ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 286 del 09/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: QUARANTA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/09/2014
Stato iter:
10/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/09/2014
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 10/09/2014
Resoconto GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 10/09/2014
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/09/2014

SVOLTO IL 10/09/2014

CONCLUSO IL 10/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01009
presentato da
QUARANTA Stefano
testo presentato
Martedì 9 settembre 2014
modificato
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   QUARANTA e AIRAUDO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Ilva, attivo da oltre 100 anni nella produzione e trasformazione di acciaio, è composto da Ilva s.p.a. e da un insieme di società operative strutturalmente collegate. Il gruppo è presente in Italia e all'estero attraverso 24 unità produttive: Italia (17), Francia (4), Tunisia (2), Grecia (1) e diversi centri servizi integrati tra loro. I principali prodotti del gruppo sono acciai piani al carbonio, tubi saldati e lamiere. Ilva è uno dei maggiori produttori di acciaio e nel 2013 ha prodotto complessivamente 5,7 milioni di tonnellate di acciaio. Il 25 per cento circa della produzione viene esportata all'estero. Nel periodo gennaio-novembre 2013 Ilva s.p.a. si è attestata al 49 per cento della produzione totale italiana di laminati piani a caldo e al 6,5 per cento di quella europea;
   dal 1996 il gruppo Riva è diventato proprietario del gruppo Ilva;
   al 31 dicembre 2013 il gruppo Ilva impiega personale diretto per 16.200 unità;
   dal 3 giugno 2013, con il decreto-legge n. 61 del 2013, Ilva s.p.a. è sottoposta a commissariamento straordinario;
   nello stabilimento Ilva di Genova Cornigliano attualmente lavorano 1.740 unità, di questi 1.450 sono coinvolti in periodi di sospensione lavoro con il contratto di solidarietà. L'accordo di programma del 2005 prevedeva che, a fronte della chiusura della cokeria (l'impianto a caldo) avvenuto nel 2002, si arrivasse a 2.700 posti di lavoro, ridotti successivamente a 2.200 nell'accordo del 2008. La crisi della siderurgia, pensionamenti e incentivi all'esodo hanno ulteriormente fatto scendere la forza lavoro ai numeri attuali;
   in questi ultimi mesi i lavoratori dell’Ilva di Genova hanno dovuto fare fronte a una situazione ancora più precaria, dal momento che solo a fine luglio 2014 sono stati confermati i soldi per i pagamenti della mensilità e della quattordicesima. Dal quadro che lo stesso commissario Piero Gnudi ha tracciato nelle settimane scorse ai giornali emerge una situazione di grave sofferenza del gruppo, che, pur riducendo le perdite del 2013, continua a bruciare disponibilità di cassa;
   il 30 settembre 2014 scadranno i contratti di solidarietà sottoscritti per 1.450 lavoratori;
   a livello nazionale per il gruppo Ilva della famiglia Riva, a seguito di diverse giornate di sciopero proclamate unitariamente dai sindacati, il 4 luglio 2014 si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali, il Ministro interrogato e il commissario straordinario Piero Gnudi. L'incontro è stato giudicato deludente dai sindacati, dal momento che non ha ratificato il cambiamento atteso per quanto riguarda le linee di sviluppo future del gruppo, mentre resta l'incertezza per il presente lavorativo di tutti i dipendenti;
   il 3 settembre 2014 c’è stato un incontro al Ministero del lavoro e delle politiche sociali alla presenza delle organizzazioni sindacali (Fim e Uilm) del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Poletti e del presidente della regione Liguria Claudio Burlando, dove è stato stabilito che dal 30 settembre 2014, con la scadenza dei contratti di solidarietà, i 1.750 lavoratori coinvolti passeranno in cassa integrazione: tre mesi di cassa nel 2014 e cinque nel 2015, che saranno finanziati con soldi statali. Da questo restano fuori 70 giorni di cassa e l'integrazione al reddito dei lavoratori per l'intero periodo (da settembre 2014 ad agosto 2015). Bruno Manganaro, segretario Fiom Genova, ha definito l'accordo poco soddisfacente, in quanto i lavoratori passando dalla «solidarietà» alla cassa integrazione perderebbero circa 600 euro dalla busta paga. Durante l'incontro è stato deciso che ne sarebbe seguito un altro il 15 settembre 2014 –:
   se il Ministro interrogato intenda promuovere l'apertura di un tavolo di confronto urgente con le organizzazioni sindacali e l'azienda, che abbia carattere permanente per riavviare l'osservatorio siderurgico, che in passato ha prodotto importanti iniziative di tutela e sviluppo per il settore, agevolando per il gruppo Ilva l'ottenimento del prestito ponte necessario per realizzare gli investimenti per il risanamento ambientale e per garantire ai lavoratori continuità di reddito. (3-01009)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria siderurgica

sindacato

cassa integrazione