Legislatura: 17Seduta di annuncio: 51 del 11/07/2013
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013 MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013 TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013 MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013 DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 05/11/2013 Resoconto SANTELLI JOLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 05/11/2013 Resoconto GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2013
DISCUSSIONE IL 05/11/2013
SVOLTO IL 05/11/2013
CONCLUSO IL 05/11/2013
GREGORI, FERRO, MARRONI, TIDEI, MICCOLI e DAMIANO. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
a quanto risulta agli interroganti, nel territorio del comune di Fiano Romano, nella provincia di Roma, non accennano a diminuire i fenomeni di sfruttamento del lavoro ad opera di alcune cooperative operanti nell'area industriale;
ancora di recente, il sindaco di Fiano Romano, Ottorino Ferilli, insieme al vicesindaco Davide Santonastaso e gli assessori Isidoro Martini e Nicola Santarelli, ha presentato, in data 14 febbraio 2013, un esposto alla procura della Repubblica proprio in merito alla vicenda;
nell'esposto presentato dal sindaco si legge che, nella zona industriale del comune di Fiano Romano, lavorano ad oggi circa 1000 operai addetti perlopiù alla movimentazione delle merci. Per accedere al lavoro è necessario iscriversi, in qualità di soci, alle cooperative, ma, successivamente, ai lavoratori non vengono garantiti i diritti fondamentali del lavoro cooperativo, in particolare i diritti partecipativi previsti dagli statuti e regolamenti interni alle cooperative;
da fonti stampa locali è, inoltre, emerso che sul territorio si concretizzano soventemente alcune situazioni poco chiare, come quelle legate ad alcune cooperative che dichiarano fallimento alla fine di ogni anno, per poi ricostituirsi cambiando denominazione e sede sociale. Ai lavoratori di queste cooperative, poi, a quanto risulta agli interroganti, capiterebbe di essere sottoposti anche al controllo sui tempi di uso dei bagni, con la chiave rigorosamente detenuta dal responsabile;
tale situazione determina uno stato di diffusa precarietà nei presidi lavorativi territoriali, tale da gettare discredito e danneggiare l'immagine della comunità di Fiano Romano –:
se il Governo intenda accertare, attivando gli organismi di controllo di sua competenza, se le cooperative che operano sul territorio di Fiano Romano rispondano ai principi previsti dalla legge, in particolare se siano attuati i principi di mutualità e siano rispettate le regole di democrazia interna;
se, inoltre, s'intenda verificare che siano rispettati i diritti dei soci lavoratori iscritti alle varie cooperative e se siano rispettate tutte le garanzie di sicurezza, della salute e della tutela complessiva dei lavoratori;
se, infine, il Governo intenda assumere iniziative per rendere edotte le committenze della loro oggettiva responsabilità prevista dalla legge nei riguardi di presunte violazioni e come s'intenda agire, per quanto di competenza, per accertare tali violazioni ed, eventualmente, sanare le possibili eventuali situazioni di inadempienza delle norme vigenti in materia di lavoro, diritto sindacale e diritto delle cooperative. (5-00588)
L'interrogazione presentata dall'onorevole Gregori richiama l'attenzione del Governo su un esposto relativo a fenomeni di sfruttamento del lavoro ad opera di alcune cooperative operanti nell'area industriale di Fiano Romano.
Preliminarmente, faccio presente che il Polo logistico di Fiano Romano rappresenta la più grande ed importante piattaforma logistica del Centro Italia nella quale sono coinvolti un gran numero di lavoratori e lavoratrici anche stranieri.
I competenti uffici territoriali dell'Amministrazione che rappresento, consci della delicatezza di un così particolare contesto, hanno più volte effettuato negli anni passati verifiche nella zona segnalata nei confronti di varie società e cooperative operanti nel settore dei trasporti e facchinaggio, con una particolare attenzione alla regolare occupazione dei soci lavoratori, al loro effettivo inquadramento nonché alla loro regolare copertura assicurativa e previdenziale.
In particolare, sono state effettuati, nel biennio 2009 e 2010, diversi accessi ispettivi anche notturni presso alcuni depositi di logistica.
Nel corso di tali verifiche è stato riscontrato un notevole utilizzo del cosiddetto «cambio appalto», che determina uno stato di precarietà dei lavoratori coinvolti, i quali di anno in anno si ritrovano ad essere dipendenti, molto spesso a loro insaputa, di una nuova cooperativa. Nel corso di tali accessi sono state effettuate varie contestazioni relative alla normativa sugli appalti con particolare riguardo a quelle disposizioni che impongono la tenuta di un tesserino di riconoscimento utile ad identificare il lavoratore e la ditta impiegata nel servizio.
A seguito della trasmissione, da parte del comune di Fiano Romano, dell'esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Rieti, i competenti uffici territoriali del Ministero del lavoro hanno, inoltre, provveduto a contattare il predetto Comune per un confronto sulle problematiche riportate nella denuncia.
Pertanto, solo all'esito del tavolo di confronto con l'amministrazione locale, utile per la determinazione degli obiettivi, genericamente indicati nell'esposto, ed eventualmente coinvolte anche le organizzazioni sindacali operanti sul territorio, gli uffici territoriali provvederanno ad avviare un programma di verifiche ispettive da attuarsi in merito ai fatti segnalati.
Da ultimo, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – espressamente interpellato sulla vicenda per la parte di competenza – ha reso noto di aver tempestivamente predisposto una campagna di ispezioni straordinarie nei confronti delle cooperative di produzione e lavoro con sede in Fiano Romano.
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