ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 202 del 01/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 01/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/04/2014
Stato iter:
02/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/04/2014
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/04/2014
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/04/2014
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/04/2014

SVOLTO IL 02/04/2014

CONCLUSO IL 02/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00731
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Martedì 1 aprile 2014
modificato
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a seguito dello scandalo scoppiato nel Lazio per la questione dell'acqua potabile inquinata da arsenico, le indagini dei nuclei antisofisticazione dei Carabinieri hanno ora evidenziato che quell'acqua regionale doveva, in realtà, essere destinata solo ad uso d'irrigazione di terreni agricoli;
   inoltre, in seguito alle indagini è emerso che già nel giugno 2013 un'informazione trasmessa dall'azienda sanitaria locale della zona al dirigente delle opere igienico-sanitarie del comune e alla stessa Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura nel Lazio (Arsial) che ha erogato l'acqua inquinata, perché i valori batteriologici riscontrati nelle ultime analisi erano illegali, è stata del tutto ignorata;
   il caso del Lazio non è, purtroppo, isolato nel nostro Paese, posto che analogo scandalo sulla qualità delle acque destinate ad uso domestico ha scosso la zona della Val Pescara in Abruzzo, dove le falde acquifere sono state, come rilevato da una perizia dell'Istituto superiore di sanità, per anni infiltrate e inquinate da rifiuti tossici e scarti della produzione di cloro, soda, varechina ed altre sostanze nocive che erano stati interrati illecitamente nella zona, mettendo a rischio la salute di settecentomila persone –:
   quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di potenziare le attività di vigilanza sulle falde acquifere e sull'erogazione dell'acqua per uso domestico, al fine di garantire un adeguato livello di tutela non solo ambientale, ma anche della salute dei cittadini. (3-00731)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

consumo alimentare

Lazio

risorse idriche

sostanza tossica

inquinamento idrico

diritto alla salute

protezione dell'ambiente