Legislatura: 17Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Primo firmatario: BUENO RENATA
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 19/12/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/12/2017 Resoconto BUENO RENATA MISTO-DIREZIONE ITALIA RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017 Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) REPLICA 20/12/2017 Resoconto BUENO RENATA MISTO-DIREZIONE ITALIA
DISCUSSIONE IL 20/12/2017
SVOLTO IL 20/12/2017
CONCLUSO IL 20/12/2017
BUENO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
il sistema di voto degli italiani all'estero prevede che gli elettori iscritti nei registri dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero ricevano per posta la scheda elettorale da compilare, firmare e rinviare al consolato italiano competente che invierà i plichi elettorali sigillati in Italia, dove saranno trasportati, scortati, da Fiumicino al centro polifunzionale della Protezione civile di Castelnuovo di Porto, in cui si svolge lo spoglio secondo la procedura di una circolare del Ministero dell'interno per scongiurare eventuali brogli: prima di scrutinare la scheda contenuta all'interno di una busta anonima, occorre verificare con i registri elettorali il codice dell'elettore riportato sul tagliando; se il numero è già stato spuntato o presenta anomalie, il voto deve essere annullato;
di fatto, però, così come illustrato in un servizio de Le Iene del 29 ottobre 2017, il controllo effettuato dall'ufficio elettorale di Castelnuovo di Porto non è così scrupoloso e, con l'aumentare dei connazionali iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e quindi della mole di lavoro, tenderà ad esserlo sempre meno;
secondo tale servizio, in diversi casi gli elettori italiani residenti all'estero non avrebbero ricevuto le schede elettorali perché i plichi sarebbero stati sottratti illegalmente e le schede vendute;
inoltre, possono essere molte le schede recapitate all'indirizzo sbagliato, in quanto l'elettore potrebbe aver traslocato senza comunicarlo all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, oppure lo potrebbe aver fatto dopo l'ultimo aggiornamento dell'elenco degli elettori; talvolta, poi, la consegna dei plichi non può essere soddisfatta per mancanza di risorse umane;
in caso di mancato recapito, la scheda non sarebbe più utilizzabile, perché il numero associato al nome dell'elettore la identifica come unica e autentica; tuttavia, si può richiedere al consolato di riferimento un duplicato, avente lo stesso numero identificativo per evitare schede doppie o false;
esiste però il rischio che il legittimo titolare non richieda il duplicato perché non interessato a votare, eventualità non rara: al referendum costituzionale hanno votato solo 700 mila su 4 milioni di aventi diritto dall'estero, alle politiche 1 milione e 100 mila;
anche nel caso in cui gli elettori non riceventi il plico elettorale ne facciano richiesta, può esserci un gran numero di schede doppie in giro o che finisca in mani sbagliate –:
quali iniziative il Governo intenda adottare per evitare il rischio di mancato recapito delle schede e di brogli elettorali, assicurando maggiore trasparenza nelle votazioni degli italiani all'estero e garantendo un controllo più efficace in fase di distribuzione dei plichi e di scrutinio delle schede elettorali.
(3-03445)
(Presentata il 19 dicembre 2017)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):voto per corrispondenza
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