato l'incentivo all'esodo e il collocamento in mobilità.
  Il predetto accordo – come già anticipato – ha altresì stabilito che – fino al prossimo 30 giugno – ulteriori, eventuali lavoratori risultanti in esubero potranno essere anch'essi collocati in mobilità.
  In tale contesto – in relazione ad eventuali sviluppi della situazione occupazionale – manifesto, sin da ora, la piena disponibilità ad analizzare con la massima attenzione – qualora richiesto – la vicenda in esame con tutte le Parti coinvolte, anche al fine di individuare eventuali soluzioni sulla base degli strumenti previsti dalla normativa vigente a salvaguardia dei livelli occupazionali.
  Da ultimo, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – espressamente interpellato per la parte di competenza – ha comunicato la propria disponibilità a valutare l'apertura di un tavolo di confronto, qualora richiesto dalle Parti coinvolte.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

licenziamento

reddito delle famiglie

soppressione di posti di lavoro

delocalizzazione

esternalizzazione

politica dell'impresa