ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00532

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 46 del 04/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/07/2013
Stato iter:
31/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 31/07/2013
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/07/2013
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2013

DISCUSSIONE IL 31/07/2013

SVOLTO IL 31/07/2013

CONCLUSO IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00532
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Giovedì 4 luglio 2013, seduta n. 46

   BENAMATI e BASSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il VEGA, acronimo di vettore europeo di generazione avanzata, è un vettore operativo, sviluppato in collaborazione dall'Agenzia spaziale italiana (ASI) e l'Agenzia spaziale europea (ESA) per il lancio in orbita di piccoli satelliti;
   lo sviluppo tecnico è stato affidato all'azienda italiana ELV, una società partecipata al 70 per cento dall'Avio e al 30 per cento dall'ASI;
   il progetto è stato avviato nel 1998 e l'Italia risulta il maggior finanziatore e sviluppatore del programma con una quota del 65 per cento, seguono la Francia (12,43 per cento), il Belgio (5,63 per cento), la Spagna (5 per cento), l'Olanda (3,5 per cento) e infine con quote minori la Svizzera (1,34 per cento) e la Svezia (0,8 per cento);
   il costo del programma ad oggi si aggira sui settecento milioni di euro;
   il consiglio di amministrazione di ELV, in cui il presidente è di espressione ASI e l'amministratore delegato di espressione AVIO, deve rieleggere il proprio presidente;
   la Società AVIO, inoltre, sembrerebbe avere in animo di cedere la controllata ELV ed in ogni caso è essa stessa in fase di cessione da parte della proprietà che ad oggi ha già alienato il ramo di azienda motori alla General Electric;
   AVIO è controllata per il 14 per cento da Finmeccanica e per l'81 per cento dalla britannica Cinven;
   ad oggi AVIO sembra avere, da notizie stampa, diversi possibili acquirenti con almeno 5 offerte preliminari: tra i gruppi interessati ci sarebbero, sempre da notizie di stampa, le francesi Safran e Thales, il colosso EADS, un gruppo tedesco e uno nordamericano;
   non sono ad oggi chiare le intenzioni di Finmeccanica;
   è indubbio che sia AVIO che ELV rappresentano soggetti importanti e strategici nel panorama delle attività aerospaziali italiane –:
   se quanto riportato risponda al vero e quali indicazioni il Governo abbia eventualmente dato a Finmeccanica, di cui è azionista di riferimento, in merito ad AVIO (e di conseguenza ELV) e cosa intenda fare il Governo per rafforzare il settore aerospaziale in Italia. (5-00532)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00532

