ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00240

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 30/07/2013
Stato iter:
31/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/07/2013
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013
Resoconto BRAY MASSIMO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 31/07/2013
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/07/2013

SVOLTO IL 31/07/2013

CONCLUSO IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00240
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo presentato
Martedì 30 luglio 2013
modificato
Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

   DI BENEDETTO e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il «grande progetto Pompei», come spiegato sul sito istituzionale della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, nasce da un'azione del Governo italiano che, attraverso il decreto-legge n. 34 del 2011 (articolo 2), ha inteso rafforzare l'efficacia delle azioni e degli interventi di tutela nell'area archeologica di Pompei mediante la elaborazione di un programma straordinario ed urgente di interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro;
   il «grande progetto Pompei» è un intervento rilevante ed impegnativo da 105 milioni di euro tra fondi del fondo europeo di sviluppo regionale e fondi nazionali, che mira alla riqualificazione del sito archeologico di Pompei entro dicembre 2015, attraverso:
    a) la riduzione del rischio idrogeologico, con la messa in sicurezza dei terrapieni non scavati;
    b) la messa in sicurezza delle insulae;
    c) il consolidamento e restauro delle murature;
    d) il consolidamento e restauro delle superfici decorate;
    e) la protezione degli edifici dalle intemperie, con conseguente aumento delle aree visitabili;
    f) il potenziamento del sistema di videosorveglianza;
   ancora sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è possibile prendere visione di una brochure dedicata al progetto che definisce il «grande progetto Pompei», che recita: «Un grande impegno collettivo di istituzioni e di persone diverse per avviare a soluzione il gravissimo problema di conservazione di un sito archeologico tra i più importanti del mondo»;
   sono sempre i siti istituzionali ad informare che il Governo italiano e la Commissione europea, tramite il varo del «grande progetto Pompei», nel tempo record di soli tre mesi, hanno dato prova «di poter costruire, valutare e approvare un intervento così rilevante e impegnativo come quello che determinerà, entro il 31 dicembre 2015, la riqualificazione del sito archeologico di Pompei». Il 5 aprile 2012, alla presentazione del progetto, sono intervenuti: Mario Monti, Presidente del Consiglio dei ministri; Anna Maria Cancellieri, Ministro dell'interno; Lorenzo Ornaghi, Ministro per i beni e le attività culturali; Fabrizio Barca, Ministro per la coesione territoriale; Francesco Profumo, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; Stefano Caldoro, presidente della regione Campania; Luigi De Magistris, sindaco di Napoli; Claudio D'Alessio, sindaco di Pompei;
   quanto agli interventi, essi si articolano su cinque linee d'azione: conoscenza (8 milioni e 200 mila euro); opere (85 milioni di euro); valorizzazione, fruizione comunicazione (7 milioni di euro); sicurezza (2 milioni di euro); rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei (2 milioni e 800 mila euro): la fonte è sempre il sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   al solo consolidamento ed al restauro dell'area archeologica sono stati destinati 85 milioni di euro;
   la brochure poi elenca minuziosamente le opere in cantiere e i bandi di prossima pubblicazione;
   a questi dati si aggiungono le dichiarazioni del Ministro interrogato, rese nell'audizione del 23 maggio 2013 dinanzi alle Commissioni cultura di Camera e Senato, con cui ha definito il «grande progetto Pompei» come un'opportunità da tradurre in risultati concreti, posto che a due anni dal varo molto, anzi moltissimo, resta da fare;
   eppure, stando ad altre fonti, giornalistiche, in questo caso c’è poco di che star tranquilli;
   sono di novembre 2012 e di febbraio 2013 le notizie di crolli – ultimi di una lunga serie – di pezzi di pareti delle domus pompeiane;
   a febbraio 2013 la stampa ha informato del fatto che la procura competente aveva avviato un'indagine relativa all'assegnazione dei lavori dal 2008 ad oggi e che coinvolgeva, tra gli altri, D'Amora, direttore dei lavori durante la gestione commissariale, ed anche l'ex commissario Marcello Fiori (funzionario della protezione civile, secondo dei sostituti del soprintendente Guzzo), inviato dal Governo Berlusconi per salvare gli scavi di Pompei nei giorni dei crolli; a detta della procura, sono emersi – in particolare – profili di illegittimità in ordine all'utilizzo di procedure derogatorie nell'affidamento dei lavori ed all'emissione di fatture gonfiate relative all'acquisto di materiali ed all'esecuzione dei lavori e anomalie nelle procedure seguite per l'allestimento delle rappresentazioni affidate al teatro San Carlo;
   è recentissima la notizia di incredibili ribassi nelle aste tenute per l'assegnazione dei lavori previsti dal «grande progetto Pompei», addirittura di oltre la metà della base d'asta fissata, e tutte vinte dalla medesima società di costruzioni; ribassi talmente rilevanti da far temere per la qualità degli interventi che saranno posti in essere;
   a qualche giorno fa risale l’ultimatum con cui l'Unesco ha impegnato il Governo italiano ad adottare misure idonee a per il sito;
   Pompei rappresenta, fuor di retorica, un unicum nel panorama archeologico mondiale;
   sono stati assunti degli impegni precisi e stanziati ingenti fondi;
   a fronte di ciò la situazione reale di Pompei è fatta di crolli, indagini della procura e gestione delle assegnazioni dei lavori perlomeno discutibile;
   la realtà è talmente critica e il «grande progetto Pompei» tanto lontano dall'esser realizzato che l'Unesco è dovuta intervenire nel sollecitare il Governo italiano, fissando alla fine del 2013 la data ultima entro cui porre in essere misure di salvaguardia –:
   come il Ministro interrogato ritenga opportuno intervenire affinché si faccia chiarezza sulle vicende poco trasparenti relative agli appalti ed alle manifestazioni organizzate nell'area archeologica, in relazione – in particolare – ai ribassi assai sospetti delle basi d'asta, e se intenda dare piena e completa attuazione al «grande progetto Pompei», adeguandosi all'impegno che l'Unesco ha imposto al Governo e rilanciando, per quanto di competenza, il turismo nell'area di Pompei. (3-00240)
(30 luglio 2013)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2011 0034

EUROVOC :

sito storico

archeologia

Unesco

turismo

politica regionale