ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 16 del 15/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2013
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2013
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2013
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2013
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 15/05/2013
Stato iter:
30/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2013
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 30/07/2013
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/05/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/05/2013

DISCUSSIONE IL 30/07/2013

SVOLTO IL 30/07/2013

CONCLUSO IL 30/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00122
presentato da
GARAVINI Laura
testo presentato
Mercoledì 15 maggio 2013
modificato
Martedì 21 maggio 2013, seduta n. 20

   GARAVINI, TIDEI, CIMBRO, PORTA, AMODDIO, RIGONI, QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
da notizie a mezzo stampa mercoledì 8 maggio 2013 un uomo di 29 anni, Claudio Faraldi, è morto nel carcere francese di Grasse, in Costa Azzurra;
secondo quanto riferito alla famiglia, il giovane sarebbe morto lo scorso mercoledì per un attacco di cuore, ma la famiglia sarebbe stata avvertita solo tre giorni dopo l'avvenuto decesso;
il carcere di Grasse è tristemente noto alla cronaca per il decesso durante la detenzione di un altro italiano, Daniele Franceschi, avvenuto in circostanze non del tutto chiare tre anni fa: proprio lo scorso marzo la corte di appello di Aix en Provence avrebbe disposto nuovi accertamenti sulla morte di Franceschi;
ad avviso dei magistrati francesi, infatti, non sarebbe da escludere l'ipotesi di responsabilità da parte dei vertici dell'ospedale civile di Grasse per non aver ravvisato, tre anni fa, la necessità di un ricovero di Daniele Franceschi, mentre tra gli indagati figurerebbero un medico e due infermieri del carcere francese di Grasse;
certamente, alla luce di questo precedente, il decesso la scorsa settimana di Claudio Faraldi ha destato immediatamente allarme e preoccupazione, anche se da notizie a mezzo stampa il consolato d'Italia a Nizza avrebbe confermato l'avvio delle indagini e l'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Grasse;
le autorità diplomatiche italiane hanno chiesto di essere tempestivamente informate sull'esito dell'esame autoptico di Claudio Faraldi e sull'evoluzione delle indagini che le autorità francesi hanno disposto con l'apertura di un'inchiesta –:
se le notizie riportate corrispondano al vero e quali iniziative urgenti i ministri interrogati intendano adottare al fine di ottenere immediata chiarezza sulle cause del decesso di Claudio Faraldi, e sui procedimenti autoptici e investigativi in corso.
(5-00122)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00122

  Come sottolineato dal Ministro Bonino il 15 maggio in occasione dell'audizione programmatica davanti alle Commissioni Affari Esteri di Camera e Senato, la Farnesina segue fin dal principio con la massima attenzione la vicenda che ha coinvolto il connazionale Claudio Faraldi, come del resto intensa resta l'attenzione per tutti i casi di italiani che si trovano a vario titolo reclusi nelle carceri all'estero.
  Il Ministero degli esteri ha in particolare condotto un'azione incessante per assicurare il massimo sostegno ai familiari e porre in essere ogni passo nel quadro dei rapporti bilaterali affinché siano garantiti i loro diritti.
  Continui sono stati i contatti dell'Ambasciata e del Consolato Generale con tutte le Autorità francesi a vario di titolo competenti al fine di sollecitare massime trasparenza e collaborazione nell'accertare eventuali responsabilità nella morte del signor Faraldi.
  Ricostruisco brevemente la vicenda. Il signor Claudio Faraldi dall'agosto 2012 era detenuto nel penitenziario di Grasse a seguito di una condanna a cinque anni di reclusione per furto aggravato.
  Non appena ricevuta la notizia del decesso del connazionale, avvenuto l'8 maggio, l'Ambasciata a Parigi e il Consolato Generale a Nizza si sono subito attivati per acquisire informazioni circostanziate sull'accaduto e assicurare ai familiari del signor Faraldi tutta l'assistenza necessaria. L'Ambasciata a Parigi ha immediatamente preso contatto con la «Cellula di Crisi» della Procura di Grasse segnalando la massima attenzione con la quale il caso veniva seguito dalle Autorità italiane. Al contempo, è stato coinvolto anche il Ministero degli affari esteri francese. È stata inoltre inviata una lettera al Consigliere Diplomatico del Ministro della giustizia e al Procuratore della Repubblica di Grasse per chiedere di fare piena luce sulla vicenda.
  Il 14 maggio i familiari, grazie all'intervento congiunto dell'Ambasciata e del Consolato Generale sulle Autorità francesi sia a livello centrale che locale, sono stati autorizzati a vedere il signor Faraldi prima dello svolgimento dell'autopsia e hanno dichiarato di non avere notato segni evidenti di violenza sul corpo del ragazzo. Grazie all'intervento del Consolato, la famiglia Faraldi è stata ricevuta dal Procuratore della Repubblica di Grasse, Cailliau, che ha assicurato loro la massima attenzione delle Autorità francesi sul caso e la volontà di fare completa chiarezza sulle cause del decesso del connazionale.
  I primi risultati dell'esame autoptico, effettuato il 16 maggio da un collegio di due «medici legisti» – ovvero senza la presenza di periti esterni, ipotesi esclusa dalla legislazione francese – non hanno evidenziato tracce di violenza fisica. A conclusione degli esami, la famiglia ha ringraziato la Farnesina per l'assistenza ricevuta e ha proceduto all'inumazione del nostro connazionale, svoltasi a Nizza il 23 maggio.
  Ulteriori approfondimenti sono in corso di svolgimento da parte delle competenti Autorità francesi per accertare con sicurezza le cause del decesso ed eventuali responsabilità.
  Per connessione d'argomento, vorrei accennare ora brevemente al caso del connazionale Daniele Franceschi. Nel corso delle risposte fornite dal Governo nella scorsa legislatura sul caso Franceschi, si erano già evidenziati tutti i passi compiuti dalla Farnesina per fare luce sulla vicenda e assistere i familiari del connazionale.
  Come elemento di aggiornamento, segnalo che è previsto che il competente giudice francese nelle prossime settimane debba chiudere ufficialmente le indagini e notificare le proprie conclusioni alle parti e alla Procura della Repubblica di Grasse per le loro valutazioni in vista della decisione definitiva del giudice stesso circa gli eventuali rinvii a giudizio delle persone implicate nel decesso del connazionale.
  Vorrei quindi rassicurare l'Onorevole interrogante che la Farnesina, anche per il tramite dell'Ambasciata a Parigi e del Consolato Generale a Nizza, continuerà a seguire con la massima attenzione ogni eventuale sviluppo del caso Faraldi e di quello del connazionale Franceschi per assicurare che sia fatta piena luce sui fatti accaduti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

detenuto

Provenza-Alpi-Costa Azzurra

stabilimento penitenziario

relazioni diplomatiche

inchiesta giudiziaria

malattia cardiovascolare

morte