ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01996

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 882 del 07/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 07/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 07/11/2017
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 07/11/2017
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 07/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/11/2017
Stato iter:
10/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/11/2017
Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/11/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 10/11/2017
Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/11/2017

SVOLTO IL 10/11/2017

CONCLUSO IL 10/11/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01996
presentato da
FASSINA Stefano
testo presentato
Martedì 7 novembre 2017
modificato
Venerdì 10 novembre 2017, seduta n. 884

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
   Colacem spa di Galatina (Lecce), con un recupero di 100.000 tonnellate annuali di ceneri leggere per quantità di ceneri pesanti recuperate nel cemento, ha avviato la procedura di rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia), con procedimento delegato dalla regione Puglia alla provincia di Lecce;
   l'operazione «Araba Fenice» il 28 settembre 2017, disposta dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce, ha evidenziato irregolarità sullo smaltimento delle ceneri della centrale di Cerano e portato al sequestro con facoltà d'uso di Cerano, Ilva e Cementir; in relazione a tali attività è ipotizzato il reato di traffico e gestione abusiva e organizzata di quantitativi di ceneri contaminate da sostanze pericolose;
   per ora l'operazione «Araba Fenice» non è intervenuta sul flusso di ceneri da Cerano a Colacem, nonostante dai Mud risultino i seguenti quantitativi di materiali trasferiti nel 2016: 35.000 tonnellate ceneri pesanti, 78.000 tonnellate ceneri leggere, 1.700 tonnellate ceneri di torba non trattata, 13.000 tonnellate di rifiuti solidi prodotti dai processi di desolforazione dei fumi della centrale di Cerano;
   il distretto di Galatina è l'area con la più alta incidenza di neoplasie e malattie polmonari croniche nella provincia di Lecce (dati ASL) ed è identificata dall'Istituto superiore di sanità «area cluster per tumori polmonari». Le rappresentanze mediche hanno richiesto provvedimenti, segnalando che Colacem, con un'area di deposito allo scoperto di carbon coke di 14.000 metri quadri, è classificato come industria insalubre. I danni ambientali e sanitari stimati sono compresi fra 37 e 67 milioni di euro. L'impianto Colacem è all'ottavo posto tra i cementifici italiani per emissioni di ossidi di azoto e produce 600.000 ton/anno di CO2;
   si registra, ad avviso degli interpellanti, la pressoché totale inesistenza di monitoraggio dell'impianto Colacem da parte di enti terzi e di Arpa;
   nel verbale della conferenza di servizi tenutasi il 25 maggio 2017 la regione Puglia indica le prescrizioni di seguito riportate: estensione dello SME (sistema di monitoraggio continuo delle emissioni), già previsto per il camino E06 anche ai camini E20 ed E29 relativi; prescrizioni su monitoraggi periodici dei microinquinanti anche per i camini E20 ed E29, con riguardo ai composti assimilabili alla diossina, quali furani e PCB; inserimento prescrizioni più stringenti in ordine a controlli su benzo(a)pirene e metalli pesanti; richiesta esiti deposimetrici ad Arpa, relativi all'area esterna allo stabilimento; inserimento campane di controllo vento-selettive all'interno dello stabilimento; nel caso in cui le risultanze delle misurazioni su benzo(a)pirene facciano ricadere nel campo delle misure urgenti per il contenimento di Benzo(a)pirene, è stato indicato che si proceda all'applicazione dell'articolo 3, comma 2, della legge della regione Puglia n. 3 del 2011, prevedendo la predisposizione del piano di risanamento sulle sorgenti industriali); sono inoltre richiesti ad Arpa: a) validazione degli autocontrolli effettuati da Colacem; b) esiti del Centro salute ambiente/progetto Jonico Salentino da fornire ad Arpa nell'area in questione; inserimento di controlli delle emissioni diffuse all'interno dello stabilimento nel periodo necessario a costruire l'auspicabile copertura del parco carbonile (deposito carbone e coke, ora a cielo aperto); inserimento controlli radioattività sia ambientale sia sui filtri dei camini; ogni prescrizione o disposizione conseguente alla verifica di esaustività delle prove effettuate in riscontro alle disposizioni del piano di monitoraggio e controllo; valutazioni di impatto emissivo cumulativo con altre sorgenti inquinanti con medesimo dominio di ricaduta di area vasta;
   si segnala che le suddette indicazioni della regione Puglia, anche dopo l'ultima seduta della conferenza tenutasi il 10 ottobre 2017 risultano agli interpellanti disattese;
   in un esposto depositato in procura e nella conferenza dei servizi del 10 ottobre 2017 per il rinnovo dell'Aia di Colacem i sindaci dei comuni di Galatina, Soleto, Sogliano Cavour, Cutrofiano, Zollino e Corigliano d'Otranto hanno richiesto lo «stop» cautelativo del conferimento di ceneri da parte della centrale ENEL di Cerano;
   in data 4 ottobre 2017 è stata presentata in Senato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-08173 dal senatore Maurizio Buccarella nella seduta n. 890 sul caso Colacem, rivolta ai Ministri dell'ambiente, della salute e dello sviluppo economico per ottenere chiarimenti in merito all'utilizzo di eventuali ceneri contaminate, nonché per stigmatizzare l'attuale sistema di controlli –:
   se non ritenga necessario assumere ogni iniziativa di competenza per pervenire al fermo cautelativo dell'impianto fino a quando non vengano ottemperate le prescrizioni già concordate nelle conferenze di servizi per il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia), nello specifico l'apposizione dei filtri a manica e la copertura del carbonile, a cui si aggiunge la richiesta preventiva di valutazione d'impatto sanitario (Vis);
   se non ritenga urgente, per quanto di competenza, la verifica sulle ceneri in partenza dall'impianto dell'Enel di Cerano;
   se non ritenga necessario assumere ogni iniziativa di competenza per procedere all'inibizione definitiva dell'utilizzo di ceneri provenienti dalla centrale Enel di Cerano, della combustione di qualunque tipologia di combustibile derivato da rifiuti, utilizzo di ceneri industriali di qualunque provenienza nel ciclo di produzione del cemento nel rispetto della direttiva europea «REACH»;
   se non ritenga necessario promuovere, per quanto di competenza, una valutazione di impatto sanitario (Vis), da effettuarsi secondo linee guida accreditate (Ispra, Ministero della salute) ad opera di tecnici di rilevanza nazionale ed esperti di tali metodiche utilizzando un approccio combinato tossicologico ed epidemiologico;
   se non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, per pervenire ad un concordato idoneo sistema di controllo e di monitoraggio, non discusso durante le conferenze di servizi del 24 novembre 2016, 7 marzo 2017 e 10 ottobre 2017.
(2-01996) «Fassina, Pannarale, Pellegrino, Marcon».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studio d'impatto

protezione dell'ambiente

controllo dell'inquinamento