  In relazione all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, si fa presente quanto segue.
  La società Avio, dopo la cessione della parte (predominante) relativa ai motori aeronautici a General Electric S.p.A., attraverso la Nuovo Pignone S.p.A, ha conservato l'asset relativo alle tecnologie spaziali, che rappresentava circa il 15 per cento del fatturato dell'intera società, ma costituisce una componente di eccellenza assoluta sul piano tecnologico ed è rilevante e strategico sul piano della sicurezza nazionale.
  La leadership nel settore dei lanciatori e della propulsione ha portato la società Avio a partecipare ai più importanti programmi spaziali europei, come Ariane 5 (15 per cento di partecipazione), ma soprattutto ad avere un ruolo di prime contractor (65 per cento di partecipazione) nel nuovo vettore VEGA che ha già effettuato, negli anni 2012 e 2013 con successo due lanci, e che apre interessanti prospettive di sviluppo. Per il progetto VEGA è stata realizzata la società ELV (70 per cento Avio e 30 per cento ASI).
  I lanciatori rappresentano una tecnologia «abilitante» per il settore spaziale, rendendo sostenibile nel tempo l'accesso indipendente allo spazio da parte degli Stati europei e moltiplicando quindi le opportunità di crescita e sviluppo, anche attraverso il trasferimento tecnologico ad altri settori. Queste tecnologie consentono di accedere con un ruolo di primo piano a un mercato in espansione (satelliti medio-piccoli in orbita bassa) che è alimentato quasi esclusivamente da clienti istituzionali, europei ed extraeuropei, per attività di grande impatto sulla collettività (osservazione della terra, ricerca scientifica, sistemi e servizi di navigazione satellitare).
  Lo sviluppo di queste tecnologie di avanguardia è avvenuto, necessariamente, anche con il finanziamento pubblico; lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico ha finanziato alcuni dei progetti realizzati dalla società nel settore dei lanciatori.
  D'altra parte, il settore spaziale è per la sua natura fortemente dipendente da strategie e politiche pubbliche di medio – lungo periodo, che vengono definite a livello europeo, soprattutto in ambito Agenzia Spaziale Europea (ESA), ma anche della Commissione europea. Attualmente l'Italia è uno dei più importanti paesi contributori in ambito ESA, dove intende mantenere e rafforzare un ruolo di leadership, contribuendo incisivamente a delineare le politiche e le strategie per i prossimi anni.
   Nel mese di novembre 2012 si è svolto a Napoli, l'ultimo Consiglio ministeriale ESA, nel quale l'Italia, per le tecnologie di cui dispone e per il suo ruolo in ambito ESA, ha apportato un notevole contributo, anche economico, ad un settore che considera strategico per la ricerca e lo sviluppo industriale del Paese, in un'ottica di collaborazione e sinergia a livello europeo.
   Un nuovo Consiglio ministeriale, che dovrebbe mettere a punto meglio le strategie, gli obiettivi e le politiche europee per lo spazio per i prossimi anni si dovrebbe tenere nel corso dell'anno 2014.
  Si evidenzia, inoltre, che il controllo delle attività e delle tecnologie spaziali è importante anche per la sicurezza nazionale. Al riguardo, infatti, anche l'Italia, come altri paesi europei, si è dotata di una specifica normativa, nel rispetto delle norme comunitarie, per l'esercizio dei poteri speciali (golden share). Il Governo italiano ha già fatto ricorso a questa normativa (decreto-legge n. 21/2012), con l'adozione di un apposito DPCM, proprio in relazione alla cessione del settore motoristico di Avio alla General Electric, attraverso la società Nuovo Pignone.
  Ciò premesso, la società Avio è partecipata per l'81 per cento dal fondo Cinven e per il 14,3 per cento da Finmeccanica (il restante 5 per cento è distribuito fra una pluralità di investitori). Nel settore dei lanciatori sono occupati circa 700 dipendenti, prevalentemente nello stabilimento di Colleferro (Roma).
  Finmeccanica, sta valutando la possibilità di rafforzare il proprio ruolo nel settore spaziale anche attraverso l'eventuale incremento della quota attualmente detenuta in Avio (14,3 per cento) a seguito della cessione a General Electric delle attività afferenti la divisione motori.
  A seguito della suddetta cessione si sono, comunque, manifestati in maniera più incisiva ed esplicita gli interessi di diversi investitori per l'acquisto della società, ormai costituita soltanto dal settore spazio. In particolare, le società maggiormente interessate ad acquisire le tecnologie spaziale di Avio sono la Safran, che è controllata dal Governo di Parigi e l'Astrium del gruppo Eads.
  Le decisioni in merito da parte di Finmeccanica verranno prese anche in base alle scelte nazionali relative al finanziamento dei futuri programmi spaziali ed al reperimento delle necessarie risorse.
   Tra l'altro trattandosi di una questione strategica, sotto il profilo tecnologico, industriale e della sicurezza nazionale è necessario anche un coinvolgimento di altre Istituzioni quali la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Difesa, oltre che il Ministero dell'Economia e Finanze, per la sua partecipazione di controllo su Finmeccanica e anche il Ministero dell'istruzione, università e ricerca, soprattutto per il suo ruolo di vigilanza sull'ASI.
  Per quanto riguarda la proprietà, si sottolinea, al riguardo, che Avio non è italiana da tempo (vista la composizione dell'azionariato), ma la storia, il know-how, la forte e crescente presenza industriale in Italia con tecnologie di eccellenza, la rete di collaborazioni con le università e centri di ricerca, ne fanno un «pezzo» importante del nostro sistema industriale in un settore ad altissima tecnologia.
  Naturalmente, il patrimonio di tecnologie, di conoscenze e di occupazione qualificata e l'asset strategico, sarà sicuramente salvaguardato e consolidato, anche nel caso di acquisizione della società Avio (spazio), così come è stato recentemente fatto nel caso dell'acquisizione della stessa Avio (motori) da parte della General Electric.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA SPAZIALE ITALIANA (ASI), FINMECCANICA

EUROVOC :

scienze spaziali

industria meccanica