ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00336

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 32 del 12/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 12/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/06/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/06/2013
Stato iter:
13/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/06/2013
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 13/06/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/06/2013
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/06/2013

SVOLTO IL 13/06/2013

CONCLUSO IL 13/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00336
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

ZARATTI, ZAN e PELLEGRINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   con la delibera n. 50 del 2004 il CIPE aveva approvato il progetto preliminare del 1o stralcio funzionale del «corridoio tirrenico meridionale»;
   il 19 novembre 2009 veniva rilasciato dall'area VIA regione Lazio parere positivo al progetto «Corridoio Intermodale Roma Latina», che modificava sostanzialmente il precedente trasformandolo in adeguamento autostradale della strada statale Pontina tra Tor de’ Cenci e Latina, non prevedendo alcun raccordo di collegamento con la A12;
   tale progetto veniva poi modificato sostanzialmente dalla nuova giunta regionale, insediatasi nel giugno 2010, dunque annullando la validità delle autorizzazioni precedenti, tra cui la VIA e di altri pareri ambientali, paesaggistici, idrogeologici e archeologici, utilizzando, a quanto risulta, anche l'istituto del silenzio-assenso, il quale come noto non è applicabile in caso simile e quindi con riferimento al Progetto «Completamento corridoio tirrenico meridionale A12-Appia e bretella autostradale Cisterna-Valmontone, tratto A12 Roma Civitavecchia-Roma (Tor de’ Cenci)» allo stato risulta assente dei necessari pareri;
   nel progetto modificato nel 2010 è stata esclusa la componente dell'intermodalità, contra la pronuncia di compatibilità ambientale (VIA) dell'opera, che ne costituiva il parere fondante e vincolante, ritenendo le opere connesse ineludibili e sulla cui realizzazione dovrà tenersi conto nella verifica di ottemperanza prevista dalla normativa regionale;
   con delibera n. 88 del 2010 il CIPE ha approvato i progetti definitivi della tratta autostradale Roma (Tor de’ Cenci)-Latina Nord (Borgo Piave), comprensiva delle complanari, della tratta autostradale Cisterna-Valmontone e relative opere connesse;
   con delibera n. 86 del 2012 si precisa il limite di spesa dell'intero intervento – quantificato in 2.728,7 milioni di euro e si esprime parere favorevole in merito allo schema di convenzione, ma con la specificazione che, riguardo alcune parti dell'opera la progettazione, realizzazione e gestione restano subordinate all'avverarsi della condizione che si realizzi l'assegnazione di ulteriori risorse pubbliche necessarie;
   il 24 aprile 2013 si è adunata la Corte dei conti in sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato in merito alla delibera CIPE 86 del 3 agosto 2012 avente oggetto l'approvazione progetto definitivo «Completamento corridoio tirrenico meridionale A12-Appia e bretella autostradale Cisterna-Valmontone, tratto A12 Roma Civitavecchia-Roma (Tor de’ Cenci)»;
   riguardo l'oggetto erano già emerse in sede di esame istruttorio perplessità, per cui l'ufficio di controllo ha chiesto all'amministrazione chiarimenti circa il progetto definitivo e lo schema di convenzione e relative prescrizioni e, di conseguenza, il DIPE inoltrava risposta in data 8 aprile 2013 e 12 aprile 2013;
   i chiarimenti forniti non hanno consentito di superare le osservazioni relative: la situazione economico-finanziaria; l’(omessa) integrazione, prevista in delibera, della materia della regolazione economica del settore autostradale con la disciplina dei requisiti di solidità patrimoniale delle concessionarie autostradali; l'aggiornamento tariffario in relazione al piano economico finanziario;
   l'ufficio ha precisato di aver appreso che le assegnazioni riferite sono destinate esclusivamente al collegamento tra l'area pontina e l'A2 (Cisterna-Valmontone), che, nella delibera, non è oggetto di copertura finanziaria;
   poiché nella delibera n. 86 del 2012 si dispone che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovrà presentare al CIPE una proposta di adeguamento alla delibera n. 39 del 2007 lo stesso ufficio non è stato in grado di accertare le ragioni di tale omesso adempimento;
   la questione era stata già affrontata in occasione di altre cinque delibere del CIPE trasmesse, poi ritirate proprio per l'omessa previsione di criteri oggettivi in tema di sospensione dell'applicazione dell'indice di solidità patrimoniale delle concessionarie. Dunque tali provvedimenti risultano ancora in attesa di definizione;
