ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00267

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 29 del 05/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/06/2013
Stato iter:
06/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/06/2013
Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/06/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/06/2013
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/06/2013

SVOLTO IL 06/06/2013

CONCLUSO IL 06/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00267
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

   DE ROSA, TRIPIEDI, BUSTO, DAGA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   sabato 10 luglio 1976, alle ore 12:37, dallo stabilimento Icmesa di Seveso, uscì una nube altamente tossica, composta da tetraclorodibenzo-p-diossina, «TCDD», che contaminò il comune di Seveso con 54 per cento del proprio territorio inquinato, Cesano Maderno il 52 per cento, Meda il 20 per cento e Desio il 18 per cento e costringendo la popolazione dei territori interessati al domicilio coatto in altri luoghi; l'emissione atmosferica provocò l'inquinamento di un'area di 1810 ettari;
   l'area colpita venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente;
   negli anni successivi al disastro si susseguirono interventi di bonifica e studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di valutazione dei rischi per la stessa popolazione tra i quali si segnala quello del gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, da fondazione Lombardia per l'ambiente e dai rappresentanti dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio che concludeva un lungo lavoro con la presentazione nel 2003 del rapporto «analisi di rischio relativa alla presenza di diossina residua nella zona b di Seveso»;
   confermando la presenza di diossina nei territori dei comuni sopracitati, mettendo alla luce una concentrazione (10 volte oltre il valore di legge) di diossine nel suolo in zona B;
   i comuni di Seveso, Meda, Desio, Cesano Maderno sono interessati dal progetto del Sistema viabilistico pedemontano lombardo per la costruzione di una nuova autostrada di 67 chilometri, che collegherà le province di Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese e tramite il completamento del sistema tangenziale di Varese Nord si congiungerà con il valico svizzero del Gaggiolo;
   il tracciato prevede inoltre successivi sbancamenti di terreni adiacenti la zona bonificata o in aree che recenti indagini hanno classificato ancora contaminate e non ancora bonificate;
   la società Pedemontana ha svolto tra aprile e giugno 2008 un piano di indagini preliminari sull'area ex-Icmesa a seguito delle prescrizioni del Cipe sul progetto preliminare che hanno confermato la presenza di diossina e pertanto furono disposte indagini integrative;
   detto piano non risulta tuttavia aver coinvolto il territorio del Comune di Desio, nonostante lo stesso sia ampiamente interessato dalla presenza di diossine;
   il piano di indagini integrative sull'area influenzata dall'incidente Icmesa è stato redatto nell'agosto 2008 ed è stato approvato dagli enti competenti in data 10 settembre 2008. Le indagini sono state eseguite nell'ottobre 2008; anche i risultati del «piano di indagini integrative» sono stati validati da Arpa e confermano la presenza di diossine e la loro concentrazione che in diversi casi ha superato il limite per le zone a verde e/o il limite industriale soprattutto in corrispondenza dello strato superficiale (0-15 centimetri);
   con l'approvazione del progetto definitivo, avvenuta durante la seduta del 6 novembre 2009, con delibera n. 97 del 2009 pubblicata sul supplemento ordinario n. 34 alla Gazzetta ufficiale n. 40 in data 18 febbraio 2010, il Cipe ha impartito nuove prescrizioni obbligatorie alle quali ottemperare durante la progettazione esecutiva e la fase di realizzazione tra cui la prescrizione n. 3 che recita testualmente:
    «Tratta B2 – in corrispondenza dell'interferenza del tracciato con le aree influenzate dall'incidente Icmesa dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Moderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina, poiché nel corso delle indagini preliminari per la verifica della concentrazione residua sono stati riscontrati superamenti dei valori limite per questo parametro, ai fini della gestione secondo l'articolo 5 del decreto ministeriale 3 agosto 2005» le stesse aree sono interessate anche da altre prescrizioni: 11, 154, 156 e 208.
   è in corso la progettazione esecutiva e, prima della sua conclusione, devono essere esperite le indagini di cui alla prescrizione. Ad oggi non si ha alcuna notizia in merito alle risultanze di tali studi e si registra una crescente difficoltà nelle relazioni tra gli enti e la concessionaria;
   il Comune di Desio, il cui suolo è interessato per larga parte dalla presenze di diossine e che, inspiegabilmente, non è stato incluso tra i comuni destinatari delle prescrizioni di cui sopra ha fatto ufficiale richiesta (lettera al CIPE) di estensione delle indagini anche al proprio territorio comunale;
   destano particolare preoccupazione i recenti arresti dei i titolari di aziende lombarde specializzate nel movimento terra nei cantieri legati alle realizzande infrastrutture in Lombardia, come riportata sul portale www.repubblica.it, ed è evidente l'esigenza di garantire che il movimento terra legata alla realizzazione dell'opera avvenga nel pieno rispetto della normativa in materia di rifiuti –:
   se il ministro interrogato sia al corrente della forte concentrazione di diossine ed altre sostanze potenzialmente nocive per l'ambiente nel suolo e nel sottosuolo della zona interessata dal progetto dell'autostrada Pedemontana lombarda, avendo esercitato la propria azione di prevenzione prevista dall'articolo 304, 3 comma del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che consente ad esso di acquisire dall'operatore Società Pedemontana informazioni sull'entità del rischio per la salute a seguito dell'introduzione nel suolo di sostanze nocive per l'ambiente e se non ritenga, in via cautelare, avvalendosi eventualmente della collaborazione dell'ISPRA, di dover avviare il monitoraggio del suolo nel territorio del comune di Desio per individuare l'eventuale presenza di sostanze nocive e in modo da poter valutare con la più ampia cognizione di causa i potenziali rischi legati alla realizzazione dell'autostrada Pedemontana lombarda. (5-00267)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00267

