ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 767 del 27/03/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/10127
Abbinamenti
Atto 3/02908 abbinato in data 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/03/2017
Stato iter:
28/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/03/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 28/03/2017
Resoconto FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/03/2017

DISCUSSIONE IL 28/03/2017

SVOLTO IL 28/03/2017

CONCLUSO IL 28/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02907
presentato da
FIORIO Massimo
testo presentato
Lunedì 27 marzo 2017
modificato
Martedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   FIORIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'Italia produce circa 110 mila tonnellate di nocciole all'anno, ponendosi al secondo posto nella produzione mondiale del settore. Complessivamente, la superficie coltivata è pari a 68.233 ettari. Le principali regioni interessate alla sua produzione sono Piemonte, Campania, Lazio e Sicilia, che da sole valgono il 98 per cento dell'intero volume nazionale;
   in particolare, la varietà di nocciolo coltivata in Piemonte è la «tonda gentile trilobata», commercializzata come «nocciola del Piemonte igp», la cui produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, in un'area compresa tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato;
   proprio per ottenere la denominazione igp, che garantisce agli utilizzatori ed ai consumatori la qualità e l'autenticità del prodotto, i coltivatori piemontesi rinunciarono però ad inserire, anche nel disciplinare di produzione, la parola «Langhe»;
   in seguito a ciò, la parola «Langhe» pur indicativa di un preciso luogo di produzione è stata utilizzata, fin dal 2012, dall'Olanda che ha inserito nel registro nazionale tre varietà di nocciole con toponimi italiani tra cui proprio la «tonda gentile trilobata delle Langhe». Una scelta che sta creando numerose proteste da parte delle istituzioni italiane e delle associazioni di categoria;
   sono state infatti presentate, in questa direzione, interrogazioni al Parlamento europeo, mentre numerosi comuni delle Langhe hanno approvato delibere specifiche per monitorare la situazione ed evitare concorrenza illecita da parte di Paesi esteri;
   le problematiche relativa all'utilizzo della denominazione «tonda gentile trilobata delle Langhe» riguardano anche il nostro Paese: il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha infatti iscritto la denominazione «tonda gentile Langhe» nel registro nazionale delle varietà di piante da frutto. Con questa iscrizione si possono quindi commercializzare con il nome «tonda gentile Langhe» anche le nocciole prodotte in altre parti d'Italia, penalizzando in questo modo il territorio di provenienza e i suoi coltivatori, che lavorano e investono da sempre sulla tutela e sulla valorizzazione della nocciola «igp Piemonte»;
   le associazioni agricole coinvolte hanno chiesto al Ministero di correggere questo errore che sta mettendo a rischio l'economia del comparto dell'intera regione Piemonte;
   il regolamento dell'Unione europea n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari prevede chiaramente che le denominazioni di origine non debbano essere in conflitto con nomi che inducano erroneamente il consumatore a pensare che prodotti siano originari di un altro territorio –:
   quali iniziative urgenti, coerenti con la normativa comunitaria, intenda assumere il Ministro interrogato al fine di salvaguardare la tipicità della «nocciola del Piemonte igp» sia riguardo alla produzione nazionale che a quella estera, al fine di tutelare i produttori ed informare correttamente i consumatori. (3-02907)
(27 marzo 2017)
(ex 5-10127 del 14 dicembre 2016)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto originario

coltivatore

regolamento CE