Legislatura: 17Seduta di annuncio: 465 del 20/07/2015
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2015 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 20/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 21/07/2015 Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 21/07/2015 Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/07/2015
DISCUSSIONE IL 21/07/2015
SVOLTO IL 21/07/2015
CONCLUSO IL 21/07/2015
BUSINAROLO, DE LORENZIS e RIZZO. –
Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:
notizie di cronaca recenti hanno riportato all'attenzione dell'opinione pubblica un caso risalente al 2012, quando il signor G.L., tecnico professionale (geologo) in Anas spa, compartimento di Perugia, nelle vesti di direttore operativo per i lavori riguardanti la direttrice Civitavecchia-Orte-Rieti, tratta Terni (San Carlo), confine regionale, accortosi di presunte irregolarità verificatesi nel maggio 2012, si rivolgeva al nucleo di polizia tributaria (Guardia di finanza) di Perugia, esponendo che all'ex direttore dei lavori, nonché responsabile unico dei lavori, ingegner M.L., era stata liquidata nella misura del 50 per cento (pari ad un ammontare di 230.000 euro) dall'Anas spa l'incentivo riguardante l'articolo 18 della legge n. 109 del 1994;
in particolare, veniva segnalata l'anomalia derivante dal fatto che il regolamento Anas, che stabilisce le modalità di erogazione di detto incentivo, prevede che lo stesso deve avvenire all'emissione del certificato di ultimazione dei lavori, della relazione sul conto finale, della nomina del collaudatore ed alla presentazione delle parcelle di tutti gli aventi diritto. Tutte circostanze che, però, in questa precisa situazione non si sono verificate, in quanto i lavori si trovavano a quel periodo al 70 per cento;
nell'esposto venivano, inoltre, segnalati l'impiego delle autovetture aziendali ad uso personale e la corresponsione di un'elevata indennità di alloggio pari a circa 1.500/1.800 euro, senza l'utilizzo degli appartamenti che erano in uso ai precedenti dirigenti;
successivamente il signor G.L. si è rivolto al servizio mobbing dell'ospedale di Foligno (Perugia), lamentando di essere divenuto bersaglio di molestie a livello morale, vessazioni, persecuzioni e violenze di natura psicologica perpetrate da alcuni suoi colleghi e superiori, nonché, a quanto consta agli interroganti, il timore della possibilità di un eventuale trasferimento in altra sede;
bisogna ricordare, inoltre, che nel settembre del 2012 il signor G.L. ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura della Repubblica di Perugia per presunta violazione dell'articolo 368 del codice penale (calunnia) nei confronti dei dirigenti del compartimento Anas dell'Umbria (procedimento n. 4/114/13 RG) e nei suoi confronti veniva aperto un procedimento disciplinare;
successivamente ai fatti sopra esposti lo stesso si è dimesso dal ruolo di direttore dei lavori a causa di un rapporto lavorativo, con i vertici aziendali, ormai gravemente incrinato;
nell'ottobre 2014 la procura della Repubblica di Perugia ha emanato tre avvisi di garanzia nei confronti dei dirigenti dell'azienda pubblica, ramo umbro, contestando loro il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato;
il caso sopra descritto presenta le caratteristiche che connotano il cosiddetto whistleblowing, ovvero il fenomeno per cui il lavoratore del settore pubblico, venuto a conoscenza di irregolarità ed anomalie messe in atto da colleghi o superiori, decide di denunciare l'accaduto agli organi competenti. Nella maggior parte dei casi, però, coloro che scelgono, con coraggio e determinazione, di denunciare diventano vittime di atteggiamenti persecutori e denigratori, lesivi della propria dignità e professionalità, proprio ad opera dei denunciati;
quello del cosiddetto whistleblowing costituisce uno strumento legale operativo anche in Italia da qualche anno, ma che, ad oggi, non ha trovato la giusta e piena diffusione, proprio in virtù del timore di denunciare per evitare atteggiamenti ritorsivi –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti citati in premessa e se ritengano opportuno ed improcrastinabile intervenire, ciascuno secondo la propria competenza, anche attraverso azioni di carattere normativo, al fine di favorire la piena e concreta attuazione del whistleblowing, offrendo tutela e certezza a tutti quei lavoratori del settore pubblico ma anche di quello privato, che, agendo con trasparenza ed onestà, scelgono di denunciare i colleghi o superiori «infedeli», autori di comportamenti irregolari o anomali, senza il timore di diventare vittime di soprusi e vendette trasversali. (3-01629)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):reato
professioni tecniche
impresa pubblica