   l'ufficio ha sottolineato che il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha comunicato di non aver ricevuto alcuno schema di delibera in materia dal Ministero stesso e dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   il DIPE ha riferito di aver «evidentemente previsto che in sede di gara il piano economico finanziario debba essere riformulato» e tuttavia tale precisazione, a parere dell'ufficio, non chiarirebbe l'omesso inserimento di un'ulteriore prescrizione;
   l'ufficio di controllo ha ritenuto rilevante ai fini dell'accertamento della conformità della delibera in esame alla normativa di riferimento tale omesso chiarimento, atteso che i pareri sono stati espressi sulla base di un piano economico finanziario non più attuale ma che dovrà essere oggetto di riformulazione;
   la sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato è stata chiamata il 23 maggio 2013 a pronunciarsi sulla legittimità della delibera CIPE n. 86 del 2012;
   il Collegio ha osservato, nel diritto, quanto segue:
    a) che nonostante il lungo arco di tempo trascorso tra l'adozione della delibera (3 agosto 2012) ed il suo arrivo al competente ufficio di controllo (23 gennaio 2013), essa è giunta priva di importante documentazione a corredo, essenziale ai fini del corretto esercizio dell'attività istruttoria;
    b) che si impone una maggiore riflessione sulla necessità di accelerazione dei tempi di conclusione anche di precedenti fasi dell'intero procedimento, costituendo quello del controllo soltanto l'ultima fase;
    c) che la delibera non chiarisce le ragioni ed i criteri in base ai quali si è provveduto alla destinazione delle risorse assegnate esclusivamente al collegamento tra l'area pontina e l'A2 Cisterna-Valmontone e che ciò che desta perplessità;
    d) che con riferimento al contratto con la Cassa depositi e prestiti, non si comprendono i criteri di all'erogazione del mutuo;
    e) che è innegabile che tale ultima delibera aveva allocato i finanziamenti inizialmente disposti con la delibera n. 50 del 2004 sull'intero asse autostradale;
    f) che la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento Cisterna-Valmontone ed opere connesse sono subordinate all'avverarsi della condizione che si realizzi l'assegnazione di ulteriori risorse pubbliche;
    g) Che non possono ritenersi puntualmente e correttamente individuate le risorse finanziarie idonee ad assicurare la copertura finanziaria delle tratte cui si riferisce lo schema di convenzione;
    h) che in ordine all'ulteriore questione, sollevata in sede istruttoria, circa l'espressa previsione in della necessaria integrazione della Direttiva in materia di regolazione economica del settore autostradale ex delibera CIPE n. 39 del 2007, la stessa non ha avuto alcun seguito, e che l'amministrazione coinvolta ha chiarito che difficilmente si potrebbe provvedere in tal senso;
    i) che le delibere, oggetto di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, non devono contenere prescrizioni errate o destinate ab origine ad essere disattese;
    j) che le delibere citate nelle premesse del provvedimento, e poi ritirate ancora non hanno avuto alcuna definizione, e che il riferimento nel provvedimento alle predette delibere è da ritenere privo di significato, oltre che fuorviante;
    k) che è dirimente la questione dell'assenza di tale evocata integrazione della Direttiva in materia di regolazione del settore autostradale la disciplina in materia di requisiti di solidità patrimoniale;
   alla Sezione non sono apparse persuasive le argomentazioni esposte riguardo ad eventuali disparità di trattamento tra le concessionarie autostradali e, tra quelle che hanno avuto proprie convenzioni approvate per legge e non;
   il CIPE ha accolto le osservazioni espresse dal dipartimento del tesoro finalizzate all'espunzione della formula tariffaria semplificata dallo schema di convenzione, ma, pur ammettendo riformulazione del piano economico finanziario in sede di gara, non ha motivato adeguatamente l'omessa previsione di una disposizione inerente l'aggiornamento dello stesso in relazione all'adozione della formula tariffaria del price cap;
   alla luce delle considerazioni il provvedimento è stato giudicato dalla Sezione non conforme a legge –:
   se alla luce della complessa e motivata serie di osservazioni che hanno condotto la Corte dei conti a giudicare il provvedimento CIPE non conforme alla legge, nonché considerate le numerose e sostanziali possibili lacune nell’iter autorizzativo, con particolare riferimento ai pareri ambientali e paesaggistici, dato l'altissimo impatto economico, sociale e ambientale dell'opera, nonché l'urgenza di dare una risposta alle esigenze dei cittadini provvedendo alla messa in sicurezza della strada statale Pontina, non si intenda rivedere l'intero iter del progetto, considerando la possibilità di tornare ad una formulazione dell'opera fondata su un iter autorizzativo verificato, che disponga della necessaria copertura finanziaria, e nel quale si considerino prioritarie e inderogabili le opere relative la messa in sicurezza dell'attuale viabilità di collegamento tra Roma e Latina, l'intermodalità ed ogni altra forma di riduzione del traffico su gomma, nonché la tutela delle aree protette. (5-00336)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00336

