Legislatura: 17Seduta di annuncio: 46 del 04/07/2013
Primo firmatario: ANTEZZA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2013 CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2013 CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2013 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2013
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 04/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 23/10/2013 Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 23/10/2013 Resoconto ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2013
DISCUSSIONE IL 23/10/2013
SVOLTO IL 23/10/2013
CONCLUSO IL 23/10/2013
ANTEZZA, OLIVERIO, CENNI, CARRA e COVA. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – Premesso che:
il Parlamento europeo ha stipulato con il Regno del Marocco un accordo di liberalizzazione per i prodotti agricoli e della pesca entrato in vigore il 1o ottobre 2012; il comparto agricolo e ortofrutticolo del Sud Europa, e del sud d'Italia in particolare, lamenta una distorsione del mercato dovuta a costi di produzione inferiori dei prodotti marocchini importati a discapito della competitività delle produzioni europee;
nella scorsa legislatura in entrambi i rami del Parlamento sono stati depositati atti di indirizzo e di sindacato ispettivo nei quali si chiedeva di monitorare gli sviluppi dell'accordo commerciale impegnandosi a minimizzare le conseguenze negative sulle produzioni sensibili conseguenti l'accordo e ad evitare eventuali frodi e violazioni;
l'accordo in oggetto prevede una clausola di revisione entro i tre anni dall'entrata in vigore (articoli 6-7) e nelle intenzioni espresse dalla Commissione c’è la decisione di aprire un nuovo negoziato con il Marocco per un più profondo e comprensivo accordo di libero scambio;
durante la sessione del consiglio agricolo di Bruxelles del 28 e 29 novembre 2012 molti Stati membri hanno espresso preoccupazioni per la difficile situazione settore agricolo a causa dei prezzi bassi prevalenti sul mercato dell'Unione europea, esprimendo dubbi sul funzionamento del regime del «prezzo d'entrata» stabilito dall'accordo agricolo tra l'Unione europea e il Marocco;
in occasione dell'approvazione dell'accordo tra Unione europea e Marocco la Conferenza Stato-regioni aveva rappresentato la necessità che l'Unione europea, nel riconoscere le difficoltà generate dagli accordi bilaterali, prevedesse misure per mitigare gli impatti negativi e, quindi, l'urgenza di riformare il sistema del prezzo di entrata, per evitare il manifestarsi di rischi di frode in tale sistema, ed in generale nel mercato agricolo, come evidenziato anche dall'ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF);
nella mozione approvata al Senato 1-00609 del 4 aprile 2012, si invitava il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali a presentare alle competenti Commissioni parlamentari una relazione concernente i risultati delle attività di monitoraggio e di valutazione degli impatti dell'accordo e delle iniziative intraprese al riguardo –:
se il Ministro interrogato disponga dei dati sull'evoluzione degli scambi commerciali di prodotti agricoli tra Marocco e Unione europea dopo l'entrata in vigore dell'accordo;
se disponga delle informazioni sugli effetti negativi per le aziende agricole ortofrutticole in particolare quelle del Meridione;
quali siano le iniziative intraprese per garantire un mercato più trasparente, orientato al concetto della cosiddetta reciprocità delle regole commerciali al fine di favorire una maggiore convergenza tra gli standard applicati dall'Unione europea e quelli applicati a livello internazionale e rafforzare i meccanismi di salvaguardia;
se e quali misure siano state e si stiano predisponendo in sede nazionale, al fine di salvaguardare, tutelare, promuovere e sostenere il sistema ortofrutticolo e più in generale, il made in Italy agroalimentare e l'agricoltura mediterranea. (5-00541)
Per quanto riguarda l'evoluzione degli scambi commerciali di prodotti agricoli tra Marocco e Unione europea dopo l'accordo di liberalizzazione dello scorso anno, mi preme, anzitutto, far presente che i negoziati per gli accordi di libero scambio con i Paesi mediterranei, entrati in vigore negli ultimi anni, riguardano in particolare il settore dell'ortofrutta.
La Commissione europea effettua il monitoraggio necessario a verificare il rispetto degli accordi e, per quanto riguarda quello con il Marocco, sono soprattutto le importazioni di pomodoro ad essere monitorate poiché si tratta del prodotto maggiormente interessato dalla liberalizzazione degli scambi.
Gli esiti del monitoraggio sono comunicati agli Stati membri e dall'analisi delle informazioni, finora ricevute, risulta che, nel corso del 2013, le importazioni sono avvenute nei limiti dei contigenti mensili fissati e che le quote addizionali sono state minime.
Le problematiche sollevate dall'interrogante sono note e seguite con attenzione dall'Amministrazione, nell'ottica di tutelare il settore orticolo nazionale.
A livello nazionale, una delle misure adottate al fine di sviluppare la competitività delle imprese italiane nel settore orticolo sul mercato globale, consiste nell'incentivazione dell'associazionismo, sostenuto attraverso le organizzazioni di produttori come strumento di difesa degli interessi dei produttori.
L'associazionismo agricolo si dimostra, infatti, un valido strumento per affrontare le problematiche di mercato, e la normativa nazionale di applicazione dell'OCM del settore ortofrutticolo, ha previsto, nell'ambito dei programmi operativi delle organizzazioni dei produttori, il finanziamento di ogni possibile intervento a sostegno dei comparti in crisi.
SIGLA O DENOMINAZIONE:MAROCCO
EUROVOC :ULAF
frode
accordo CE
Unione europea
prodotto agricolo
accordo bilaterale
mercato
prezzo di mercato
contrattazione collettiva
mercato agricolo
studio d'impatto