ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 13 del 07/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/05/2013
Stato iter:
01/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 01/08/2013
Resoconto MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2013

DISCUSSIONE IL 01/08/2013

SVOLTO IL 01/08/2013

CONCLUSO IL 01/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00098
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo di
Martedì 7 maggio 2013, seduta n. 13

   MAESTRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel pomeriggio di sabato 11 giugno 2011 un violento nubifragio (con precipitazioni stimate in circa 100 millimetri d'acqua in un'ora) ha colpito la Pedemontana parmense e in particolare i comuni di Sala Baganza, Fornovo Taro e Collecchio, in provincia di Parma, causando, nel giro di pochissimo tempo, l'esondazione di diversi corsi d'acqua e il conseguente allagamento e danneggiamento documentato di infrastrutture viarie, edifici pubblici e privati;
   l'esondazione del torrente Scodogna è stata anche la causa della tragica morte del signor Agostino Galeotti, pensionato sessantaduenne, che alle ore 17 circa è stato travolto da un'onda di due metri mentre si trovava nel garage della sua abitazione in località Talignano;
   gli allagamenti hanno interessato numerose case private (cinque nuclei familiari del comune di Sala Baganza sono stati ospitati in strutture ricettive a seguito della dichiarazione di inagibilità delle proprie abitazioni), attività produttive, artigianali e commerciali (circa 100 edifici), oltre ad alcune strutture pubbliche, tra cui le case protette per anziani di Collecchio e Sala Baganza. Inoltre, una porzione del muro perimetrale del giardino della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, recentemente ristrutturato, è crollata;
   con decreto n. 237 del 19 dicembre 2011 il presidente della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 1 del 2005 fino al 30 giugno 2012, per gli eccezionali nubifragi occorsi nel giugno 2011 sul territorio regionale e in particolare nei comuni di Sala Baganza, Fornovo Taro e Collecchio;
   la regione ha inoltre provveduto a stanziare, per interventi di somma urgenza, la somma di euro 510.000 di cui euro 180.000 per il comune di Sala Baganza, euro 100.000 per il comune di Fornovo Taro, euro 90.000 per il comune di Collecchio ed euro 140.000 per interventi del servizio tecnico di bacino nei corsi d'acqua «Scodogna» e «Rio della Ginestra»;
   il 1o agosto 2012 l'VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati ha approvato una risoluzione con la quale si impegnava il Governo «a valutare la possibilità di individuare, d'intesa con la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni comunali interessate dall'evento occorso in provincia di Parma l'11 giugno 2011, ogni iniziativa utile ai fine di definire un programma di interventi e di risorse volti alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e per il ristoro del danni subiti nonché misure di carattere fiscale finalizzate al sostegno del reddito dei cittadini e delle imprese dei territori colpiti da tale evento calamitoso, in analogia con quanto già avvenuto in relazione ad altre situazioni di emergenza»;
   dal resoconto sommario della seduta della Commissione si evince l'intervento del Sottosegretario di Stato pro tempore Tullio Fanelli il quale rilevava che il dipartimento della protezione civile aveva ritenuto che gli eventi richiamati non avessero il carattere di straordinarietà, e che si sarebbe reso necessario, da parte degli uffici del Ministero e del dipartimento della protezione civile, un'ulteriore valutazione sulla portata degli eventi in questione;
   il dipartimento della protezione civile infatti con nota prot. n. DP C/CG/0045911 del 29 luglio 2011, riscontrando alla richiesta della regione Emilia Romagna del 21 giugno 2011 concernente la richiesta di adozione di provvedimenti statali di cui all'articolo 5, comma 3, della legge n. 225 del 1992, aveva comunicato che «la situazione determinatasi a seguito degli eventi calamitosi [...] non presentava quei caratteri di estensione ed intensità tali da legittimare il ricorso a mezzi e poteri straordinari ai sensi della legge n. 225 del 1992» e «che in ogni caso il Fondo Nazionale della Protezione Civile non dispone di risorse da destinare al contesto di cui trattasi» –:
   se risulti agli atti se il Ministero abbia svolto gli ulteriori accertamenti proposti dal Sottosegretario di Stato pro tempore, Tullio Fanelli, nell'intervento svolto presso l'VIII Commissione della Camera dei deputati nella seduta del 1o agosto 2012 e in che modo il Governo intenda dar seguito all'impegno assunto con l'approvazione della risoluzione n. 8-00198. (5-00098)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00098