  Con riferimento all'interrogazione oggi all'esame devo preliminarmente precisare che l'itinerario in questione, denominato Corridoio Tirrenico Meridionale A12 – Formia e Cisterna – Valmontone, è stato approvato dal CIPE a livello di progetto preliminare con delibera n. 50 del 2004.
  Tale approvazione riguardava un primo stralcio funzionale comprendente il Corridoio Tirrenico Meridionale, Tratta A12 – Sabaudia/Terracina e la tratta Cisterna Valmontone, rinviandosi ad una nuova e diversa progettazione preliminare il secondo stralcio del Corridoio Tirrenico Meridionale costituito dalla tratta Sabaudia/Terracina – Formia.
  In particolare, il CIPE prescriveva che il tratto da «allaccio alla Roma Fiumicino al chilometro 5,00 del progetto preliminare» avrebbe dovuto essere riprogettato a livello di progetto definitivo risolvendo la problematica dell'utilizzo della Roma Fiumicino con un allaccio diretto alla autostrada A12.
  Con la medesima delibera veniva assegnato un finanziamento di 259,5 milioni di euro (in termini di volume di investimenti) allo stralcio funzionale del Corridoio Tirrenico Meridionale, tratta A12 – Sabaudia/Terracina e un finanziamento di 100 milioni di euro (in termini di volume di investimenti) alla tratta Cisterna – Valmontone.
  Veniva inoltre apposto il vincolo preordinato all'esproprio dal chilometro 5,00 sino a Sabaudia/Terracina dello stralcio funzionale del Corridoio Tirrenico Meridionale e sulla tratta Cisterna – Valmontone.
  Il progetto preliminare all'atto dell'approvazione era dotato del parere di compatibilità Ambientale (VIA) rilasciato dal Ministero dell'ambiente, del parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, del parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio.
  Peraltro, in conformità alla normativa all'epoca vigente, il progetto preliminare era stato pubblicato ai fini della VIA, per cui i cittadini e gli Enti interessati, tra i quali l'Ente Parco del Litorale Romano, a seguito di tale pubblicazione avrebbero potuto inviare al Ministero dell'ambiente motivate espressioni di dissenso dall'impianto progettuale relativamente ai fini della VIA.
  Non risulta tuttavia che l'Ente Parco citato, peraltro all'epoca di recente istituzione, abbia espresso alcun dissenso in proposito, né tantomeno abbia impugnato la delibera CIPE di approvazione del progetto.
  Conseguentemente, il medesimo Ente Parco avrebbe dovuto inserire nel suo piano di gestione il tracciato di progetto di competenza ai fini della localizzazione urbanistica determinata dall'Intesa Stato-regione deliberata dal CIPE.
  Le successive modifiche progettuali compiute dalla regione Lazio e concretizzatesi in una progettazione riguardante il progetto denominato «Corridoio Intermodale Roma-Latina», ancorché dotate di parere favorevole del Presidente della Giunta Regionale, non sono poi pervenute ad una approvazione del CIPE e, pertanto, restando atti interni alla regione Lazio non hanno in alcun modo caducato la delibera CIPE n. 50 del 2004.
  Il progetto definitivo, inizialmente sviluppato in relazione alla (sola) Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e la tratta Cisterna Valmontone, veniva approvato dal CIPE con delibera n. 88 del 2010.
  Anche tale progetto era ovviamente dotato di tutti i pareri (Compatibilità Ambientale rilasciata dal Ministero dell'ambiente, parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio, parere favorevole del Ministero della difesa, pareri degli Enti locali – province e comuni – e dei soggetti interferenti). Per le parti di progetto definitivo, variate motivatamente rispetto al progetto preliminare approvato dal CIPE, la procedura seguita è stata quella dell'articolo 167, comma 5 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Dal punto di vista della copertura finanziaria del progetto, previsto come concessione autostradale da sviluppare in massima parte con contributi privati anticipati in fase di costruzione e recuperati in seguito con adozione di tariffe di percorrenza autostradale, il soggetto aggiudicatore, Autostrade per il Lazio SpA (partecipato pariteticamente dalla regione Lazio e dall'ANAS SpA) ha presentato il piano economico e finanziario dell'intero intervento in approvazione e un piano economico e finanziario dedicato ad un primo lotto funzionale costituito dalla Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e opere connesse; in quest'ultimo PEF la sostenibilità del lotto funzionale era collegata all'impiego di tutti i contributi pluriennali assegnati dal CIPE alle due tratte A12 – Sabaudia/Terracina e Cisterna Valmontone.
