Legislatura: 17Seduta di annuncio: 44 del 02/07/2013
Primo firmatario: MAIETTA PASQUALE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/07/2013
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 03/07/2013 Resoconto MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 03/07/2013 Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 03/07/2013 Resoconto MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 03/07/2013
SVOLTO IL 03/07/2013
CONCLUSO IL 03/07/2013
MAIETTA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
in base ai dati diffusi dalla Consulta nazionale dei centri d'assistenza fiscale, sono oltre quattrocentomila i contribuenti che, avendo perso il lavoro e non godendo né di trattamento pensionistico, né d'indennità di disoccupazione, dovranno presentare il modello Unico e, quindi, dovranno attende almeno 2 anni per ricevere i rimborsi fiscali loro spettanti;
appare ingiusto e mortificante, oltre che assurdo, che persone già in situazione di evidente difficoltà economica, siano ulteriormente penalizzate, atteso che, anziché ricevere il conguaglio a luglio, come accade per qualsiasi contribuente che possa presentare il modello 730, dovranno attendere oltre due anni per ricevere i rimborsi derivanti, ad esempio, dagli interessi passivi dei mutui o dalle detrazioni per la ristrutturazione o, ancora, dalle spese per l'istruzione dei figli o da spese mediche sostenute –:
se il Governo non ritenga di assumere un'iniziativa urgente di modifica della vigente normativa in tema di rimborsi fiscali, al fine di tutelare i soggetti di cui in premessa. (5-00494)
Con il documento in esame l'Onorevole interrogante chiede al Governo un'iniziativa normativa urgente per consentire, a quei cittadini che sono maggiormente colpiti dalla crisi economica e si trovano ad affrontare le difficoltà legate alle perdita del posto di lavoro o del beneficio dell'ammortizzatore sociale, di ottenere i rimborsi fiscali loro spettanti in tempi brevi.
La problematica segnalata dagli Onorevoli Interroganti è già stata oggetto del question time presentato dagli Onorevoli Causi e Lavagno, svolti nella seduta del 26 giugno 2013.
Al riguardo, come evidenziato in quella sede, l'Agenzia delle entrate evidenzia che per evitare ulteriori difficoltà ai soggetti che, nell'attuale contesto di congiuntura economica, hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego, si potrebbe prevedere per i soli contribuenti il cui esito della liquidazione risulta a credito, che i CAF e i professionisti abilitati trasmettano all'Agenzia delle entrate, secondo le attuali procedure, l'importo da rimborsare e le coordinate bancarie su cui accreditare le somme.
In questo modo sarebbe possibile procedere alla restituzione delle somme spettanti in tempi brevi, agevolando quei soggetti che già versano in situazioni di evidente difficoltà economica, tenuto conto che gli intermediari citati sono tenuti ad apporre sui modelli 730 il visto di asseverazione.
Considerato che per l'anno d'imposta 2012 la campagna dichiarativa dei modelli 730 è già terminata (il termine di scadenza era, infatti, previsto per lo scorso 31 maggio e prorogato, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 maggio 2013, al 10 giugno 2013) ed è attualmente in corso la presentazione del modello Unico Persone Fisiche, nel caso in cui si concretizzasse l'ipotesi auspicata dall'Onorevole interrogante, bisognerebbe prevedere la proroga del termine di presentazione dei modelli 730, limitatamente ai soggetti con esito di liquidazione a credito.
Tutto ciò, ovviamente, necessita di una apposita modifica normativa.
EUROVOC :rimborso fiscale
revisione della legge
rimborso
spese sanitarie