ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02836

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 750 del 28/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO LUCA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 28/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANO FRANCESCO SAVERIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 28/02/2017
PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 28/02/2017
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 28/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/02/2017
Stato iter:
01/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/03/2017
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
 
RISPOSTA GOVERNO 01/03/2017
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 01/03/2017
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/03/2017

SVOLTO IL 01/03/2017

CONCLUSO IL 01/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02836
presentato da
D'ALESSANDRO Luca
testo presentato
Martedì 28 febbraio 2017
modificato
Mercoledì 1 marzo 2017, seduta n. 751

   D'ALESSANDRO, FRANCESCO SAVERIO ROMANO, PARISI e VEZZALI. – Al Ministro della giustizia . – Per sapere – premesso che:
   nell'ultima settimana di febbraio 2017 – secondo quanto riporta la stampa – nelle carceri italiane si sono registrati tre suicidi. Nello specifico: il 21 febbraio 2017 un detenuto trentottenne si è tolto la vita nella casa circondariale di Napoli Poggioreale; il 24 febbraio 2017 è stata la volta di un cinquantenne ristretto alla Dozza di Bologna e di un ventiduenne in carcere a Regina Coeli dopo esser fuggito dalla residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza (rems) di Frosinone;
   secondo fonti non ministeriali – associazioni e sindacati di polizia penitenziaria – sarebbero 235 i casi di suicidio in carcere nel quinquennio 2012-2016 e 937 dal 2000 al 2016: una media pressoché costante di circa uno alla settimana;
   ancor più numerosi e costanti negli anni i casi di tentato suicidio e autolesionismo, il cui epilogo non è stato tragico grazie all'intervento degli agenti di polizia penitenziaria: secondo la ricerca Istat più recente relativa ai detenuti nelle carceri italiane, pubblicata nel 2015, il tasso di suicidio tra i detenuti è orientativamente sei volte superiore a quella della popolazione maschile italiana. Il tasso di tentato suicidio è pari a 16,4 per mille, quello di autolesionismo a 106,1 per mille;
   è opinione condivisa da chi opera nelle carceri che le anomale percentuali siano da ricondurre a condizioni carcerarie spesso proibitive, diretta conseguenza del sovraffollamento: al 31 gennaio 2017 la popolazione carceraria ammontava a 55.381 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare dei 191 istituti penitenziali pari a 50.174, con uno scarto di 5.207 unità;
   secondo il medesimo studio il sovraffollamento sarebbe dovuto, in particolare, a una quota consistente di detenuti in attesa di giudizio: il dato relativo al 31 gennaio 2017 indica in 9.729 i detenuti in attesa di primo giudizio e 9.585 quelli condannati non in via definitiva. Complessivamente il 35 per cento dei detenuti risulta soggetto a custodia cautelare;
   gli istituti penitenziari hanno l'obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, così come gli agenti di polizia penitenziaria hanno il diritto di svolgere le loro mansioni in un contesto non emergenziale –:
   quanti siano i casi di suicidio, di tentato suicidio e di autolesionismo verificatisi negli istituti penitenziari italiani dal 2014 ad oggi, quali misure si intendano adottare per migliorare le condizioni di vita nelle carceri e per arginare quello che appare agli interroganti un abuso della detenzione preventiva, ormai diventato un anticipo di pena, anche in ragione del gran numero di assoluzioni che intervengono nei vari gradi di giudizio. (3-02836)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

suicidio

stabilimento penitenziario