ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/03192

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 841 del 25/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 25/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 25/07/2017
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 25/07/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 25/07/2017
AGOSTINI ROBERTA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 25/07/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 25/07/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017
BERSANI PIER LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017
SIMONI ELISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 25/07/2017
Stato iter:
26/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/07/2017
Resoconto LACQUANITI LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/07/2017
Resoconto FINOCCHIARO ANNA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 26/07/2017
Resoconto LACQUANITI LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/07/2017

DISCUSSIONE IL 26/07/2017

SVOLTO IL 26/07/2017

CONCLUSO IL 26/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03192
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo presentato
Martedì 25 luglio 2017
modificato
Mercoledì 26 luglio 2017, seduta n. 842

   LACQUANITI, LAFORGIA, FRANCO BORDO, MARTELLI, ROBERTA AGOSTINI, NICCHI e CARLO GALLI. – Al Ministro per i rapporti con il Parlamento. – Per sapere – premesso che:
   nel settembre 2015 l'amministrazione comunale di Prevalle, in provincia di Brescia, fece proiettare sul pannello elettronico all'esterno del palazzo comunale, normalmente dedicato alla trasmissione dei messaggi di servizio rivolti alla cittadinanza e ai turisti, la scritta: «L'amministrazione comunale è contraria all'ideologia gender»; in quell'occasione il sindaco di Prevalle, Amilcare Ziglioli, spiegò che si trattava di «un messaggio per far capire da che parte sta l'amministrazione»; Fabio Rolfi, vicecapogruppo della Lega Nord al Consiglio regionale della Lombardia, invitò allora «tutti gli altri sindaci, della Lega e non, a fare la stessa cosa nei rispettivi comuni», con l'intento di «tenere fuori dalle nostre scuole teorie ideologiche e pericolose per bambini e adolescenti» e in effetti, in alcuni comuni, quali, ad esempio, Capriolo, Croce sull'Arno e altri, tale moda si era diffusa;
   si apprende in questi giorni da fonti giornalistiche che il sindaco di Prevalle Amilcare Ziglioli ha annunciato l'apertura dal 1o luglio 2017 negli uffici del comune di un cosiddetto «sportello no gender», attivo ogni sabato mattina di luglio e di agosto 2017, con l'intento, spiega, di «prevenire, prima che curare»;
   lo sportello sarebbe gestito da un'insegnante della scuola primaria del medesimo comune e sarebbe stato ideato dall'associazione «Il Popolo della Famiglia» riconducibile al «Movimento politico autonomo» fondato da Mario Adinolfi, Gianfranco Amato e Nicola di Matteo, come si apprende dalla pagina Facebook dello stesso;
   a giudizio degli interroganti, pertanto, l'iniziativa appare non solo di stampo omofobo, ma va a realizzare una struttura di dubbia legittimità da parte del sindaco di Prevalle: non è accettabile infatti che un'amministrazione comunale faccia uso improprio di strumentazioni pubbliche o decida di aprire sportelli pubblici per diffondere teorie sull'istituto familiare prive di reali basi scientifiche, oggetto di proprie convinzioni politiche, e inoltre, con il predetto sportello pubblico, pretenda di invadere lo spazio personale dei cittadini e l'esercizio di diritti della persona, quale l'orientamento di genere –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga di assumere le iniziative di competenza volte ad assicurare una corretta informazione sull'argomento, a evitare soprattutto da parte delle istituzioni ogni forma di discriminazione e a garantire pari diritti e uguale dignità, nel pieno rispetto della Costituzione che, all'articolo 3, afferma che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale (...) senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione». (3-03192)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

eguaglianza uomo-donna

amministrazione locale