ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/02015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 885 del 14/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/11/2017
Stato iter:
17/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/11/2017
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/11/2017
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 17/11/2017
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/11/2017

SVOLTO IL 17/11/2017

CONCLUSO IL 17/11/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-02015
presentato da
LIUZZI Mirella
testo presentato
Martedì 14 novembre 2017
modificato
Venerdì 17 novembre 2017, seduta n. 887

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   si apprende da notizie di stampa che esiste una lettera-testamento tra i documenti acquisiti dalla procura di Potenza che indaga sull'inquinamento del Centro olio dell'Eni di Viggiano (Potenza) dell'ingegnere Gianluca Griffa, ex responsabile dello stabilimento lucano, scomparso e poi trovato impiccato misteriosamente nell'agosto 2013;
   il contenuto della lettera, rivelato dal quotidiano «La Nuova del Sud», riporta la denuncia di Gianluca Griffa ai carabinieri di Viggiano e agli ispettori di polizia mineraria (Unmig) del Ministero dello sviluppo economico, poco prima di suicidarsi: delle prime fuoriuscite di greggio dai serbatoi del Centro olio dell'Eni di Viggiano sarebbero avvenute già nel 2012. Ma «per ordini superiori» sono state «nascoste», per non dover fermare la produzione, fino a gennaio di quest'anno, quando un affioramento casuale nelle vasche del depuratore del consorzio industriale ha portato alla scoperta di almeno 400 tonnellate di greggio colate nel terreno tra l'impianto e la falda acquifera sottostante;
   secondo fonti stampa, l'ingegner Griffa lasciò tre lettere: una indirizzata ai genitori, una alla fidanzata e poi una terza sui problemi del Cova. L'unica trascritta è la terza, segno di un'attenzione particolare, ma che non fu mai resa nota alla procura lucana competente;
   da indiscrezioni di stampa de «La Gazzetta del Mezzogiorno» si apprende che «quel memoriale firmato da Griffa e indirizzato all'Ufficio Minerario del Ministero e ai carabinieri di Viggiano, nella caserma lucana non è mai giunto»;
   nelle scorse settimane i pm della procura di Potenza hanno acquisito il documento nel fascicolo dell'inchiesta, tuttora aperta, sulle attività di Eni in Val d'Agri, per cui avevano disposto di sentire tutti i dipendenti che si sono avvicendati in Basilicata negli ultimi anni, e raccogliere informazioni sulle loro attuali condizioni di salute;
   l'ingegnere motiva il gesto compiuto come la conclusione di «vari tentativi falliti di far convergere l'azienda a più miti consigli» sulla gestione dell'impianto di Viggiano, riducendo la produzione se non fermandola del tutto per avviare una serie di verifiche sulle criticità esistenti;
   a preoccuparlo, infatti, erano proprio i livelli eccessivi di corrosione dei serbatoi, ma anche le «perdite di processo» di sostanze pericolose utilizzate in una delle due linee di trattamento del gas estratto assieme al greggio, che tornerebbero in circolo senza possibilità di eliminarle e smaltirle regolarmente;
   a distanza di 3 anni proprio la presenza di sostanze pericolose tra i reflui inviati in parte al pozzo Costa mulina 2, nel comune di Montemurro, per essere reiniettati in profondità, e in parte in vari depuratori sparsi per mezza Italia, è finita al centro dell'inchiesta dei pm di Potenza su un presunto traffico illecito di rifiuti tra altri dirigenti della compagnia e i responsabili degli impianti di smaltimento. Più di recente, inoltre, lo stesso problema ha portato alla sospensione, da parte della regione, dell'autorizzazione alla reiniezione, in attesa di chiarimenti da parte della società, che proprio in questi giorni ha fatto ricorso al Tar;
   all'epoca, però, l'ingegnere era convinto che «se fosse emerso il problema all'esterno» sarebbe stato considerato lui l'unico responsabile. Per questo si biasimava per non essere riuscito a convincere i suoi capi, a Viggiano e a Milano, di rallentare le attività;
   Griffa descrive un primo incontro avvenuto in Val d'Agri a febbraio del 2013, alla presenza dei dirigenti locali della compagnia e di altri inviati dalla sede centrale, in cui il suo tentativo di portare «allo scoperto» le questioni esistenti sarebbe stato «stoppato» bruscamente;
   anzi spiega di essere stato tenuto all'oscuro delle perdite dai suoi superiori e aggiunge di essersi informato per le vie brevi, anche sui risultati delle analisi effettuate dopo due incidenti, assieme all'Arpab nei pozzetti attorno all'impianto che all'epoca, però, non avrebbero segnalato nulla di allarmante;
   invece, per tutti gli altri l'obiettivo era aumentare la produzione, confidando che una volta entrata in funzione la seconda linea di trattamento del gas «i problemi si sarebbero risolti da soli»;
   poi però aggiunge di non essersi lasciato scoraggiare e di aver imposto «in 2-3 occasioni» ai tecnici che riducessero la portata dell'impianto all'insaputa dei capi. Salvo scoprire che non appena si assentava venivano ripristinate le vecchie impostazioni, per poi sentirsi dire che con le sue preoccupazioni sullo stato dei serbatoi metteva solo «ansia nel sistema»;
   le sue preoccupazioni gli sarebbero costate ferie forzate, rimozione dall'incarico e una convocazione nella sede di Milano il 22 luglio 2013. Ma quattro giorni dopo il giovane ingegnere piemontese fece perdere le sue tracce. Fu trovato impiccato in circostanze non del tutto chiare in un bosco di Montà d'Alba, in provincia di Cuneo;
   si tratta di una vicenda drammatica e sconcertante in un quadro che getta ombre sempre più lunghe sulla gestione politico-amministrativa della vicenda del petrolio nella regione Basilicata e soprattutto desta non pochi legittimi e gravi sospetti sull'operato di questi anni di Eni ed anche di chi doveva controllare –:
   come intendano adoperarsi, per quanto di competenza, affinché ogni elemento utile a chiarire la vicenda che sia in possesso del Governo sia fornito alla magistratura;
   se il Ministro interpellato, tramite l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (Unmig), fosse a conoscenza della lettera-testamento inviata dall'ingegner Griffa;
   se presso il Ministero dello sviluppo economico, tramite l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse, durante le ispezioni e le attività di polizia mineraria condotte in questi anni siano state rilevate, in merito al Centro Olio dell'Eni di Viggiano, perdite di greggio o mancanze costruttive dell'impianto.
(2-02015) «Liuzzi, Vallascas, Cancelleri, Crippa, Da Villa, Della Valle, Fantinati, Agostinelli, Alberti, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Brescia, Brugnerotto, Businarolo, Busto, Cariello, Carinelli, Caso, Castelli, Cecconi, Chimienti, Ciprini, Colletti, Colonnese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

gas naturale

petrolio greggio