ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00435

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 40 del 25/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO 17/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 25/06/2013
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 25/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
17/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2013
Resoconto GIORDANI SIMONETTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 17/07/2013
Resoconto PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/06/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/07/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/07/2013

DISCUSSIONE IL 17/07/2013

SVOLTO IL 17/07/2013

CONCLUSO IL 17/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00435
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo presentato
Martedì 25 giugno 2013
modificato
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   MONGIELLO, PETITTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
il turismo culturale potrebbe rappresentare la principale risorsa del nostro Paese per fondare le basi della ripresa economica ed iniziare a superare la grave crisi finanziaria che da anni lo opprime;
purtroppo anche questa fonte di attrazione e di prestigio dell'Italia rischia di scivolare nelle inefficienze e nelle criticità che sempre più di frequente contrassegnano il Bel Paese come simbolo negativo agli occhi del mondo;
sono di questi giorni, infatti, alcuni tristi episodi che testimoniano i profili problematici del nostro settore culturale: a Roma, già in due circostanze, il Colosseo è rimasto temporaneamente chiuso a turisti e visitatori;
domenica 23 giugno 2013, dalle ore 9 alle ore 11 del mattino le visite al Colosseo sono state interrotte per la protesta dei dipendenti del ministero per i beni e le attività culturali che lavorano nell'Anfiteatro Flavio;
anche il precedente giovedì 20 vi è stato un analogo episodio. Dopo l'assemblea dei predetti lavoratori, si è verificata la chiusura del monumento dalle ore 8.30 alle ore 12;
ad indire la mobilitazione è stato il sindacato Flp che ha convocato una nuova assemblea autonoma. Le altre sigle, invece, stanno organizzando una mobilitazione unitaria per venerdì prossimo, 28 giugno, che coinvolgerà i dipendenti di musei e aree archeologiche statali, che potrebbero quindi non aprire e chiamare invece i lavoratori ad azioni di informazione e sensibilizzazione del pubblico sui motivi della protesta: blocco delle assunzioni, mancata registrazione dell'accordo sull'aumento dei turni festivi da parte del Ministero dell'economia e delle finanze e sospensione del pagamento del salario accessorio da 9 mesi;
da parte sua, il Ministero per i beni e le attività culturali ha fatto sapere, con un comunicato, che la situazione è nota al dicastero e che si sta adoperando affinché vengano predisposti gli atti con l'obiettivo di effettuare i pagamenti entro il mese di luglio;
per lenire i disagi provocati ai turisti, il sindaco di Roma ha chiesto alla protezione civile di distribuire loro delle bottigliette d'acqua;
anche il segretario nazionale del Flp-Bac è intervenuto sulla vicenda, spiegando che il sindacato ha un'altra vertenza in atto a Roma, in particolare con la Soprintendenza speciale ai beni archeologici a causa dell'utilizzo, ritenuto improprio, di 70 addetti a vigilanza e accoglienza e il conseguente ricorso a una società di vigilanza privata;
per questo caso il sindacato in questione ha altresì inoltrato un esposto alla procura della Corte dei Conti, chiarendo che le loro azioni sono tese a consentire l'internalizzazione di tutte le attività istituzionali;
il predetto sindacato, ad ogni modo, sembra non voler recedere dalle proprie iniziative se non avrà risposte concrete da parte del Ministero e nelle more che ciò avvenga, «ha deciso di mantenere lo stato di agitazione e le assemblee unitarie convocate in biblioteche e archivi d'Italia per lunedì 24 e il 28 giugno in musei e siti archeologici»;
anche le associazioni del turismo hanno manifestato indignazione e riprovazione per quando sta accadendo, ritenendolo un vero scandalo per l'Italia oltre che un danno d'immagine ancora peggiore e non più tollerabile –:
quali provvedimenti immediati e non differibili stia adottando o intenda adottare per risolvere le problematiche esposte in premessa;
se non ritenga necessario assumere le iniziative di competenza per incrementare le risorse e le dotazioni lavorative necessarie per assicurare l'efficace fruibilità turistica dei beni culturali del nostro Paese con particolare riguardo alle ricchezze storiche ed archeologiche della città di Roma. (5-00435)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00435

