ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 573 del 19/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 19/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/02/2016
Stato iter:
07/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/03/2017
Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 07/03/2017
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/03/2017

SVOLTO IL 07/03/2017

CONCLUSO IL 07/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02029
presentato da
BINETTI Paola
testo presentato
Venerdì 19 febbraio 2016
modificato
Martedì 7 marzo 2017, seduta n. 754

   BINETTI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   tempo fa l'interrogante ha già segnalato in un'interrogazione al Ministro della salute, interrogazione a risposta scritta n. 4-10126, del 4 agosto 2015, seduta n. 475, che non ha avuto risposta, la situazione di un bambino autistico: Angelo, allontanato da sua madre e dalla sua famiglia e messo in una casa-famiglia di Trieste. I problemi del bambino si erano accentuati dopo un cambio del trattamento farmacologico che lo aveva profondamente scompensato, rendendolo aggressivo e poco controllabile;
   i problemi di Angelo nel frattempo hanno assunto un aspetto, che va ben oltre l'aspetto sanitario, e che ha profondi risvolti con la gestione dei servizi sociali di cui si avvale il tribunale dei minori di Trieste. Per questo l'interrogazione oggi è rivolta in primis al Ministro della giustizia, analogamente a quanto fatto con un'interrogazione su materia simile riguardante l'allontanamento forzato di bambini dalla loro famiglia, e in concreto dalla loro madre, presentata il 6 ottobre 2015, seduta n. 496, relativamente alla condizione di due fratellini di Battipaglia e ancora in attesa di risposta;
   attualmente il bambino Angelo, dopo aver ripreso la vecchia terapia, appare più sereno e vorrebbe tornare a casa con sua madre e suo fratello. Va meglio a scuola, dove ha trovato un buon sostegno e non ha crisi, secondo quanto ha detto l'insegnante alla madre, incontrata per la rappresentazione di Natale;
   nella casa famiglia sono rimasti soltanto due bambini: oltre ad Angelo, che ha 9 anni, c’è un altro bimbo di 4 anni, che non parla ancora e mostra visibili segni di ritardo e di disadattamento. Nella casa-famiglia sono per altro subentrate nuove difficoltà, legate alla riduzione del personale, per cui non possono seguire il bambino come sarebbe necessario;
   nella precedente interrogazione l'interrogante faceva presente che il decreto dell'agosto 2015 prolungava la presenza di Angelo nella casa-famiglia senza tener conto che le motivazioni del decreto di prelievo forzato eseguito il 29 dicembre 2014 erano conseguenza di un grave equivoco. In quel periodo infatti le assistenti sociali avevano interpretato la situazione di scompenso del bambino, attribuendola alla relazione con la mamma, mentre si sarebbe trattato, a quanto risulta all'interrogante, degli effetti di una terapia sbagliata, che sembrerebbe esser stata prescritta da un neuropsichiatra, che dopo aver visitato superficialmente il bambino durante le vacanze di Natale del 2014, sarebbe partito senza lasciare nessun recapito. Nessuno allora si sarebbe azzardato a modificare il trattamento, nonostante le insistenze della madre, che si rendeva conto dell'immediata relazione che c'era stata tra cambiamento delle medicine e cambiamento del comportamento di Angelo. La mamma non fu ascoltata e il bambino fu prelevato forzosamente e condotto dai servizi sociali nella casa-famiglia Gesù Bambino, che peraltro ha un carattere più di tipo educativo che terapeutico;
   ancora oggi il personale della casa-famiglia non sembra all'interrogante adeguato a prendersi cura di Angelo e dei suoi problemi, né facilita le cose il fatto che, a quanto consta all'interrogante, l'unico educatore presente sarebbe spagnolo e non sempre riuscirebbe a capirsi correttamente con il bambino. La forzata separazione di Angelo da sua madre, da suo fratello e da suo padre è motivo di profonda frustrazione per lui e per la sua famiglia, che non riesce assolutamente a capirne le ragioni;
   la madre nel frattempo ha dovuto ridurre drasticamente la sua attività professionale di legale, per essere a disposizione dei servizi sociali ad ore obbligate, in funzione del rapporto con Angelo e con Andrea, suo fratello. È stata anche indotta dai servizi sociali a seguire corsi di parent training a Conegliano per imparare a gestire meglio i suoi figli;
   i tentativi della madre di venire a capo della situazione per ricongiungersi con il bambino si scontrano con una burocrazia che la ferisce profondamente e che in alcuni casi mostra anche dei segnali preoccupanti;
   le relazioni della scuola e quelle della casa-famiglia appaiono in contrasto tra di loro: le relazioni della casa-famiglia trasmesse al tribunale dei minori dal servizio sociale sottolineano la problematicità di certi comportamenti del bambino, mentre direttamente dalla scuola giungono segnali positivi alla madre, che tuttavia sembrerebbe non esser autorizzata ad informarsi formalmente dell'andamento del figlio. Nella mamma e nei suoi consulenti c’è la diffusa convinzione che si voglia generalizzare ed esagerare un comportamento che invece sembrerebbe una reazione alla casa-famiglia ed a quella che pare un'incapacità di gestire il bambino –:
   quale iniziative di competenza il Governo intenda assumere per rivedere e rivalutare il ruolo delle case-famiglia e dei servizi sociali, quando in casi come questi le case-famiglia non rispondono alle effettive esigenze dei bambini, mentre l'allontanamento dalla famiglia crea una sensazione di abbandono e accentua la sofferenza del bambino, rendendo più difficile per lui l'integrazione sul piano sociale e scolastico. (3-02029)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fanciullo

soppressione di posti di lavoro

servizio sociale