ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 44 del 02/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/07/2013
Stato iter:
31/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013
Resoconto CATRICALA' ANTONIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 31/07/2013
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/07/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/07/2013

DISCUSSIONE IL 31/07/2013

SVOLTO IL 31/07/2013

CONCLUSO IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00497
presentato da
LIUZZI Mirella
testo presentato
Martedì 2 luglio 2013
modificato
Martedì 23 luglio 2013, seduta n. 58

   LIUZZI, CATALANO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
secondo l'ultimo bilancio analizzato dalla Corte dei conti denominato «Determinazione e relazione della sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste Italiane s.p.a. per l'esercizio del 2011» il costo dei 584 dirigenti del gruppo Poste Italiane s.p.a. ammonta a 142 milioni di euro l'anno;
al paragrafo 7.5, inerente alla gestione del personale dirigente del succitato documento, si evince un aumento del costo pari al 42 per cento rispetto all'esercizio del 2010;
il gruppo Poste Italiane s.p.a. e le altre 26 società italiane controllate direttamente e indirettamente dalla società in questione hanno chiuso l'esercizio del 2011 con un utile pari a 846 milioni di euro, 171 milioni di euro in meno rispetto all'anno precedente;
il trend delle maggiori società interessate all'area postale e controllate dal gruppo risulta essere in negativo con ingenti cali di fatturato;
per citare alcuni casi, dalla relazione della Corte dei conti n. 19 del 2013 si rileva che la Sda Express Courier s.p.a. ha perso 24 milioni di euro, Italia Logistica s.r.l. 3 milioni di euro, la compagnia aerea Mistral Air Srl oltre 2 milioni di euro e Poste s.p.a. vanta un debito di 25 milioni di euro;
alcuni manager dell'azienda ricoprirebbero contemporaneamente più ruoli dirigenziali, tra i casi più eclatanti sarebbero presenti quelli relativi a Massimo Sarmi, Giovanni Ialongo, Vincenzo Falzano, Claudio Picucci, Pasquale Maechese, Stefano Grassi, Maria Farina Bianca, Pierangelo Scappini, Vincenzo Pompa e Valter Catoni;
i procedimenti intrapresi dai lavoratori dipendenti contro Poste Italiane s.p.a. per presunte violazioni del contratto collettivo nazionale risultano essere 1846, un dato, quest'ultimo che, a detta dell'interrogante sembrerebbe essere tutt'altro che fisiologico, così come invece dichiarato dalla stessa società –:
se i fatti sopra citati corrispondano al vero;
se il Governo intenda assumere ogni iniziativa di competenza per ridimensionare il costo della dirigenza in relazione alla spending review e ai risultati effettivamente ottenuti dai manager. (5-00497)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00497

  Con riferimento all'atto parlamentare in esame, concernente, tra l'altro, i risultati della gestione finanziaria del Gruppo Poste Italiane per l'esercizio 2011 e i ruoli dirigenziali ricoperti da alcuni manager dell'Azienda, si rappresenta quanto segue.
  In merito al costo del personale dirigente riportato nella relazione della Corte dei Conti concernente l'anno 2011, la società Poste Italiane ha chiarito che il dato relativo all'aumento del costo rispetto all'esercizio 2010 è pari al 4,2 per cento e non al 42 per cento e che, pertanto, si conferma una sostanziale stabilità rispetto al 2010.
  In ordine all'andamento economico dell'esercizio 2011, la predetta società ha precisato di aver conseguito apprezzabili risultati nonostante il peculiare scenario di mercato ed il mutato quadro normativo, ai quali si sono aggiunti il calo strutturale dei ricavi del settore postale e, più in generale, la difficoltà della finanza pubblica, che hanno inciso sulla determinazione degli aspetti economici e sugli incassi dei crediti verso lo Stato.
  Al riguardo Poste Italiane ha, inoltre, evidenziato, nell'ambito dei servizi finanziari e dei servizi assicurativi, le performance positive conseguite dal Gruppo assicurativo PosteVita e, nell'ambito dei servizi di telefonia, la crescita di oltre il 5 per cento registrata dalla Società Poste Mobile, in relazione alle acquisizioni lorde di SIM.
  Nel 2011 il Gruppo Poste italiane ha registrato nei ricavi totali una flessione dello 0,7 per cento, rispetto al 2010, soprattutto per effetto del calo dei ricavi del settore postale, in parte compensato dai maggiori proventi realizzati nell'ambito dell'attività finanziaria-assicurativa e del settore BancoPosta.
  I servizi finanziari ed assicurativi hanno, pertanto, consolidato una buona crescita di ricavi e proventi, anche se parzialmente assorbita dai minori introiti realizzati in altri settori di attività, consentendo l'ulteriore accrescimento del Gruppo Poste italiane ed il riconoscimento all'azionista di un significativo dividendo.
  I risultati dei ricavi totali dei servizi postali continuano a risentire degli effetti delle mutate esigenze della clientela, della progressiva digitalizzazione delle comunicazioni e della pressione competitiva, ulteriormente rafforzata con il Decreto legislativo n.58/2011, che ha completato il percorso di liberalizzazione del mercato postale.
  Ad avviso dell'Azienda, sui risultati del settore incidono, altresì, i minori ricavi derivanti dai rimborsi elettorali e la mancata realizzazione di compensazioni editoriali, a seguito del mutato contesto normativo che ha abolito, dal 1o aprile 2010, il sistema di agevolazioni tariffarie concesse agli editori, con la conseguente riduzione delle spedizioni.
  Anche il settore pacchi (SDA Express Courier) risente della generalizzata crisi del mercato e della fortissima concorrenza dei competitors. In particolare, si segnala che i ricavi della società Italia Logistica, citata nel testo dell'interrogazione, sono in lieve miglioramento, nonostante il trend negativo del settore del trasporto merci. Quest'ultima Società, infatti, risente maggiormente del rallentamento globale delle attività economiche e delle forti tensioni esistenti sul mercato.
  Per quanto concerne le attività di trasporto aereo, svolte da Mistral Air SpA, Poste italiane ha evidenziato che i ricavi risultano in crescita, nonostante la riduzione delle tratte postali dovute alla flessione strutturale dei volumi di corrispondenza e la conseguente difficoltà di copertura dei costi fissi. Risulta, infatti che la predetta compagnia ha esperito il tentativo di ridimensionare tali costi attraverso l'introduzione di attività di trasporto passeggeri che, tuttavia, negli ultimi anni, sta risentendo della congiuntura negativa del settore a livello internazionale.
  Quanto al tema dei doppi incarichi ricoperti da alcuni manager, l'Azienda ha rappresentato che non sussiste alcuna incompatibilità normativa nel ricoprire incarichi nelle società controllate. Peraltro, la stessa ha evidenziato che la policy aziendale, relativa a tutto il management, prevede che i compensi per lo svolgimento di incarichi nelle società controllate siano da queste ultime riversati alla società controllante.
  Per quanto riguarda, infine, il tema del contenzioso intrapreso dai lavoratori dipendenti di Poste Italiane, richiamato nell'atto in esame, la società ha rilevato che il dato di 1846 procedimenti, a fronte di una particolare complessità organizzativa e territoriale, risulta essere in ogni caso fisiologico, in quanto rappresenta una percentuale pari al 1,26 per cento dell'organico totale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

gestione d'impresa

amministrazione del personale

aumento dei prezzi

gestione finanziaria

salariato

debito