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Mongiello, riferendosi ad alcuni episodi che hanno reso difficoltoso l'accesso di turisti in alcuni istituti e luoghi della cultura nel corso delle ultime settimane, chiede di conoscere quali iniziative il Governo intende adottare per risolvere le problematiche che hanno ingenerato tali disagi ai visitatori.
  Vorrei premettere, in via generale, come il Ministero che rappresento abbia particolarmente risentito, negli ultimi anni, di alcune misure di revisione della spesa, quale il blocco del turn over, che rendono oggettivamente difficile, in alcuni contesti, il corretto svolgimento dell'attività istituzionale di vigilanza e di tutela, che è propedeutico alla stessa apertura dei siti alla pubblica fruizione.
  Per quanto riguarda specificatamente le vicende oggetto dell'interrogazione, esse sono derivate dallo stato di agitazione proclamato organizzazioni sindacali del Ministero in data 20 giugno 2013 con riferimento a una serie di motivazioni riguardanti, tra l'altro, il ritardato pagamento di competenze accessorie relative alle turnazioni per gli anni 2012 e 2013.
  Sul punto la Direzione generale del personale, acquisiti i necessari pareri del Dipartimento della Funzione pubblica e degli organi di controllo, in data 25 giugno 2013 ha immediatamente convocato per il successivo giorno 27, il tavolo di confronto nazionale per la sottoscrizione dell'accordo definitivo per la ripartizione del Fondo Unico di Amministrazione (FUA), per l'anno finanziario 2013.
  Dalla sottoscrizione di tale accordo dipende, infatti, la corresponsione del trattamento economico accessorio (produttività e turnazioni) al personale dipendente impegnato nell'apertura ampliata e quotidiana, per 11 ore al giorno, degli istituti e dei luoghi della cultura.
  La stessa Direzione generale ha emanato, in data 27 giugno 2013, le circolari n. 250 e n. 251, con le quali sono state fornite agli Istituti del Ministero indicazioni operative ai fini della corresponsione degli accessori al personale e ai fini dell'elevazione, attraverso l'attivazione delle forme di partecipazione sindacale previste a livello locale, dei turni festivi effettuabili dal personale di custodia e vigilanza.
  In tal senso, è stato evidenziato che le turnazioni festive e non festive avrebbero trovato idonea copertura economica proprio nelle poste di bilancio previste per la ripartizione dei fondi dall'accordo FUA 2013.
  Quanto sopra è stato ribadito, peraltro, con una ulteriore circolare (la n. 269 del 4 luglio 2013) al fine di consentire un'apertura funzionale degli istituti e garantire una migliore qualità dei servizi erogati al pubblico adottando regimi di orario più rispondenti alla domanda culturale.
  Questi ed altri argomenti sono stati esaminati nel corso dell'incontro che il Ministro Bray ha avuto con le Organizzazioni sindacali in data 8 luglio 2013, che ha innanzitutto consentito di stemperare il clima di inutile contrapposizione e ha portato verso un'ipotesi di soluzione del problema in via amministrativa, da prospettare al Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di assicurare il pagamento tempestivo delle competenze accessorie relative alle turnazioni.
  A tale proposito mi preme precisare che il ritardo nei pagamenti delle competenze accessorie non costituisce una inefficienza specifica o esclusiva di questo Ministero, atteso che il differimento del pagamento rappresenta purtroppo una prassi comune a tutti i Ministeri.
  L'Amministrazione si è inoltre impegnata ad avviare un tavolo di confronto permanente con le rappresentanze sindacali sulle tematiche ancora aperte (assunzioni, riduzione degli organici, organizzazione del lavoro, pagamento tempestivo delle competenze accessorie), anche al fine di evidenziare ai competenti organi di Governo le peculiarità specifiche del MIBAC, le cui attività istituzionali hanno indubbie ricadute positive sull'economia del Paese.
  Concludo precisando che questa Amministrazione ha assicurato l'inserimento, nel disegno di legge in materia di semplificazioni, deliberato dal Consiglio dei Ministri il 19 giugno scorso, ma non ancora avviato all'iter parlamentare, di una disposizione che consente al Ministero stesso di attingere alle graduatorie dei concorsi pubblici banditi nel 2008, ancora in corso di validità, al fine di assicurare l'espletamento delle funzioni di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio statale e far fronte alle richieste di una crescente domanda culturale. Il Ministero ha, inoltre, avviato le necessarie procedure al fine di anticipare l'entrata in vigore della norma, mediante inserimento di un emendamento di uguale tenore nel disegno di legge di conversione del decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, recante «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti», attualmente all'esame del Senato della Repubblica.

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