ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00312

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 32 del 12/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 12/06/2013
Stato iter:
04/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2013
 
REPLICA 04/07/2013
Resoconto BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/06/2013

DISCUSSIONE IL 04/07/2013

SVOLTO IL 04/07/2013

CONCLUSO IL 04/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00312
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Mercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

   BOSSA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
   la Reggia di Caserta, con il suo monumentale giardino, è uno dei palazzi reali più belli al mondo ma versa in condizioni di intollerabile degrado, che è stato di recente segnalato da importanti giornali stranieri;
   il giornale inglese Daily Mail ha titolato, a tal proposito: «Vandali e sciacalli minacciano il palazzo reale più maestoso al mondo»; nell'articolo vengono evidenziati alcuni aspetti eclatanti: pioggia e ruggine avrebbero ridotto le garitte, strutture in metallo a ridosso degli ingressi della Reggia, a dei veri e propri tunnel senza luce e con pavimenti pieni di buche;
   un altro giornale internazionale come il Telegraph, con un articolo a firma del giornalista Nick Squires dal titolo «Italy's Royal Palace of Caserta facing chronic neglect» (la Reggia di Caserta alle prese con un degrado cronico), spiega come il degrado della Reggia di Caserta rappresenti soltanto l'ultimo esempio del declino dello straordinario patrimonio culturale italiano, schiacciato tra recessione e tagli da parte del Governo;
   il giornale australiano Herald Sun, invece, denuncia il comportamento dei turisti che visitano il palazzo. L'ex residenza reale, infatti, sarebbe deturpata da graffiti e le strutture di marmo rovinate dalle staffe in ferro arrugginite;
   giornali come Repubblica e Il Mattino hanno documentato lo stato di abbandono del viale di ingresso alla Reggia, ormai preda di ambulanti abusivi e bancarelle;
   nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Caserta, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno appurato che all'ombra del monumentale palazzo reale c’è un fiorente giro di spaccio di sostanze stupefacenti; sono finite in manette quattro donne, che spacciavano anche all'esterno dei giardini a pochi metri dall'ingresso principale della Reggia –:
   se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e come il Governo intenda agire per tutelare uno dei tesori del patrimonio storico, artistico e architettonico italiano. (5-00312)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00312

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Bossa, riferendo il contenuto di alcuni giornali stranieri, chiede notizie in merito all'azione del Governo ai fini della tutela della Reggia di Caserta.
  Vorrei preliminarmente precisare che alcuni dei fatti segnalati nell'atto in parola, come il «fiorente spaccio di sostanze stupefacenti» non possono certo essere ricomprese nel novero delle già complesse problematiche che interessano la Reggia di Caserta, visto che, per espressa ammissione dello stesso onorevole interrogante, si sono verificati al di fuori del complesso monumentale, di notte, aggiungo io, e comunque costituiscono atti di delinquenza comune, al contrasto dei quali provvedono le competenti Forze dell'ordine.
  In merito alla presenza di venditori ambulanti all'interno degli spazi del Palazzo Reale vorrei riferire che si sono da tempo attuate misure per contrastare il fenomeno razionalizzando il regime degli accessi al complesso vanvitelliano che, come è noto, ospita oltre alla Soprintendenza anche altri Enti Pubblici (il Ministero della difesa con Scuola Allievi Specialisti Aeronautica Militare, la Presidenza del Consiglio con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, l'Ente provinciale del turismo, i Corpi speciali dei ROSS e dei NAS, il rettorato della seconda Università degli Studi di Napoli oltre ai residenti del Ministero della difesa e del nostro Ministero).
  Tale misura ha avuto il risultato di differenziare i flussi di persone che ogni giorno accedono al Palazzo Reale (turisti, utenti degli uffici, personale in servizio nei diversi uffici, alloggiati, del Ministero della difesa e del MiBAC eccetera) limitando drasticamente i varchi di accesso carrabile alla Reggia mediante la chiusura al traffico veicolare degli ingressi dal fronte principale su Piazza Carlo III.
  È stato anche predisposto lo spostamento della biglietteria e la realizzazione di «tornelli» per il controllo elettronico degli ingressi per i turisti unitamente al sistema di prevendita elettronica dei biglietti (ticketone).
  È stato inoltre avviato, insieme alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, un proficuo rapporto di collaborazione con le Forze dell'Ordine presenti sul territorio (Prefettura, Questura, Guardia di Finanza, Carabinieri del Comando tutela del patrimonio culturale. Polizia provinciale. Vigili urbani del Comune.) considerato che gli sforzi del personale di vigilanza in servizio presso la Soprintendenza che ha cercato di arginare il fenomeno nonostante i ripetuti episodi di aggressione e di intimidazione dei quali è stato fatto oggetto, sono stati purtroppo inutili.
  A proposito dei segnalati episodi di scarso rispetto e di uso improprio del patrimonio non posso che confermare che essi si sono effettivamente verificati in giornate di eccezionale affluenza di pubblico (in particolare nella giornata del giovedì in Albis, giorno di festa per le scuole locali) ma non costituiscono di certo la norma. La Soprintendenza ha peraltro prontamente posto rimedio, già dal giorno successivo a tale situazione provvedendo alla rimozione dei rifiuti ed ha ripetutamente lanciato auspici a che si abbia maggior rispetto del patrimonio culturale vincolato da parte del pubblico, soprattutto giovanile.
  È infatti auspicabile che il valore del rispetto per il patrimonio culturale sia trasmesso proprio ai più giovani attraverso la scuola. Affinché apprendano non solo che il patrimonio culturale è parte della loro identità culturale ma anche che la sua tutela e la sua conservazione, ed i relativi costi, gravano sull'intera collettività.
  A tale proposito preciso che le risorse limitate non hanno ancora consentito di provvedere al completamento delle sistemazioni delle garitte destinate al personale di vigilanza ad eccezione di alcuni interventi indispensabili eseguiti in «somma urgenza».
  Mi preme segnalare comunque segnalare, a fronte delle critiche, sempre comunque ben accette quando ci consentono di migliorare i servizi resi al pubblico, che, nonostante le scarse risorse, sono molteplici le iniziative realizzate per la valorizzazione del patrimonio culturale del Sito UNESCO della Reggia.
  Cito, a titolo esemplificativo:
   il riordino delle collezioni museali e la revisione del cartellinaggio del museo, con aggiunta della traduzione in lingua inglese – fino ad allora mancante;
   la razionalizzazione ed apertura di nuovi percorsi museali, con realizzazione di guide dedicate sia cartacee – «La Reggia di Caserta. Guida agli Appartamenti Storici» – che digitali come la guida interattiva «Caserta ed il suo territorio» scaricabile gratuitamente da AppleStore e disponibile sul web che illustra accanto al Sito UNESCO anche il territorio delle province di Caserta e Benevento con le emergenze culturali presenti;
   la realizzazione di un piano mostre annuale volto a focalizzare l'attenzione sul ricchissimo patrimonio delle collezioni permanenti della Reggia e perseguendo una politica di valorizzazione a costi contenuti, ricorrendo a prestiti limitati.
   un costante, qualificato servizio di didattica, promozione e comunicazione dei valori culturali del Sito rivolto ad un elevato numero di scolaresche di vario ordine e grado con concorsi aperti ai giovani per la sensibilizzazione ai valori culturali nazionali;
   l'attivazione di tirocini post lauream presso la Soprintendenza tramite convenzioni con Atenei nazionali ed internazionali;
   lo spostamento del pregiatissimo Archivio Storico della Reggia, situato prima in spazi del tutto inadeguati, collocandolo in locali di recente restaurati siti al primo piano, più facilmente accessibili agli studiosi.

