ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 36 del 19/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: PARIS VALENTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2013
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2013
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/06/2013
Stato iter:
20/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2013
Resoconto PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/06/2013
Resoconto PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2013

SVOLTO IL 20/06/2013

CONCLUSO IL 20/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00390
presentato da
PARIS Valentina
testo di
Mercoledì 19 giugno 2013, seduta n. 36

   PARIS, GNECCHI, BELLANOVA e GIORGIO PICCOLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   1.425 esuberi complessivi su un totale di 4.300 occupati in Italia, così distribuiti: 540 a Caserta in Campania, 480 a Fabriano e 230 a Comunanza nelle Marche. Questi sono i drammatici numeri del piano recentemente annunciato dalla Indesit company;
   un piano presentato come di «salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto in Italia» del gruppo, che prevederebbe il ridisegno della missione strategica degli stabilimenti italiani, affidando agli impianti di Fabriano il ruolo di driver dell'innovazione per i forni da incasso, allo stabilimento di Comunanza quello per le lavabiancheria a carica frontale e all'impianto di Caserta quello per i frigoriferi e i piani di cottura a gas da incasso, per un investimento totale di 70 milioni nel triennio 2014-2016. Contestualmente, si prevederebbe il trasferimento delle altre produzioni in Polonia e Turchia dove sarebbero, a quanto risulta agli interroganti, previsti investimenti per 65 milioni e la creazione di 5 mila nuovi posti di lavoro;
   è evidente come, nonostante le rassicurazioni sulla volontà di non abbandonare le produzioni in Italia fatte dall'amministratore delegato e presidente del gruppo, la preoccupazioni tra i lavoratori, le organizzazioni sindacali, le regioni e le amministrazioni locali interessate appaiano più che giustificate stante la dimensione delle riduzioni occupazionali annunciate;
   peraltro, in base alle anticipazioni disponibili sui contenuti di detto piano, non si evince se gli esuberi debbano intendersi momentanei, in vista degli effetti degli investimenti annunciati, o strutturali, così ampliando le tensioni occupazionali e sociali in territori, in specie quello casertano, che già subiscono pesantemente le conseguenze del protrarsi della recessione che ha colpito il Paese;
   tali iniziative appaiono inserirsi in una pericolosa tendenza di delocalizzazione delle produzioni nazionali, spesso in territori extra Unione europea, che rischia di compromettere definitivamente la vocazione industriale di interi territori e che, a parere degli interroganti, appaiono in contrasto con la credibilità del made in Italy –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di favorire l'individuazione di una sede di confronto con la dirigenza del gruppo Indesit, le organizzazioni sindacali, le regioni e le amministrazioni locali interessate, per verificare le concrete intenzioni sottese al citato piano, scongiurando l'ipotesi della drastica riduzione occupazionale annunciata e verificando la sussistenza di possibili misure per la formazione professionale e la riqualificazione del personale interessato. (5-00390)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00390

  Gli onorevoli interroganti richiamano l'attenzione sulla situazione aziendale e occupazionale della Indesit Company SpA, in vista dell'annunciata delocalizzazione dell'attività produttiva all'estero.
  Osservo in primo luogo al riguardo che, a seguito dell'annuncio dell'impresa di procedere ad una riorganizzazione, con la conseguente riduzione dell'organico in Italia per un totale di 1.450 unità, il Ministero dello sviluppo economico ha tempestivamente preso contatti con la direzione della società e con le segreterie nazionali delle principali organizzazioni sindacali, al fine di delineare un confronto sulle prospettive industriali del gruppo.
  La scorsa settimana, giorno 11, infatti, il Ministro Zanonato e il sottosegretario De Vincenti hanno incontrato i rappresentati sindacali per un primo esame delle conseguenze produttive ed occupazionali del piano Indesit e per definire un percorso di approfondimento, preliminare all'apertura di un tavolo di confronto sul piano industriale.
  È chiaro che gli aspetti occupazionali potranno (e dovranno) essere affrontati all'esito del confronto sulle scelte produttive e sulla ripartizione dei sacrifici richiesti nei singoli stabilimenti.
  Non posso nascondere, tuttavia, che le caratteristiche ad oggi note del piano industriale destano effettiva preoccupazione soprattutto per le pesanti conseguenze sull'area di Caserta e su quella di Fabriano, quest'ultima già pesantemente colpita dal fallimento della società Antonio Merloni.
  Nel corso dell'incontro, infine, il Ministero dello sviluppo economico ha dato garanzie alle organizzazioni sindacali sul fatto che continuerà il confronto con le associazioni di categoria e i sindacati di settore per individuare possibili politiche a sostegno del comparto dell'elettrodomestico.
  Per quanto riguarda il Ministero che rappresento, vi è la piena disponibilità ad attivare, nelle condizioni previste dalla normativa vigente, particolari misure a tutela dell'occupazione quali, ad esempio, i contratti di solidarietà.
  Faccio presente, inoltre, che i competenti uffici del Ministero che rappresento, l'8 luglio 2012, hanno autorizzato la concessione del trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 29 marzo 2012 al 28 marzo 2013 in favore dei lavoratori dei siti produttivi in provincia di Treviso ed in provincia di Bergamo.
  Occorre ricordare, inoltre, che anche al fine di incentivare il made in Italy e la produzione nel territorio italiano il Governo ha varato la scorsa settimana misure straordinarie per favorire la crescita, la competitività e l'occupazione, nonché un ulteriore set di misure di semplificazione per i cittadini e per le imprese (mi riferisco al cosiddetto decreto-legge del «fare»).
  Per quanto riguarda, invece, la delocalizzazione delle imprese nazionali verso Paesi europei ed extraeuropei, pur confermando che il Governo ha come priorità quella della tutela e del rafforzamento del tessuto produttivo nazionale, occorre di volta in volta verificare che le misure ipotizzate (in particolare, per ciò che riguarda la localizzazione delle imprese) siano coerenti con la disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato e tengano conto del principio della libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali vigente al livello comunitario.
  Da ultimo ribadisco che, come ha già avuto modo di precisare il Ministro Giovannini durante lo svolgimento della seduta di Question Time in Assemblea la scorsa settimana, il Governo intende migliorare la competitività e l'attrattività del Paese.
  E infatti, operando in modo coerente con le norme comunitarie, non solo si potranno difendere ed accrescere i livelli occupazionali, ma si potrà aumentare, soprattutto, la nostra forza all'interno di un mondo sempre più globalizzato.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

INDESIT

EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

delocalizzazione

produzione nazionale

stabilimento