ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00573

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 156 del 21/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/01/2014
Stato iter:
22/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/01/2014
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2014
Resoconto ZANONATO FLAVIO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/01/2014
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/01/2014

SVOLTO IL 22/01/2014

CONCLUSO IL 22/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00573
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo presentato
Martedì 21 gennaio 2014
modificato
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   CIPRINI, TERZONI, GALLINELLA, BALDASSARRE, BECHIS e COMINARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il 27 dicembre 2011 la Antonio Merloni spa in amministrazione straordinaria, in persona dei commissari straordinari, ha ceduto, con effetto dal 1o gennaio 2012, alla J.P. Industries il ramo di azienda destinato allo svolgimento dell'attività di design, produzione e commercializzazione di elettrodomestici;
   la J.P. Industries spa acquistava al prezzo di 10 milioni di euro la proprietà degli stabilimenti della Merloni e subentrava nei contratti di lavoro con 700 dipendenti in forza presso la società cedente, impegnandosi al mantenimento dell'effettivo livello occupazionale e della prosecuzione dell'attività;
   nel settembre 2013 il tribunale di Ancona, su ricorso delle banche creditrici e del Comitato metalmeccanici umbri, ha dichiarato la nullità dell'atto di cessione del 27 dicembre 2011, accertando la macroscopica violazione dei criteri legali di determinazione del prezzo del complesso aziendale, tanto che il tribunale ha statuito che: «A fronte di un valore dell'azienda già prudenzialmente indicato in 54 milioni di euro, la cessione è avvenuta al prezzo di 10 milioni di euro, così che il valore di cessione si trova in un rapporto di 1 a 5,4 rispetto al valore di stima.»;
   a seguito della sentenza, gli interroganti presentavano un'interrogazione a risposta scritta (n. 4/01974) a cui il Ministro interrogato non ha dato ancora risposta;
   avverso il decreto di annullamento è stato proposto reclamo, tuttora pendente innanzi all'autorità giudiziaria di Ancona;
   risulta agli interroganti che in data 20, 21 e 23 dicembre 2013 i lavoratori del «Comitato lavoratori A. Merloni» hanno presentato querela all'autorità giudiziaria e alla Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta, poiché gran parte dei macchinari e/o attrezzature della (ex) Merloni sono stati venduti – come si legge in querela – «all'irrisorio prezzo di euro 1.000 cadauno, palesemente e notevolmente inferiore rispetto al reale valore di mercato di taluni cespiti (ad esempio, presse ed altro), con relativo grave pregiudizio per il ceto creditorio», così avallando l'ipotesi dello smantellamento di fatto e/o svendita dei macchinari dell'azienda e frustrando l'impegno assunto alla prosecuzione dell'attività produttiva e del mantenimento dei livelli occupazionali;
   con decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, in corso di conversione alla Camera dei deputati, all'articolo 9, ha previsto che «In caso di reclamo (...) ai commissari straordinari è attribuito il potere di regolare convenzionalmente con l'acquirente dell'azienda o di rami di azienda (...) modalità di gestione idonee a consentire la salvaguardia della continuità aziendale ed i livelli occupazionali nelle more del passaggio in giudicato del decreto che definisce il giudizio», riconsegnando, di fatto, l'azienda nelle mani dei commissari straordinari;
   è necessario che il Governo faccia chiarezza sulle modalità dell'operazione economica compiuta dai commissari nominati dal Ministero stesso e sulla vendita dei beni dell'azienda Merloni da parte della J.P. Industries, salvaguardando i diritti dei lavoratori che tuttora aspettano l'erogazione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria prorogato dal Governo –:
   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per accertare le responsabilità dei commissari in merito alla vicenda descritta e, tenuto conto della sua gravità, revocare l'incarico loro conferito, adottando tutte le iniziative opportune per verificare la correttezza dell'intera operazione di cessione aziendale a fronte dello «smantellamento» dei beni e macchinari, venduti e inviati dalla J.P. Industries ad altri siti, salvaguardando in ogni caso i diritti dei lavoratori. (3-00573)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria elettrotecnica

diritto del lavoro

svendita

cassa integrazione

contratto di lavoro

commercializzazione