ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00637

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
12/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2014
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2014
Resoconto GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/02/2014
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2014

SVOLTO IL 12/02/2014

CONCLUSO IL 12/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00637
presentato da
GIORGETTI Giancarlo
testo presentato
Martedì 11 febbraio 2014
modificato
Mercoledì 12 febbraio 2014, seduta n. 172

   GIANCARLO GIORGETTI, MOLTENI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, FEDRIGA, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la situazione degli oltre 60 mila cittadini italiani lavoratori frontalieri in Svizzera, all'indomani del referendum elvetico «contro l'immigrazione di massa», è improvvisamente oggetto di dibattito politico tra i diversi partiti;
   è bene ricordare, tuttavia, che ad oggi solo Lega Nord si è battuta a difesa dei diritti dei lavoratori italiani frontalieri in Svizzera;
   con più di un atto di sindacato ispettivo, infatti, la Lega Nord ha chiesto lumi sui 270 milioni di euro di risorse disponibili esistenti nella gestione separata Inps appositamente istituita dalla legge n. 147 del 1997 per l'erogazione dei trattamenti speciali di disoccupazione a favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera;
   sempre la Lega Nord ha sollevato la problematica derivante dall'applicazione anche ai frontalieri delle regole del nuovo redditometro, il cui rischio era per i frontalieri italiani di essere vessati come evasori (si veda l'interrogazione a risposta in commissione n. 5-00124);
   oggi gli interroganti evidenziano anche la questione dei ristorni, ovvero la quota di tasse pagate dai lavoratori frontalieri che torna ai comuni italiani di confine; si teme, infatti, che il Ministro dell'economia e delle finanze possa concedere la revisione del trattato sui ristorni – che in ottobre compirà 40 anni – per ottenere qualcosa in più sullo scambio dei dati riguardo ai depositi bancari;
   è indubbio che l'eventuale cancellazione o revisione in peius del trattato di ristorno creerebbe nefaste conseguenze per i comuni di confine, i cui residenti pagano le tasse in Svizzera ma beneficiano delle prestazioni sociali ed assistenziali italiane;
   se dunque il referendum svizzero – apprezzabile e lodevole espressione di democrazia e di civiltà – scaturisce dalla preoccupazione che l'immigrazione sia causa degli abbassamenti dei salari e della saturazione del mercato del lavoro interno, ad avviso degli interroganti una concreta misura per evitare la concorrenza sleale e territoriale per quanto riguarda i posti di lavoro potrebbe essere quella di istituire una zona franca in Lombardia e Piemonte, in cui la tassazione delle attività produttive sia allineata a quella della Svizzera, così da non indurre le imprese nostrane a delocalizzare oltre confine –:
   se e quali misure urgenti di propria competenza il Governo intenda adottare per tutelare gli oltre 60 mila lavoratori italiani frontalieri in Svizzera e per risolvere i problemi dei ristorni per i comuni di confine e se non ritenga opportuno che alla rinegoziazione con Berna del trattato riguardante i frontalieri partecipino la Lombardia ed il Piemonte, in quanto regioni direttamente interessate dal fenomeno, nonché se intenda valutare attentamente l'istituzione di una zona franca di frontiera per le fasce di confine con la Svizzera. (3-00637)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

regione di frontiera

lavoratore frontaliero

disoccupazione

Svizzera

zona franca

immigrazione

prestazione sociale