ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00356

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Abbinamenti
Atto 5/00407 abbinato in data 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: AIELLO FERDINANDO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/06/2013
Stato iter:
26/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2013
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 26/06/2013
Resoconto AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/06/2013

DISCUSSIONE IL 26/06/2013

SVOLTO IL 26/06/2013

CONCLUSO IL 26/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00356
presentato da
AIELLO Ferdinando
testo di
Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34

   AIELLO, CECCONI e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il Parlamento ha di recente approvato la legge n. 57 del 23 maggio 2013: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria» (cosiddetto decreto «Stamina»);
   tale decreto-legge disciplina, all'articolo 2, l'impiego di medicinali per terapie avanzate preparati su base non ripetitiva e l'impiego terapeutico dei medicinali sottoposti a sperimentazione clinica. Esso contiene una serie di disposizioni dirette, in primo luogo, ad autorizzare le strutture pubbliche in cui sono stati avviati, anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, trattamenti su singoli pazienti con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali a completare i trattamenti medesimi, sotto la responsabilità del medico proscrittore;
   l'articolo 2 prevede, in secondo luogo, che il Ministero della salute, con l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e il Centro nazionale trapianti (CNT), promuove lo svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall'Istituto superiore di sanità (ISS), da completarsi entro 18 mesi a decorrere dal 1o luglio 2013, concernente l'impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, a condizione che i predetti medicinali, per quanto attiene alla sicurezza del paziente, siano preparati in conformità alle linee guida dettate dall'Unione europea. Per l'attuazione di tale sperimentazione sono stati stanziati 1 milione di euro per l'anno 2013 e 2 milioni di euro per l'anno 2014, vincolando a tal fine una quota del fondo sanitario nazionale –:
   quali siano le attività previste a livello ministeriale per il monitoraggio dell'attività di somministrazione dei trattamenti su singoli pazienti con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, che sono attualmente in corso presso gli spedali civili di Brescia sia per effetto della convenzione tra la struttura stessa e la regione Lombardia, sia a seguito delle sentenze dell'autorità giudiziaria che hanno ordinato la prosecuzione dei trattamenti medesimi;
   se siano stati presi contatti tra le autorità preposte all'avvio della sperimentazione e «Stamina Onlus», per avviare il percorso di collaborazione propedeutico all'inizio della fase di sperimentazione;
   se sia pertanto possibile confermare il termine del 1o luglio 2013, secondo quanto disposto dalla legge approvata, per il concreto avvio della fase di sperimentazione. (5-00356)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00356