  Per quanto riguarda l'azione del Ministero per la tutela di quello che ben sappiamo essere uno dei tesori del patrimonio storico, artistico ed architettonico italiano non posso che confermare quanto già in precedenza riferito in merito al reperimento dei fondi sul programma FESR-POIn 2007-2013 e destinati alle Regioni Obiettivo Convergenza da utilizzare per il restauro delle facciate interessate dai crolli (Io stralcio di 9.300.000,00) e per un intervento di restauro generale di tutti i prospetti dell'edificio (per complessivi 22 milioni di Euro). Il progetto di restauro di tali interventi, consegnato alla competente Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, è stato redatto dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici artistici ed etnoantropologici di Caserta e Benevento con la consulenza dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro ed il coordinamento del Soprintendente.
  Vorrei poi segnalare la proposta del Ministro Bray in merito al problema della mancata riassegnazione allo stato della spesa del Ministero dei proventi della biglietteria della Reggia e del Parco.
  Al quarto punto delle linee programmatiche del Ministero, illustrate il 23 maggio scorso in un'audizione presso questa Commissione e la Commissione VII del Senato, egli postulato come assolutamente prioritario un intervento normativo finalizzato a modificare le disposizioni attualmente in vigore.
  Come noto infatti non solo gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso dei musei, ma anche quelli derivanti dalla concessione di servizi al pubblico – come libreria, caffetteria, audioguide e simili – e dai canoni dovuti per la riproduzione dei beni culturali statali vengono introitati al bilancio dello Stato e riassegnati solo in minima parte, al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
  Il Ministro ha richiesto anche la collaborazione del Parlamento per sostenere l'emanazione di una normativa che disponga che i proventi derivanti direttamente dagli introiti sull'utilizzo dei propri beni vengano riassegnati integralmente al Ministero, così da poterli destinare alla gestione, manutenzione e restauro conservativo ed alla migliore valorizzazione e fruizione dei complessi monumentali.
  Finora a tale richiesta non è stato dato seguito a causa della mancanza di idonea copertura.
  In merito alle osservazioni sul «declino del patrimonio culturale italiano schiacciato tra recessione e tagli» non si può che concordare con la analisi dell'onorevole interrogante che, tuttavia, non deve far dimenticare che la Reggia di Caserta mantiene comunque la posizione di primo museo del sud Italia (dopo il sito archeologico di Pompei) e di sesto museo italiano (dopo il Colosseo e Pompei) pur scontando, come tutti i siti culturali italiani una contrazione di presenze dovuta alla contingenza economica del paese.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

REGGIA DI CASERTA

EUROVOC :

monumento

patrimonio culturale