  In risposta all'interrogazione a risposta immediata presentata dagli onorevoli Busto ed altri, concernente la presenza di diossina nel territorio bresciano e brianzese su cui graverà la pedemontana lombarda, sulla base delle informazioni acquisite dai soggetti territorialmente competenti, si rappresenta quanto segue.
  Occorre risalire al 2008, per rinvenire da parte della regione Lombardia i risultati del piano di indagini preliminari eseguiti dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con l'obiettivo di individuare eventuali criticità ambientali nelle aree che furono interessate dall'incidente ICMESA del 1976, interferenti con la costruenda autostrada (zone A, B e R, definite all'articolo 1 della lr. n. 60/85), al fine di ottemperare alle prescrizioni CIPE.
  Il gruppo di lavoro rilevò le aree critiche, concatenate al constatato accertamento di superamento dei limiti tabellari di riferimento previsti dalla normativa ambientale (tab. 1 dell'all. 5 del Titolo V parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006), e ciò ha comportato l'obbligo per la soc. Pedemontana di procedere con ulteriori approfondimenti ambientali per definire le aree interessate dalla contaminazione di diossine, allo scopo di definire le modalità di intervento: scavo e smaltimento dei terreni contaminati.
  Con l'approvazione del progetto definitivo nel novembre 2009 il CIPE con deliberazione n. 97/2009 ha impartito prescrizioni da ottemperare durante la progettazione esecutiva e la fase di realizzazione in merito alla tutela degli interventi e delle opere di bonifica effettuati e alla tutela della salute pubblica e degli operatori durante la cantierizzazione.
  Il progetto esecutivo della tratta B2 del collegamento autostradale è attualmente in fase di redazione e sono in corso di esecuzione anche le ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina.
  Tali ulteriori indagini vengono effettuate nei comuni di Seveso, Mesa, Cesano Maderno e Bovisio Masciago. Il comune di Desio con nota del 12 marzo 2013 ha richiesto al CIPE l'estensione al proprio territorio delle ulteriori indagini volte alla presenza di diossina. Ai fini del controllo in corso d'opera dei lavori è stato sottoscritto un protocollo di legalità tra le prefetture competenti, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il concessionario al fine di coinvolgere le aziende nei controlli antimafia preventivi.
  L'ARPA Lombardia riferisce che non sono stati effettuati, in contraddittorio con l'agenzia stessa ulteriori rilievi di diossine nel suolo e nel sottosuolo nelle aree interessate dall'incidente ICMESA, oltre a quelli già indicati nelle premesse dell'interrogazione. La necessità di approfondimento delle indagini prescritta dal CIPE dovrà riguardare le effettive aree interessate dal progetto esecutivo, che allo stato attuale è ancora in corso di predisposizione. La stessa ARPA ha manifestato piena disponibilità ad eventuali collaborazioni relativamente agli approfondimenti sulle aree del comune di Desio interessate dal progetto esecutivo.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

DESIO,MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

sostanza tossica

sostanza pericolosa

protezione dell'ambiente

rischio sanitario

zona inquinata

idrocarburo

costruzione stradale