ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 44 del 02/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/07/2013
Stato iter:
11/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2013
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2013
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 11/07/2013
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2013

SVOLTO IL 11/07/2013

CONCLUSO IL 11/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00492
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 2 luglio 2013, seduta n. 44

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   tutte le analisi disponibili individuano nella contrazione del credito disponibile e nella difficoltà di accedervi, in particolare da parte delle piccole e medie imprese uno dei problemi fondamentali dell'attuale congiuntura economica: il credit crunch, infatti, cioè quella condizione di calo significativo o di inasprimento improvviso delle condizioni dell'offerta di credito da parte del sistema bancario, produce un avvitamento finanziario che danneggia la fisiologia interna delle piccole e medie imprese poiché ne mina la residua base patrimoniale;
   un possibile veicolo di soluzioni positive è diffusamente individuato nel sistema dei Confidi, che appare strettamente connesso a scelte di politiche pubbliche, con un impegno di regioni, enti locali e amministrazioni dello Stato;
   a fronte di risorse crescenti vincolate a questo fine non si registrano apparentemente segnali di inversione di tale tendenza negativa –:
   di quali informazioni disponga in merito al rapporto quantitativo fra risorse pubbliche, complessivamente destinate ad ogni livello al finanziamento dei Consorzi di garanzia collettiva Fidi, richieste inoltrate al sistema bancario e monte dei finanziamenti effettivamente erogati per tipologia di impresa, con evidenza dell'andamento nel triennio. (5-00492)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00492

  Con l'interrogazione a risposta in Commissione l'onorevole Paglia, nel rappresentare le difficoltà delle PMI di accedere al credito, pone quesiti in ordine ai Consorzi di garanzia collettiva fidi.
  Al riguardo, si fa presente che presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze opera la Commissione per la gestione del fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura, di cui all'articolo 15 della legge 7 marzo 1996, n. 108.
  La dotazione del fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura, attualmente in corso di verifica con gli Uffici competenti, dovrebbe ammontare a 76 milioni di euro.
  L'ammontare di 70 milioni di euro sarà distribuito sulla base delle domande di contributi e delle relazioni di operatività presentate entro il 31 marzo 2013 dai Confidi e dalle Associazioni/fondazioni, mentre i restanti 6 milioni di euro, residui dell'anno precedente, saranno distribuiti sulla base delle domande e delle relazioni di operatività presentate entro il 31 marzo del 2012.
  La ripartizione di tali risorse sarà decisa dalla Commissione Interministeriale, una volta conclusi i controlli sulla relativa documentazione.
  Le disponibilità del fondo sono destinate per il 70 per cento all'erogazione di contributi a favore di appositi fondi speciali antiusura costituiti dai Confidi, che sono strutture su base consortile o cooperativa, cui aderiscono imprese appartenenti allo stesso settore produttivo, che svolgono attività di tipo mutualistico finalizzata alla prestazione di garanzie per agevolare le imprese associate nell'accesso ai finanziamenti presso le banche.
  I Confidi utilizzano i contributi loro assegnati per garantire fino all'80 per cento i finanziamenti a medio termine e l'incremento di linee di credito a breve termine concessi dalle banche a favore delle piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario, ovvero imprese cui sia stata rifiutata una domanda di finanziamento assistita da una garanzia pari ad almeno il 50 per cento dell'importo del finanziamento stesso, pur in presenza della disponibilità del Confidi al rilascio delle garanzie.
  Il restante 30 per cento del Fondo di prevenzione è utilizzato per l'erogazione di contributi in favore di Fondazioni e Associazioni riconosciute, operanti nel settore della prevenzione del fenomeno dell'usura. Tali soggetti, mediante i contributi loro erogati, forniscono garanzie alle banche agli intermediari finanziari al fine di favorire l'erogazione di finanziamenti a soggetti che, pur risultando meritevoli in base ai criteri fissati nei relativi statuti, incontrano difficoltà di accesso al credito.
  Pertanto, i suddetti organismi non concedono direttamente al soggetto richiedente il prestito, ma quest'ultimo viene materialmente erogato dalla banca con la quale è stata precedentemente sottoscritta una apposita Convenzione. Ne consegue che in caso di insolvenza del soggetto beneficiano, la banca può rivalersi direttamente sul Fondo antiusura, che, di fatto, opera come garanzia monetaria.
  Sotto l'aspetto tecnico-giuridico, l'erogazione dei contributi non si configura quale passaggio di proprietà nel patrimonio dell'ente, ma costituisce una gestione di contributi pubblici, (come, peraltro, confermato dall'Avvocatura dello Stato con il parere del 5 febbraio 2000, condiviso con circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 40292 del 19 aprile 2007).
  Dal 1997 (inizio di operatività del Fondo) al 2012 sono stati dati in gestione euro 273.734.780,42 ai Confidi, che hanno lavorato 33.126 pratiche per un volume totale di garanzie concesse pari a euro 3.915.296.500,40.
  Negli ultimi cinque anni (dato significativo), cioè dal 2007, sono stati dati in gestione euro 86.546.074,92 ai Confidi che hanno lavorato 17.830 pratiche per un volume totale di garanzie concesse pari a euro 655.574.007,85.
  Sulla questione, la Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, sentita la Banca d'Italia, ha comunicato che i Confidi in Italia sono numerosi e presentano volumi di attività nel complesso non elevati; la loro operatività è concentrata in capo agli intermediari più grandi, attivi prevalentemente nel centro-nord.
  Nel nostro Paese operano circa 650 Confidi, quelli di maggiore dimensione (ad oggi 62, con attività finanziaria superiore a 75 milioni di euro) sono vigilati dalla Banca d'Italia.
  Oltre l'80 per cento dei confidi vigilati è espresso dai settori artigiano e industriale (Fedart e Federconfidi). Gli altri provengono dal comparto del commercio (Confeserfidi e Federascomfidi).
  Più della metà dei confidi maggiori sono insediati nel settentrione: Lombardia e Veneto sono le regioni più rappresentate. Con riferimento all'operatività, la concentrazione al nord è anche maggiore: il 63 per cento delle garanzie rilasciate è concentrato in tale parte d'Italia. Solo il 15 per cento dei confidi vigilati è presente nel mezzogiorno, essenzialmente in Sicilia.
  Per i confidi minori, non sottoposti a controllo, la distribuzione territoriale è differente: il 52 per cento opera nelle regioni meridionali e nelle isole.
  Al 31 dicembre 2012 risultavano iscritti nell'elenco speciale ex articolo 107 TUB 58 confidi; nel primo semestre 2013 sono stati iscritti ulteriori 5 confidi e ne è stato per la prima volta cancellato uno a seguito di fusione per incorporazione.
  Nel 2012 sono stati iscritti per la prima volta un confidi di emanazione della Lega delle cooperative (Legacoop) e un confidi dell'agricoltura (CreditAgri).
  I confidi rilasciano mediamente l'86 per cento delle garanzie a imprese della regione di insediamento; più radicati nel proprio territorio sono i confidi della Val d'Aosta, Marche e Sicilia con oltre il 98 per cento dell'operatività nella regione di insediamento.
  Al 31 dicembre 2012 i confidi vigilati rilasciavano garanzie per circa i 6 miliardi di euro, pari al 73 per cento del complesso delle garanzie offerte dal comparto. Tale dato corrisponde a meno dell'1 per cento dei prestiti erogati dal sistema bancario italiano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

piccole e medie imprese