ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 662 del 26/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: PALLADINO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 26/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/07/2016
Stato iter:
27/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/07/2016
Resoconto PALLADINO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 27/07/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/07/2016
Resoconto PALLADINO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/07/2016

SVOLTO IL 27/07/2016

CONCLUSO IL 27/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02422
presentato da
PALLADINO Giovanni
testo presentato
Martedì 26 luglio 2016
modificato
Mercoledì 27 luglio 2016, seduta n. 663

   PALLADINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   all'indomani della notoria crisi del 2003, che ha interessato le economie globali e che tuttora interessa l'economia italiana, ed in modo ancora più pesante la regione Campania, sono state adottate diverse misure per aiutare le imprese con provvedimenti legislativi tesi ad evitare il «default»;
   il legislatore italiano, anche per adeguarsi alle raccomandazioni della Commissione europea, ha emanato diversi provvedimenti nel corso degli ultimi anni al fine di aiutare le imprese virtuose in crisi, evitando, per quanto possibile, il fallimento e, quindi, agevolando la conservazione, in primis, dei livelli occupazionali;
   al fine di dare un significativo contributo dello Stato, quasi sempre il principale creditore delle imprese ed a volte il principale attore della causa della crisi (cattivo pagatore dei propri debiti e, nel contempo, creditore per l'applicazione di imposte e gravose sanzioni, interessi, more ed aggi esattoriali), sono state apportate significative variazioni con la riforma del diritto fallimentare;
   con l'istituto della transazione fiscale e previdenziale, disciplinato dall'articolo 182-ter della legge fallimentare, si è reso disponibile il credito fiscale e previdenziale, nel senso che il creditore Stato, alla stregua degli altri creditori, può transigere il proprio credito, ove ne ricorrano i presupposti di legge, al fine di salvaguardare i fattori produttivi, tra cui si ribadisce un ruolo significativo assume la forza lavoro;
   anche le circolari emanate dalla direzione centrale normativa dell'Agenzia delle entrate (circolare n. 40/E del 18 aprile 2008, risoluzione n. 3/E del 5 gennaio 2009, circolare n. 14/E del 10 aprile 2009 e circolare n. 19/E del 6 maggio 2015) impartiscono agli uffici periferici disposizioni al fine di agevolare le aziende nel ricorso a tale istituto transattivo;
   non di meno non si può non tenere in debita considerazione la raccomandazione n. 2014/135/UE del 12 marzo 2014 della Commissione europea «su un nuovo approccio al fallimento delle imprese e all'insolvenza» che invita gli Stati membri a favorire ed agevolare le aziende in crisi nel ricorso degli strumenti agevolativi per evitare il «default»;
   la Commissione europea, con la raccomandazione del 12 marzo 2014 «su un nuovo approccio al fallimento delle imprese e all'insolvenza», ha inteso garantire alle imprese sane in difficoltà finanziaria, ovunque siano stabilite nell'Unione europea, l'accesso a un quadro nazionale in materia di insolvenza che permetta loro di ristrutturarsi in una fase precoce in modo da evitare l'insolvenza, massimizzandone pertanto il valore totale per creditori, dipendenti, proprietari e per l'economia in generale. Un altro obiettivo è dare una seconda opportunità in tutta l'Unione europea agli imprenditori onesti che falliscono;
   la raccomandazione ha il duplice obiettivo di: «incoraggiare gli Stati membri a istituire un quadro giuridico che consenta la ristrutturazione efficace delle imprese sane in difficoltà finanziaria e di dare una seconda opportunità agli imprenditori onesti, promuovendo l'imprenditoria, gli investimenti e l'occupazione e contribuendo a ridurre gli ostacoli al buon funzionamento del mercato interno. Riducendo tali ostacoli, la raccomandazione mira in particolare a»:
    a) diminuire i costi della valutazione dei rischi connessi agli investimenti in un altro Stato membro;
    b) aumentare i tassi di recupero del credito;
    c) eliminare le difficoltà di ristrutturazione dei gruppi transfrontalieri di imprese;

   fatte queste doverose premesse si ritiene necessario, ad ogni buon fine, far presente che la direzione regionale dell'Agenzia delle entrate della Campania fino a dicembre 2014 ha sottoscritto numerose transazioni fiscali, salvando migliaia di posti di lavoro; successivamente, a quanto risulta all'interrogante, non sono stati più concessi nulla osta per la stipula di accordi transattivi, pur avendo le direzioni provinciali di competenza espresso parere favorevole, contravvenendo espressamente alle disposizioni impartite dalla direzione centrale dell'Agenzia delle entrate;
   a fronte di numerose richieste di transazioni fiscali, trasmesse con parere favorevole dalle direzioni provinciali e giacenti da oltre due anni presso la direzione regionale della Campania, in molti casi non sarebbe stato ancora espresso il parere o, per quelli espressi, sarebbero state rigettate le proposte transattive –:
   quali siano le ragioni del diniego delle proposte di transazioni fiscali per le imprese in Campania dal 2014 in poi e quali urgenti iniziative intenda porre in essere, ove ricorrano i requisiti di legge, per accordare le transazioni fiscali alle imprese campane che ne hanno fatto richiesta, evitando in tal modo che venga a crearsi una sorta di concorrenza sleale da parte di aziende ubicate in altre regioni, alle quali, a parità di condizioni, dette transazioni fiscali vengono concesse.
(3-02422)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

gruppo di societa'

impresa in difficolta'