ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01994

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 565 del 09/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 09/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/02/2016
Stato iter:
10/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/02/2016
Resoconto LATRONICO COSIMO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/02/2016
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 10/02/2016
Resoconto LATRONICO COSIMO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/02/2016

SVOLTO IL 10/02/2016

CONCLUSO IL 10/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01994
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo presentato
Martedì 9 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   LATRONICO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il Governo italiano non ha ancora comunicato alla Commissione europea né il programma nazionale in materia di gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi ai sensi della direttiva 2011/70/Euratom, né la relazione nazionale sull'applicazione di tale direttiva che si era impegnato a definire entro dicembre del 2014;
   la Commissione europea è pronta ad inviare all'Italia una nuova lettera di messa in mora, atto che apre formalmente la procedura di infrazione per non essersi ancora dotata di un programma nazionale di gestione in sicurezza delle scorie dalla loro generazione fino allo smaltimento finale;
   da parecchi mesi trapelano dagli organi di stampa una serie di indiscrezioni sull'individuazione di possibili siti su cui costruire il futuro deposito nazionale, inseriti nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), che dovrà essere approvata dai Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico e la cui pubblicazione, prevista per il settembre 2015, è slittata a data da destinarsi;
   sulla definizione prevista per legge del deposito unico nazionale si registra un preoccupante silenzio del Governo e delle strutture collegate a partire dalla Sogin che dopo una costosissima campagna pubblicitaria continua a negare l'elenco dei siti. Sono circa 30 mila i metri cubi di scorie stoccati temporaneamente da nord a sud della Penisola, in attesa di un programma di smaltimento definitivo e in attesa della realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi;
   l'Italia è l'unico Paese dell'Unione europea, con Portogallo e Grecia, che ancora non si è dotato di un deposito nazionale per le scorie nucleari e radioattive che ogni giorno vengono prodotte da ospedali e fabbriche. Secondo quanto riportato da organi di informazione, i territori potenzialmente idonei a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari si trovano nel Sud della Puglia, in alcune aree della Basilicata ionica e del Molise, in qualche zona costiera della Campania, del Lazio e della Toscana, mentre sono escluse per ragioni economiche Sardegna e Sicilia e altre tre regioni come Marche, Umbria ed Emilia Romagna a causa del rischio sismico;
   sono trascorsi 12 anni da quando nel novembre 2003 uno «Studio per la localizzazione di un sito per il deposito nazionale centralizzato per i rifiuti radioattivi» realizzato dalla Sogin, individuò come territorio idoneo ad ospitare tale deposito il sito di Scanzano Ionico in Basilicata. Per il sito di Scanzano Ionico ci furono tali proteste che il progetto venne prima abbandonato e poi rinviato a data da destinarsi e la critica maggiore che fu rivolta allora ai decisori pubblici fu quella di aver deciso senza il coinvolgimento della popolazione locale;
   il Governo deve dire con chiarezza e trasparenza quello che intende fare e non può continuare a sfuggire e delegare su una vicenda delicata. La Basilicata e i comuni dell'Alta Murgia pugliese sono contrari a qualsiasi ipotesi di deposito unico nucleare e la designazione di Matera a Capitale della cultura europea 2019 deve puntare alla valorizzazione del suo paesaggio, delle produzioni agroalimentari e del territorio;
   nonostante la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) e i relativi studi sulle aree potenzialmente idonee effettuati dalla Sogin siano ancora coperti da segreto di Stato e la popolazione lucana sia allarmata sulla base solo di indiscrezioni trapelate tramite organi di stampa, molti comuni dei territori interessati si sono dichiarati comuni denuclearizzati –:
   se il Ministro interrogato non ritenga, quanto prima, di rendere pubblica la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) e quali chiarimenti intenda fornire sui tempi di realizzazione del deposito per tranquillizzare le popolazioni lucane e pugliese e gli amministratori locali. (3-01994)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scorie radioattive

deposito dei rifiuti

procedura CE d'infrazione