  Con riferimento alla interrogazione in oggetto indicata, relativa agli eventi alluvionali che nei giorni dal 4 al 12 giugno 2011 colpirono la Pedemontana parmense e in particolare i comuni di Sala Baganza, Fomovo Taro e Collecchio, in provincia di Parma, si relaziona come segue.
  Rilevata la gravità dei danni provocati dall'evento, la Regione Emilia Romagna in data 21 giugno 2011 richiese lo stato di calamità naturale.
  Al riguardo, il Dipartimento della Protezione Civile, in data 29 luglio 2011, rilevò che la situazione non presentava quei caratteri di estensione ed intensità tali da legittimare il ricorso a mezzi e poteri straordinari ai sensi della legge n. 225 del 1992 e che in ogni caso il Fondo Nazionale della Protezione Civile non disponeva di risorse da destinare all'evento.
  La Regione ha comunque assicurato alle Amministrazioni locali interessate un concorso finanziario per interventi di somma urgenza per un importo complessivo di 370.000 euro (articolo 10 della L. R. n. 1/2005), più 165.000 euro destinati a pronti interventi sui corsi d'acqua (decreto legislativo n. 1010/1948).
  In merito alle attività di prevenzione del rischio idrogeologico, è stato firmato in data 4 maggio 2011 l'ultimo Atto Integrativo all'Accordo di Programma tra il Ministero dell'ambiente e la Regione Emilia Romagna, che ha ridotto le risorse statali da attribuire alla Regione in complessivi euro 81.068.400,00 (di cui risorse già a disposizione del Ministero per le annualità 2009/10 pari a euro 39.200.000,00 e risorse stanziate dalla legge n. 191 del 2009 (finanziaria 2010), pari a euro 41.868.400,00).
  Ciò ha comportato lo spostamento di alcuni degli interventi previsti nella Sezione Programmatica, per i quali si può assicurare successiva copertura finanziaria con eventuali economie e con ulteriori eventuali stanziamenti da parte dei soggetti sottoscrittori.
  È stato predisposto il Piano Centro-Nord per la mitigazione del rischio idrogeologico, ma le risorse FAS disponibili, pari a 130 milioni di euro, non consentono la totale copertura degli interventi programmati negli Accordi con le regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto.
  Il CIPE con Delibera n. 6/2012 pubblicata in data 14 aprile 2012 ha stanziato nuove risorse per il Piano Centro-Nord e il Ministero, con il parere favorevole delle Regioni interessate al riparto delle risorse, ha comunicato al CIPE gli elenchi degli interventi, desunti dai vari accordi di programma sottoscritti, da finanziare, recepiti nella seduta CIPE del 26 ottobre 2012.
  È stata finanziata un'integrazione ai lavori di pronto intervento per la riduzione del rischio idraulico gravante sull'abitato di Sala Baganza ad opera del rio Ginestra, affluente del torrente Baganza, per ulteriori 205.000,00 euro.
  Con riferimento al territorio dei comuni di Sala Baganza, Felino e Parma è previsto uno stralcio funzionale della costruzione della cassa di espansione sul torrente Baganza ed interventi di miglioramento dell'efficienza idraulica dell'alveo del torrente Parma, per un totale di 8.000.000,00 di euro, non ancora disponibili, per il quale sono stati completati i rilievi preliminari e le indagini geognostiche.
  Grazie alle attività di ricognizione e recupero delle economie derivanti da precedenti programmi di opere di difesa del suolo finanziati dalla Legge n. 267/1998, la regione Emilia Romagna ha accertato la disponibilità di 400.000,00 euro da destinare a un primo stralcio di lavori urgenti per l'adeguamento della sezione di deflusso del torrente Scodogna, oggetto di recenti studi idrologici-idraulici svolti dal Servizio Tecnico del Bacini degli affluenti del Po in accordo con la Provincia di Parma; al momento, gli uffici regionali sono impegnati nella predisposizione della proposta di utilizzo di dette risorse, che verrà a breve avanzata al Ministero dell'Ambiente.
  La provincia di Parma è stata diffusamente e gravemente colpita anche dagli eventi meteorologici dei mesi di marzo e aprile e del 3 maggio 2013 in relazione ai quali è stato deliberato lo stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225/1992 ed emanata l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 27 maggio 2013, n. 83, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 1o giugno 2013, n. 127.
  Con tale ordinanza, il Direttore dell'Agenzia regionale di protezione civile della Regione Emilia Romagna è stato nominato Commissario delegato. Parimenti, la stessa ordinanza riporta che «agli oneri connessi alla realizzazione delle iniziative d'urgenza di cui alla presente ordinanza si provvede, così come stabilito nella delibera del Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2013, nel limite massimo di euro 14.000.000,00».
  Quindi, con nota n. 136685 del 4 giugno 2013 la Regione Emilia Romagna ha quantificato in almeno euro 10 ml. i fondi necessari per gli interventi di messa in sicurezza delle aree interessate al fine di evitare situazioni di pericolo o maggiori danni alle persone o cose.
  Di conseguenza, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con proprio decreto prot. n. 4352/TRI/DI/G/SP del 17 giugno 2013, al fine di concorrere al finanziamento degli interventi, ha impegnato e trasferito la somma di euro 10.000.000,00 a favore del Commissario delegato all'emergenza nella Regione Emilia Romagna di cui all'OPCM n. 83 del 27 maggio 2013.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PARMA,PARMA - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

disastro naturale

infrastruttura turistica

protezione civile

inondazione

lavori pubblici

comune

corso d'acqua