Legislatura: 17Seduta di annuncio: 733 del 31/01/2017
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Data firma: 31/01/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 01/02/2017 Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 01/02/2017 Resoconto CALENDA CARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 01/02/2017 Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 01/02/2017
SVOLTO IL 01/02/2017
CONCLUSO IL 01/02/2017
VIGNALI. –
Al Ministro dello sviluppo economico
. – Per sapere – premesso che:
occorre tutelare e sostenere concretamente l'industria manifatturiera, che ha sempre costituito e costituisce tuttora un elemento fondamentale per la crescita dell'economia e dell'occupazione del nostro Paese;
al riguardo è necessario ricordare come l'Italia abbia il secondo settore manifatturiero europeo dopo la Germania;
a livello europeo si sta discutendo della concessione alla Cina dello stato di economia di mercato (status Mes), che comporterebbe l'eliminazione dei dazi sui prodotti cinesi: una misura che penalizzerebbe in modo significativo numerosi settori industriali italiani ed europei;
la Cina, anche sotto il profilo degli investimenti e del commercio, costituisce un punto di riferimento e risulta, quindi, un partner molto importante per l'Europa e per il nostro Paese;
il 15 dicembre 2016 si è celebrato il quindicesimo anniversario della firma del protocollo che ha determinato l'ingresso della Cina nell'Organizzazione mondiale del commercio, l'organizzazione del commercio internazionale. Una sezione di tale protocollo prevedeva, peraltro, che la Cina potesse essere identificata, per 15 anni, come una non market economy (Nme) nei procedimenti antidumping se le aziende cinesi non fossero state in grado di provare che operano in condizioni normali di mercato. Al termine di tale periodo la Cina avrebbe potuto ottenere lo stato di economia di mercato (va rilevato, peraltro, come lo status di Nme comporti, come conseguenza, che molti prodotti cinesi siano considerati fonte di dumping e, pertanto, soggetti a dazi);
è opportuno, pertanto, attivarsi in sede europea per proporre un sistema di regole certe e sicure che disciplini il «passaggio» della Cina all'economia di mercato, senza che questo penalizzi il sistema produttivo europeo ed italiano;
il permanere di condizioni che avvantaggiano il sistema produttivo cinese (aiuti di Stato, dumping sociale ed economico) determinerebbe, inoltre, ripercussioni negative sull'occupazione europea e nazionale, che sono state autorevolmente valutate per l'Italia in una perdita di 400.000 posti di lavoro e svariati punti di prodotto interno lordo –:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere a livello europeo perché, nel contesto sopra indicato, si pervenga alla determinazione di un quadro costituito da regole certe che, pur nell'ottica di un rafforzamento del partenariato con la Cina, assicuri e salvaguardi il mondo dell'imprenditoria e del lavoro in Europa e nel nostro Paese. (3-02753)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
commercio estero
firma di accordo