ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 495 del 02/10/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/05781
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/10/2015
Stato iter:
06/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 06/10/2015
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/10/2015

SVOLTO IL 06/10/2015

CONCLUSO IL 06/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01740
presentato da
LIUZZI Mirella
testo presentato
Venerdì 2 ottobre 2015
modificato
Martedì 6 ottobre 2015, seduta n. 496

   LIUZZI. – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. – Per sapere – premesso che:
   il comune di Venosa rappresenta dal punto di vista artistico e culturale uno dei centri più importanti della Basilicata, sia per la ricchezza di testimonianze storiche sia per la particolarità delle stesse;
   nell'ottica di una promozione del turismo e della cultura, anche alla luce di «Matera 2019», dovrebbe essere interesse di tutte le istituzioni locali valorizzare il più possibile il patrimonio artistico e culturale di Venosa;
   di fatto, da anni la situazione dei monumenti di Venosa si caratterizza per una gestione inadeguata da parte di chi dovrebbe occuparsi non solo della conservazione, ma anche della promozione;
   in particolare, si assistono a continui problemi per l'apertura e la fruibilità di importantissimi monumenti, quali le catacombe ebraiche, il sito paleolitico di Notarchirico, completamente abbandonato e privo delle adeguate misure di sicurezza per un'adeguata fruibilità, nonché il Parco archeologico interdetto al pubblico nelle ore pomeridiane;
   con riferimento al Parco archeologico dalla seconda metà di marzo 2015, dopo aver soppresso temporaneamente il turno notturno del personale addetto ai servizi di vigilanza presso il Museo di Venosa, è stato possibile aprire il parco anche nel pomeriggio. Dal 1o giugno 2015, però, si è ritornati allo status quo, con i turni notturni ripristinati e la chiusura del parco archeologico durante le ore pomeridiane;
   il personale addetto ai servizi di vigilanza della sede di Venosa è composto da numero 15 unità a fronte di 5 siti da gestire in concreto (Museo; Parco archeologico; Anfiteatro romano; Catacombe ebraiche; Parco paleolitico di Notarchirico), mentre la vicina sede di Melfi dispone di 13 unità (addetti ai servizi di vigilanza) per un solo sito (Museo archeologico all'interno del Castello federiciano);
   negli ultimi anni il personale dislocato presso la sede di Venosa ha visto una diminuzione a causa di pensionamenti e/o trasferimenti, passando dalle iniziali 22 unità alle attuali 15;
   il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 2014, attuata dal Ministro interrogato, prevede la coesistenza su uno stesso territorio di due organismi (soprintendenza archeologia e polo museale) rispetto ai quali non sono ancora state specificate le relative competenze. Ai sensi della normativa suddetta, alcuni importanti musei italiani non sono stati considerati «di rilevante interesse nazionale» e sono stati inseriti soltanto nella lista dei poli museali, non potendo, tra l'altro, dotarsi dell’«autonomia speciale». Per i tanti musei minori altrettanto importanti, il pericolo è ancora più grave: isolati da quelli maggiori, potrebbero restare senza adeguate risorse finanziarie e senza progetti. La riforma non enuncia chiaramente come si intenda strutturarli, finanziarli, rilanciarli e genera una struttura – a detta dell'interrogante – eccessivamente accentrata, con ben 12 direzioni generali, con il rischio di una sovrapposizione di competenze come nella fattispecie della città di Venosa;
   tale situazione genera confusione e problemi burocratici, che gli operatori del settore sono costretti a riscontrare quotidianamente e che con il passare dei mesi fanno sentire i loro effetti sulla situazione già precaria dei luoghi della cultura gestiti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   allo scenario sopra descritto segue un'incertezza generalizzata che non permette la predisposizione di una seria programmazione, costringendo ad azioni non coordinate e spesso frutto dell'iniziativa privata dei soprintendenti e dei responsabili delle sedi periferiche;
   nel caso specifico, non si comprendono le ragioni che hanno indotto la soprintendenza a ripristinare i turni notturni presso il Museo del comune di Venosa a discapito dell'apertura pomeridiana del Parco archeologico, soprattutto se si considera che il Castello (all'interno del quale è ubicato il Museo) resta comunque chiuso ed interdetto alle visite durante le ore serali e, quindi, non vi è alcun vantaggio per il turismo cittadino;
   non si comprende quale programmazione vi sia e quale idea di promozione turistica e culturale si celi dietro tali scelte;
   le possibili soluzioni ai problemi sollevati sono molteplici e, in particolare, si evidenzia la possibilità di intervenire su due fronti:
    a) spostamento personale presso la sede di Venosa;
    b) adeguamento degli impianti antifurto ed antincendio del Museo, con conseguente attivazione del personale interno o affidamento dei controlli a vigilanza esterna –:
   come intenda intervenire al fine di promuovere il patrimonio culturale e artistico della città di Venosa e delle città italiane che si trovano nella medesima situazione della città lucana;
   come intenda intervenire per chiarire e semplificare le procedure decisionali per una seria programmazione e il coordinamento con gli enti locali coinvolti;
   quali siano le ragioni di tali scelte operate dalla soprintendenza della città di Venosa e se intenda intervenire per richiamare i soggetti interessati allo svolgimento dei loro doveri. (3-01740)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro a turni

lavoro notturno

museo