  Ringrazio gli onorevoli interroganti per i due atti ispettivi in esame, che mi consentono di fare il punto sulla tematica della sperimentazione delle cellule staminali mesenchimali, fornendo una risposta congiunta per gli elementi di interesse comune, ed elementi valutativi specifici in ordine al alcuni particolari aspetti sollevati dall'onorevole Binetti.
  Per quanto attiene alla interrogazione dell'onorevole Binetti, credo sia opportuno segnalare che la medesima è stata presentata prima che il Governo adottasse il decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, convertito dalla legge 23 maggio 2013, n. 57, ne consegue che alcune questioni ivi sollevate possono forse considerarsi assorbite dalle scelte adottate dal Governo e dal Parlamento con le citate disposizioni normative.
  Nello specifico, per quanto riguarda le diverse possibilità di accesso ai trattamenti e alla somministrazione di cellule staminali, che si sono determinate sul territorio nazionale, a seguito di ordinanze cautelari urgenti emesse ex articolo 700 del codice di procedura civile dai giudici ordinari, come è noto, il Ministro della salute non ha alcun potere di interferire. Trattasi, infatti, di provvedimenti adottati da organi giurisdizionali all'esito di istruttorie normalmente sommarie, in virtù della peculiarità del rito cautelare. Tuttavia, non posso non rilevare che il decreto-legge n. 24 del 2013, rappresenta la misura normativa volta a garantire, su tutto il territorio nazionale, un percorso tecnico-scientifico, quale è il protocollo della sperimentazione, per poter validare i risultati del metodo così detto «stamina».
  Per quanto attiene alle specifiche iniziative in materia di malattie rare, osservo che anche nella sperimentazione promossa dal decreto-legge n. 24 in esame, i criteri di inclusione dei pazienti, potrebbero riferirsi anche a pazienti affetti da malattie; a ciò aggiungo che sono impegnata ad accelerare l’iter per l'adozione finale del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento dei LEA, che nel rispetto delle innovazioni normative introdotte dall'articolo 5 del decreto-legge n. 189 del 2012, come è noto, deve in via prioritaria riformulare l'elenco delle malattie rare, di cui al decreto del Ministro della sanità in data 18 maggio 2001.
  Per quanto attiene alle altre questioni di interesse comune ai due atti ispettivi, il già citato decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, all'articolo 2, ha disciplinato l'impiego «di medicinali per terapie avanzate preparati su base non ripetitiva e impiego terapeutico dei medicinali sottoposti a sperimentazione clinica».
  Il comma 2-bis, introdotto nel corso dell’iter di conversione, ha previsto la promozione, da parte del Ministero della salute, che si avvale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del Centro Nazionale Trapianti (CNT), dello svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), condotta anche in deroga alla normativa vigente e da completarsi entro 18 mesi a decorrere dal 1o luglio 2013. Proprio per promuovere e dare impulso all’iter della sperimentazione ho firmato, in data 18 giugno 2013, il decreto ministeriale disciplinante la sperimentazione clinica di cui al comma 2-bis.
  Tale decreto prevede che l'AIFA autorizzi la sperimentazione clinica dopo l'espletamento, da parte del Comitato scientifico istituito dall'articolo 2 dello stesso decreto, dei relativi compiti istruttori.
  Il decreto dispone inoltre, all'articolo 3, l'istituzione di un «Comitato indipendente per la valutazione della sicurezza», con il compito di monitorare, attraverso l'esame dei dati inviati periodicamente dall'ISS e dall'AIFA, e provenienti da parte di ciascuno sperimentatore coinvolto in attuazione del comma 2-bis, la sicurezza dei soggetti inclusi nella sperimentazione.
  In merito al monitoraggio delle attività di somministrazione di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, si fa presente che il decreto-legge ha previsto che le strutture pubbliche in cui sono stati avviati, anteriormente alla data di entrata in vigore della citata normativa, trattamenti su singoli pazienti con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, lavorati in laboratori di strutture pubbliche e secondo procedure idonee alla lavorazione e alla conservazione di cellule e tessuti – assicurino la costante trasmissione all'AIFA, all'ISS, al CNT ed al Ministero della salute, delle informazioni dettagliate sulle indicazioni terapeutiche per le quali è stato avviato il trattamento, sullo stato di salute dei pazienti e su ogni altro elemento utile alla valutazione degli esiti e degli eventi avversi, con modalità tali da garantire la riservatezza dell'identità dei pazienti.
  Tale previsione consente alle Amministrazioni coinvolte di operare un esauriente monitoraggio delle attività sperimentali.
  Questo Ministero ha provveduto a richiamare tale obbligo di trasmissione nell'articolo 4 del citato decreto ministeriale, prevedendo che ciascun sperimentatore responsabile di protocollo clinico operante in una delle strutture sanitarie coinvolte nella sperimentazione in esame, debba assicurare la costante trasmissione delle informazioni in argomento.
  Con particolare riferimento al monitoraggio delle attività in corso presso gli Spedali Civili di Brescia, si segnala che è in atto la costante valutazione della documentazione che viene inviata dalla struttura pubblica in questione.
  Infatti, l'AIFA, l'ISS e il CNT acquisiscono i dati sui trattamenti sperimentali effettuati presso gli Spedali Civili, che vengono forniti con regolarità e disponibilità dai clinici di Brescia.
  Ai fini della raccolta e puntuale valutazione di tali dati, ISS e CNT stanno ultimando la messa a punto di un database.
  Segnalo che l'articolo 6 del decreto 18 giugno 2013, già citato, istituisce presso l'ISS il «Comitato per la comunicazione», con il compito di garantire coerenza e trasparenza nella comunicazione relativa alla sperimentazione.
  Con riferimento alla presa di contatto tra le Autorità preposte all'avvio della sperimentazione «Stamina Onlus», per avviare il percorso di collaborazione propedeutico all'inizio della fase di sperimentazione, si precisa che l'ISS, nella persona del Presidente, già da giorni sta conducendo riunioni tecniche, con i rappresentanti della Fondazione Stamina, al fine di concordare, nei tempi più rapidi possibili, il trasferimento delle modalità di preparazione del trattamento in questione all'AIFA e all'Istituto Superiore di Sanità.
  Da ultimo, riguardo alla possibilità di confermare il termine del 1o luglio 2013, per il concreto avvio della fase di sperimentazione, desidero evidenziare che sin dal giorno successivo alla conversione in legge del decreto-legge ho avviato incontri tecnici finalizzati a definire ogni aspetto tecnico-organizzativo legato all'avvio della sperimentazione del metodo Stamina, proprio perché tale sperimentazione possa iniziare e concludersi nei termini di legge, cioè entro diciotto mesi a decorrere dal 1o luglio 2013.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

medicinale

prodotto farmaceutico

terapeutica

ricerca medica