ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 286 del 09/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 09/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 09/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/09/2014
Stato iter:
10/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/09/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 10/09/2014
Resoconto LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 10/09/2014
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/09/2014

SVOLTO IL 10/09/2014

CONCLUSO IL 10/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01015
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo presentato
Martedì 9 settembre 2014
modificato
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   MONCHIERO e RABINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'autostrada A33, che collega Asti a Cuneo, attualmente in parte aperta al traffico, in parte in costruzione e in parte ancora solo in progetto, è gestita dall’Autostrada Asti-Cuneo s.p.a., costituita il 1o marzo 2006 (partecipata al 60 per cento dalla società Autostrada Ligure Toscana spa, al 35 per cento dall'Anas spa e al 5 per cento da Itinera spa), in qualità di concessionaria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi degli articoli 19, commi 2 e 2-bis, e 37-quinquies della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche e integrazioni, e per effetto della convenzione di concessione, efficace a far data dall'11 febbraio 2008;
   il collegamento autostradale, in tutto 93 chilometri, è articolato in due tronchi tra di loro connessi a mezzo di un tratto (circa 20 chilometri) dell'autostrada A6 Torino-Savona: il primo tronco, costituito da 5 lotti, di lunghezza complessiva pari a 32 chilometri e compreso tra lo svincolo di Massimini (sull'autostrada A6 Torino-Savona) e Cuneo; il secondo tronco, costituito da 10 lotti, di lunghezza complessiva pari a 58,2 chilometri e compreso tra lo svincolo di Marene (sull'autostrada A6 Torino-Savona) e lo svincolo di Asti est (sull'autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia); l'opera prevede 9,1 chilometri di ponti e viadotti, oltre 10 chilometri di gallerie e 11 nuovi svincoli;
   ognuno dei tronchi è suddiviso in lotti, la maggior parte già realizzati da Anas e concessi in gestione alla società; la durata della concessione è fissata in 23,5 anni, a partire dalla data di ultimazione dei lavori previsti in convenzione;
   attualmente il primo tronco è pressoché ultimato, e comunque il collegamento fra la città di Cuneo e l'autostrada A6 (Torino-Savona) è operativo, così come è operativo quello fra il casello «Asti est» della A21 (Torino-Piacenza) e la tangenziale di Alba; mentre nel secondo tronco i tratti autostradali i cui lavori non sono ancora iniziati sono i lotti 2.1b e 2.1dir in provincia di Asti e i lotti 2.5 e 2.6 in provincia di Cuneo (2.5 tra lo svincolo di Guarene e quello di Alba ovest e 2.6 tra Alba ovest e Cherasco);
   si è, quindi, creata una situazione assurda, con la Asti-Cuneo quasi completata ma interrotta nel bel mezzo, fra Alba e Cherasco, ove il traffico viene deviato sulla viabilità ordinaria del tutto inadeguata;
   negli anni scorsi la società concessionaria, avanzando problemi nel reperimento dei fondi, aveva chiesto di rinviare l'esecuzione del lotto 2.5 e la costruzione della galleria sotto il fiume Tanaro e di utilizzare, come soluzione temporanea e senza pedaggio, la tangenziale di Alba, consentendo, quindi, un primo efficace collegamento a scorrimento veloce e a doppia carreggiata senza soluzione di continuità tra Asti e Cuneo;
   gli enti territoriali avevano accettato questa soluzione alternativa, pur provocando aggravi e problemi alla circolazione di collegamento con la città di Alba, a condizione che l'utilizzo della tangenziale fosse provvisorio e che contemporaneamente alla costruzione del lotto 2.6 venissero realizzate dalla società concessionaria alcune opere complementari indispensabili per non gravare in modo insopportabile sulla viabilità locale;
   le conferenze dei servizi, tenutesi ai sensi e per gli effetti del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 383, presso la direzione generale per lo sviluppo del territorio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 14 marzo 2012 e 19 aprile 2012, alla presenza dei rappresentanti degli enti locali interessati, della società concessionaria e dell'Anas, si sono concluse con un accordo fra le parti che prevedeva l'adeguamento della tangenziale di Alba per il suo utilizzo transitorio, la costruzione da parte della società concessionaria di alcune opere complementari e l'impegno a realizzare tali opere prima della conclusione dei lavori del lotto 2.6, l'approvazione da parte dell'Anas del progetto definitivo del lotto 2.6 entro il 30 settembre 2012;
   sono trascorsi più di due anni dalla firma della convenzione, sottoscritta nella primavera 2012 dal Ministero e da tutte le parti interessate, e si attende ancora l'avvio dei lavori dei lotti 2.5 e 2.6 per il completamento dell'autostrada Asti-Cuneo;
   lo stallo, che si protrae da anni, è inaccettabile per il territorio albese, per i cittadini e per le imprese e gli amministratori locali da tempo chiedono chiarezza da parte della concessionaria, visto che la società Autostrada Asti-Cuneo s.p.a. è tenuta a rispettare i patti sottoscritti dieci anni fa, quando si è impegnata a realizzare l'autostrada, compresi i lotti albesi;
   dallo sblocco dei lavori dei lotti 2.5 e 2.6 e quindi dal sostanziale completamento dell'autostrada Asti-Cuneo dipendono interventi fondamentali per il territorio, la cui realizzazione è stata concordata con il concessionario ed è riconducibile alla viabilità di adduzione all'autostrada: in particolare, la strada di collegamento al costruendo ospedale di Verduno, con un adeguamento del tratto della strada provinciale n. 7, che collega Cantina di Roddi e Pollenzo, e il terzo ponte sul fiume Tanaro, che consentirebbe la realizzazione della tangenziale est della città;
   la società concessionaria ha recentemente evidenziato il fatto che il traffico dell'autostrada è debole e sono aumentati i costi dell'opera, mettendo a serio rischio i restanti lotti, almeno fino al reperimento delle ulteriori risorse necessarie per il completamento:
   nell'attesa di concludere la viabilità di allacciamento all'autostrada con le tangenziali di Asti e Cuneo, il lotto fondamentale diventa quindi il 2.6, in fase di progettazione definitiva approvata, ma non ancora esecutiva, che collegherà Roddi alla diga Enel, grazie alla galleria scavata sotto Verduno. L'approvazione del progetto esecutivo, una volta ottenuto parere positivo dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, spetta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   se, dunque, dal punto di vista tecnico la vicenda potrebbe ora procedere, rimane da sciogliere il nodo relativo alla revisione del piano economico-finanziario, che deve essere approvato dall'Anas –:
   quali siano i motivi del ritardo nell'avvio dei lavori, le difficoltà emergenti e i tempi previsti nella realizzazione dei lotti albesi, quale sia il crono-programma definitivo per completamento del collegamento autostradale Asti-Cuneo, l'entità delle risorse disponibili necessarie sia per la realizzazione dei lotti autostradali sia per le opere complementari previste, nonché quali iniziative intenda il Governo assumere per ottenere il pieno rispetto degli obblighi contrattuali da parte della società Autostrada Asti-Cuneo s.p.a., dando così una risposta certa alle profonde preoccupazioni delle comunità interessate. (3-01015)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autostrada

superstrada

corso d'acqua