ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 296 del 23/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 23/09/2014
Stato iter:
24/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2014
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2014
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 24/09/2014
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

SVOLTO IL 24/09/2014

CONCLUSO IL 24/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01050
presentato da
TONINELLI Danilo
testo presentato
Martedì 23 settembre 2014
modificato
Mercoledì 24 settembre 2014, seduta n. 297

   TONINELLI, COZZOLINO, DADONE, DIENI, FRACCARO, LOMBARDI, NUTI e D'AMBROSIO. — Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento . — Per sapere – premesso che:
   la proposta di legge elettorale «Berlusconi-Renzi», assegnato al Senato della Repubblica come «disegno di legge n. 1385», presenta una serie di elementi che ne rendono evidente, ad avviso degli interroganti, l'illegittimità costituzionale;
   anche in presenza di eventuali «significative» modifiche, l'impianto stesso della legge elettorale potrebbe comportare «l'alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica sulla quale si fonda l'intera architettura dell'ordinamento costituzionale vigente», sulla cui base Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della legge n. 270 del 2005;
   il MoVimento Cinque Stelle ha, pertanto, avviato un dialogo con il Governo, proprio per scongiurare l'approvazione di una nuova legge elettorale – che è la legge fondamentale della democrazia – che sia anch'essa costituzionalmente illegittima perché antidemocratica;
   la soluzione di tale esiziale problema, esposta dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri, nel corso dell'incontro svoltosi con il MoVimento Cinque Stelle in diretta streaming alla Camera dei deputati il 25 giugno 2014, consisteva, secondo la sua prospettazione, in una modifica alla riforma costituzionale attualmente in discussione alla Camera come atto Camera n. 2613, per cui la legge elettorale dovrebbe essere sottoposta ad un vaglio preventivo di legittimità da parte della Corte costituzionale, prima della sua entrata in vigore. Tale soluzione è stata in effetti recepita nel disegno di legge n. 2613 ed è attualmente prevista dall'articolo 13 dello stesso;
   il Presidente del Consiglio dei ministri invitava il MoVimento Cinque Stelle a rispondere specificamente a dieci domande emerse dall'incontro, ribadendo per iscritto quanto già detto in diretta e confermato attraverso la modifica del disegno di legge costituzionale con la previsione del menzionato articolo 13, in questi termini: «Siete disponibili a far verificare preventivamente la legge elettorale alla Corte costituzionale, così da evitare lo stucchevole dibattito “è incostituzionale, è costituzionale”? Noi sì.»;
   il MoVimento Cinque Stelle rispondeva in quella sede, il 7 luglio 2014, positivamente, sollevando tuttavia il problema che è oggetto di questa interrogazione in questi termini: «Sì. Siamo disponibili a far verificare preventivamente la legge elettorale alla Corte costituzionale; quello che tuttavia abbiamo urgenza di capire è in quale modo si dovrebbe introdurre questo controllo e come dovrebbe intervenire sulla legge elettorale in discussione. Il Presidente del Consiglio ha affermato nel corso del nostro ultimo incontro che la legge elettorale sarà approvata e promulgata dopo la prima lettura da parte del Senato della riforma della Costituzione. Il che significa che il controllo non sarà previsto per la legge elettorale in discussione. Come pensate di risolvere questa contraddizione?»;
   la risposta nel merito, inviata dal Presidente del Consiglio dei ministri e dagli altri esponenti della delegazione ai parlamentari del MoVimento Cinque Stelle il 14 luglio 2014, sullo specifico punto, è stata la seguente: «Sul controllo preventivo studieremo il problema da voi sollevato ma non c’è dubbio che la legge elettorale per noi vada approvata il prima possibile. Dunque, ragionevolmente, prima dell'entrata in vigore della riforma costituzionale (...)».
   da tale ultima affermazione, espressa peraltro in un documento scritto non suscettibile di interpretazioni, scaturisce, quindi, il presente atto di sindacato ispettivo;
   è passato molto tempo dal 14 luglio 2014, data in cui il Presidente del Consiglio dei ministri ha affermato che avrebbe studiato il delicato e importantissimo problema, ma nessuna risposta in merito è stata ancora formulata né dal Capo del Governo, che aveva garantito un esame del problema volto alla sua soluzione, né dal Ministro interrogato, competente per materia in quanto titolare della delega alle riforme istituzionali;
   la riforma della legge elettorale sembra essere nuovamente portata all'attenzione del Parlamento per la definitiva approvazione e, per ragioni condivise da tutti gli osservatori, dalle forze politiche di maggioranza e di opposizione, dal Presidente della Repubblica e finanche dello stesso Governo, appare quanto mai probabile che la legge elettorale scaturita dal cosiddetto «patto del Nazareno» sarà incostituzionale come quella che l'ha preceduta;
   per questi motivi si ritiene necessario che il Governo renda conto dello stato dell'arte in relazione allo studio, in corso almeno dal 14 luglio 2014, dell'attuabilità della soluzione del problema che lui stesso ha prospettato, ovvero del controllo preventivo della legge elettorale in discussione come disegno di legge n. 1385 da parte della Corte costituzionale –:
   in quale modo il Governo intenda dare attuazione alla soluzione da esso stesso individuata per scongiurare l'incostituzionalità della legge elettorale in fase di approvazione, attraverso il controllo preventivo della costituzionalità della stessa. (3-01050)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto elettorale

revisione della costituzione

Capo di governo