Legislatura: 17Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Primo firmatario: FAUTTILLI FEDERICO
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 05/08/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/08/2015 Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015 Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 05/08/2015 Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/08/2015
DISCUSSIONE IL 05/08/2015
SVOLTO IL 05/08/2015
CONCLUSO IL 05/08/2015
FAUTTILLI, FITZGERALD NISSOLI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
per effetto dell'inesatta applicazione della «direttiva rifiuti» in Campania, la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha comminato una multa forfettaria di 20 milioni di euro, più una penalità di 120 mila euro per ciascun giorno di ritardo;
si tratta di inadempienze del nostro Governo che risalgono al 2006 rispetto alle quali è difficile immaginare una soluzione a breve con conseguente susseguirsi delle multe su base giornaliera;
l'Italia non avrebbe predisposto, come doveva, una rete adeguata d'impianti, come del resto già confermato da una sentenza del 2010 della Corte di giustizia dell'Unione europea cui, pertanto, fa riferimento l'ultima decisione, senza contare che i 20 milioni di euro avrebbero dovuto essere molti di più se si fosse applicato un calcolo molto fiscale sulla base dei 120 mila euro giornalieri;
secondo i calcoli degli esperti della Commissione europea ci vorranno circa 15 anni per smaltire tutte le cosiddette «ecoballe» stoccate e non smaltite adeguatamente;
nel mese di gennaio 2015 è stata introdotta una norma in base alla quale «le sanzioni che riguardano le regioni saranno pagate dalle regioni stesse»;
nel caso in specie sarebbe la regione Campania a dover pagare il conto;
in una dichiarazione di qualche tempo fa, il Ministro interrogato affermava che «andremo in Europa con la forza delle cose fatte per chiudere i conti con la vecchia e pericolosa gestione. La sentenza della Corte di Giustizia europea che obbliga l'Italia a pagare una pesante multa per la gestione delle discariche sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo tempo l'Italia si è sostanzialmente messa in regola» e che «siamo passati da 4866 discariche abusive contestate a 218 nell'aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso gli accordi di programma sottoscritti in questi giorni con le regioni Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia. Le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro» –:
a che punto sia la bonifica delle discariche ancora rimaste e a quanto ammonti fino ad oggi il totale delle multe pagate per inosservanza della citata «direttiva rifiuti». (3-01658)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):deposito dei rifiuti
sentenza della Corte CE
ammenda