ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02067

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 580 del 01/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIAMMANCO GABRIELLA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/03/2016
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2016
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02067
presentato da
GIAMMANCO Gabriella
testo presentato
Martedì 1 marzo 2016
modificato
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   GIAMMANCO e OCCHIUTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   le scellerate ed inadeguate decisioni intraprese dalla Regione siciliana incentivano ancora oggi la mobilità passiva dei pazienti siciliani troppo spesso costretti a rivolgersi alle strutture ospedaliere del nord del Paese;
   la maggior parte di essi necessitano di cure legate a delicatissime patologie congenite cardiache, sia in età pediatrica che in età adulta dopo i 18 anni, questi ultimi meglio conosciuti con la sigla internazionale «Guch»;
   grazie ad uno studio Eurocat, effettuato nel quinquennio 2000-2005, si sa che in Sicilia nascono circa 6,3 bambini su mille affetti da cardiopatie congenite non cromosomiche, un numero che posiziona la Sicilia all'ottavo posto per diffusione del disturbo fra tutte le regioni e i Paesi censiti in tutta Europa;
   in Sicilia ogni anno nascono circa 500 bambini con cardiopatie congenite di diversa entità, dalla più lieve alla più grave;
   in Sicilia da sempre si lamenta l'assenza di una struttura adeguata per i cardiopatici congeniti, in particolare si fa riferimento al fatto che non venga garantita la cosiddetta assistenza di terzo livello ovvero quella rivolta agli adulti dai 18 anni in poi;
   a partire dal 2010 sono stati pubblicati una serie di atti ufficiali utili alla riorganizzazione dell'assistenza cardiologica pediatrica siciliana, nello specifico in essi è stata prevista la realizzazione del centro di III livello a Palermo presso la costruenda struttura di assistenza pediatrica ora riconosciuta con il nome IS.M.E.P. (Istituto mediterraneo di eccellenza pediatrica);
   nel frattempo la cardiochirurgia pediatrica è stata localizzata temporaneamente presso il presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina, affidando la gestione delle attività cliniche in convenzione all'ospedale pediatrico «Bambino Gesù» di Roma, in attesa che le attività venissero appunto poi ritrasferite presso l'IS.M.E.P. dove i lavori di ristrutturazione e adeguamento sono bloccati a causa del fallimento della ditta appaltatrice;
   la convenzione tra il Bambino Gesù di Roma e il centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina era stata stipulata per limitare la mobilità extraregionale di pazienti siciliani presso le strutture nazionali;
   i risparmi derivanti da tale convenzione sono risultati essere esigui, considerando che la Sicilia ha speso oltre 220 milioni di euro all'anno per i rimborsi alle aziende sanitarie di altre regioni dove vanno a farsi curare i siciliani;
   la convenzione tra il Bambino Gesù di Roma e il centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina ha registrato un costo pari a circa 50 milioni di euro;
   il presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina è un ospedale territoriale privo di assistenza pediatrica specialistica; infatti, in poco tempo ha registrato tanti episodi di assistenza inadeguata o con problematiche di tipo organizzativo e gestionale;
   il comune di Taormina è difficilmente raggiungibile da molte altre zone della Sicilia, basti pensare all'esempio di Mazara del Vallo, città dalla quale per raggiungere Taormina si è costretti ad affrontare un viaggio di circa 800 chilometri (andata e ritorno);
   la pista di elisoccorso di Taormina non è abilitata all'atterraggio notturno, costringendo ad una deviazione su Catania o Messina per poi trasportare il paziente in ambulanza fino a Taormina con una significativa dilatazione delle tempistiche di soccorso;
   si sono registrati insufficienti relazioni tra la nuova gestione del centro cardio-chirurgico di Taormina e le altre realtà assistenziali cardiologiche pediatriche siciliane;
   la chiusura del reparto di Palermo e l'indisponibilità del reparto di Taormina, che solo negli ultimi mesi ha iniziato ad occuparsi degli adulti, hanno di fatto azzerato l'assistenza ai pazienti di III livello, ovvero gli adulti con cardiopatia congenita (i cosiddetti pazienti «Guch»), costringendo la maggior parte a recarsi fuori dalla Sicilia, soprattutto nei casi d'interventi di cateterismo cardiaco o di intervento cardiochirurgico;
   allo stato dei fatti è più opportuno spostare a Palermo l'attività cardiochirurgica pediatrica, in quanto l'area metropolitana di Palermo è la zona della Sicilia dove, statisticamente, si registra il maggior numero di parti all'anno (circa 14.000);
   considerando i dati epidemiologici, l'organizzazione sanitaria dei vari centri siciliani e le linee programmatiche, la sede più adatta per la realizzazione di un'assistenza di terzo livello di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica è la città di Palermo;
   sarebbe opportuno affidare all'I.S.M.E.T.T. (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione di Palermo) le importanti attività di cardiochirurgia pediatrica e l'assistenza di III livello agli adulti con cardiopatia congenita;
   l'ISMETT, per caratteristiche organizzative e per i numerosi risultati, comprovati ed apprezzati dalle più importanti organizzazioni scientifiche mondiali, può garantire un rapido inizio delle attività ed una programmazione che non resti solo sulla carta;
   l'ISMETT, costruito e reso operativo nel tempo record di poco più di tre anni, è già sede di un dipartimento di cardiochirurgia e vedrà ampliati i suoi spazi, in partnership con l'ospedale civico di Palermo, a partire dai prossimi mesi in funzione del progetto «Centro Cuore»;
   l'ISMETT anche nell'edizione 2015 del programma nazionale esiti (pne), realizzato da Agenas fin dal 2010 per conto del Ministero della salute, ha ottenuto un risultato di eccellenza, risultando ai vertici delle valutazioni fatte dall'Agenzia nazionale per quanto riguarda l'indicatore che valuta la mortalità per le principali procedure chirurgiche, in particolari quelle di tipo cardiochirurgico;
   l'ISMETT nel caso di sostituzione di valvole cardiache registra una mortalità a 30 giorni pari allo 0,93 per cento contro una media nazionale del 2,84 per cento;
   presso l'ISMETT potrebbero anche essere eseguiti trapianti cardiaci in età pediatrica attualmente non eseguibili in nessun ospedale siciliano, con conseguente investimento in Sicilia delle risorse attualmente spese in altre regioni italiane;
   dopo 6 anni si può constatare che la scelta di trasferire la cardiochirurgia pediatrica, seppur temporaneamente presso il presidio ospedaliero «San Vincenzo» di Taormina, la convenzione stipulata con l'ospedale «Bambino Gesù» ed il futuro trasferimento dell'attività all'IS.M.E.P non hanno soddisfatto le aspettative dei pazienti siciliani, che continuano ad optare per una mobilità presso altre strutture ospedaliere italiane e estere –:
   se, nell'ambito dell'attività di monitoraggio sull'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, sia stata esaminata la situazione della rete ospedaliera deputata alla cura delle patologie cardiache e quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di garantire, a tutela dei livelli essenziali delle prestazioni, un'adeguata assistenza alle migliaia di pazienti siciliani afflitti da patologie congenite cardiache, anche attraverso il sostegno ad una nuova organizzazione sanitaria dei diversi centri siciliani, che, in particolare, affidi all'ISMETT di Palermo la realizzazione di un'assistenza di terzo livello di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. (3-02067)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pediatria

malattia

fallimento