  Nella presa d'atto e nel deliberato del CIPE era stabilito che i contributi pluriennali assegnati alle due tratte citate potevano essere utilizzati per l'intero intervento nei limiti del finanziamento di un lotto funzionale (individuato dal Soggetto Aggiudicatore nella Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e opere connesse); qualora a seguito della gara di concessione fosse risultato non necessario tutto l'impiego dei contributi assegnati, il residuo sarebbe tornato in dotazione alla Cisterna-Valmontone.
  Ritenendo necessario il completamento dell'intervento fino alla A12, in modo da far sì che il traffico passante non impegnasse il raccordo anulare di Roma, già congestionato dal traffico attuale, e ritenendo che il tratto A12 – Roma (Tor de Cenci) non fosse suscettibile di ulteriore gara di concessione, il CIPE ha stabilito che la gara di Concessione di costruzione e gestione comprendesse, oltre che i progetti approvati, anche il progetto definitivo della A12 – Roma (Tor de Cenci) una volta approvato dal CIPE.
  Il progetto definitivo della tratta A12 – Roma (Tor de Cenci) è stato approvato dal CIPE con delibera n. 86 del 2012 ed era anch'esso, ovviamente, dotato di tutti i pareri (Compatibilità Ambientale rilasciata dal Ministero dell'ambiente, parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio, parere favorevole del Ministero della difesa, pareri degli Enti locali – province e comuni – e dei soggetti interferenti). Per le parti di progetto definitivo variate per prescrizione del CIPE o motivatamente rispetto al progetto preliminare approvato dal CIPE la procedura seguita è stata quella del citato articolo 167, comma 5 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Relativamente alla problematica dell'affiancamento intermodale, sollevata da prescrizioni del Ministero dell'ambiente e di quello dei beni culturali al progetto preliminare, e collegate al progetto preliminare ferroviario della Gronda nord di Roma, preciso che all'epoca il Ministero dell'ambiente aveva rilasciato, su quest'ultimo progetto, un parere favorevole con prescrizioni cui poi non è stato dato seguito con l'approvazione del CIPE.
  Lo stesso Ministero dell'ambiente, rilasciando il parere favorevole della VIA sulla tratta A12 – Roma (Tor de Cenci), non ha reiterato la prescrizione, ritenendo evidentemente congruo il tracciato in variante dalla A12 al chilometro 5,00 e avendo rilevato la possibilità di affiancamento del tracciato ferroviario a quello autostradale.
  Il Soggetto Aggiudicatore ha presentato, ai fini della copertura finanziaria un piano economico e finanziario generale dell'intero intervento e un piano economico e finanziario relativo al lotto funzionale A12 – Latina Nord, basato sull'utilizzo, come contributo statale, di tutti i contributi pluriennali assegnati con la delibera n. 50 del 2004.
  Una serie di simulazioni fatte da Autostrade del Lazio SpA mostrano tuttavia che, ove il concessionario venisse ammesso a utilizzare i benefici della defiscalizzazione, secondo la vigente normativa e utilizzando le linee guida applicative della norma, tali benefici consentirebbero la realizzazione della Cisterna – Valmontone in assenza di ulteriori contributi statali.
  Relativamente alla ricusazione del Visto di legittimità da parte della Corte dei conti rilevo che:
   la Corte, ed è l'aspetto più importante, ha riconosciuto che tutti i rilievi di natura tecnica e procedurale sono stati superati dalle motivazioni addotte dalla risposta della segreteria del CIPE;
   la destinazione dei fondi all'intera opera è risultata, a parere della Corte non univocamente stabilita per il lotto funzionale; tale interpretazione potrà essere corretta con opportuna definizione dell'utilizzo dei fondi;
   il rilievo sul piano economico e finanziario così come valutato positivamente dal NARS nella versione progettuale appare un rilievo più formale che sostanziale, dato che la prescrizione sulla modalità di determinazione dell'incremento tariffario non altera sensibilmente i contenuti del piano, e può comunque essere superata con una nuova valutazione del NARS sul piano economico e finanziario aggiornato con il recepimento della prescrizione;
   relativamente alla problematica connessa alla disciplina dei requisiti di solidità patrimoniale e finanziaria delle concessionarie autostradali, è una questione di interesse generale e quindi deve essere risolta per la generalità dei casi citati dalla Corte, ma non inficia la validità della procedura approvativa seguita per la tratta in esame.

  Conseguentemente, il progetto che sarà ripresentato quanto prima all'approvazione del CIPE, previa istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ferme restando la validità riconosciuta delle procedure approvative e delle soluzioni tecniche proposte, terrà conto dei rilievi della Corte dei conti strettamente correlati alla formulazione del PEF e all'attribuzione delle risorse.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LATINA - Prov,LAZIO, ROMA,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

circolazione stradale

traffico urbano