ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 802 del 23/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 23/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI 23/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 23/05/2017
Stato iter:
15/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/09/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2017
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 15/09/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/09/2017

SVOLTO IL 15/09/2017

CONCLUSO IL 15/09/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01811
presentato da
GALGANO Adriana
testo presentato
Martedì 23 maggio 2017
modificato
Venerdì 15 settembre 2017, seduta n. 851

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la società «Foligno Impresa Lavoro Sviluppo s.p.a.», ora società a responsabilità limitata in liquidazione, a totale partecipazione pubblica, è stata costituita a fine anni ’90 quale «incubatore di impresa». Nel 2001/2002, il comune di Foligno ha affidato alla stessa servizi di manutenzione, dopo aver riacquistato tutte le quote in possesso dei privati;
   l'indebitamento complessivo della società, al 31 dicembre 2013, ammontava a 4.788.091 euro; il debito con l'erario e con gli istituti previdenziali per tributi e contributi sociali, non pagati, a 1.460.218;
   in conseguenza della perdita superiore ad un terzo del capitale sociale, che si è ridotto al di sotto del minimo stabilito dall'articolo 2327 del codice civile, con delibera dell'assemblea straordinaria dei soci del 18 marzo 2014 da società per azioni è stata trasformata in società a responsabilità limitata;
   dal bilancio Fils srl 2015 risulta che la perdita di esercizio 2015 è di 500.777 euro; i debiti ammontano ad 4.892.055 euro di cui 3.618.622 euro esigibili entro l'esercizio successivo ed 1.273.433 esigibili oltre l'esercizio successivo;
   a seguito di perdite registrate nel 2012, 2013, 2014 e 2015, il 28 giugno 2016 la società è stata messa in liquidazione. La normativa vigente, infatti, dispone la messa in liquidazione delle società con perdite nell'ultimo triennio;
   attualmente lavorano in Fils 36 dipendenti: 24 operai e 12 amministrativi di cui alcuni provenienti da altra società partecipata (Foligno Nuova Spa in liquidazione) e con problemi di salute;
   nel piano industriale del 2014 è stato evidenziato lo squilibrio tra personale operaio e impiegatizio, che la società «non può più sopportare»;
   l'articolo 1, commi 563-568, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014) ha previsto la mobilità del personale fra società partecipate delle pubbliche amministrazioni, anche senza il consenso del lavoratore;
   in particolare, il comma 564 ha disposto che le pubbliche amministrazioni controllanti le società partecipate devono adottare atti di indirizzo volti a favorire prima di avviare nuove procedure di reclutamento di risorse umane da parte delle medesime società, l'acquisizione del personale con le suddette procedure, ma, a quanto consta agli interpellanti, nel caso della società Fils ciò non è avvenuto;
   i successivi commi hanno disposto che: 1) le società controllate dalle pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute, in relazione alle esigenze funzionali, e in caso di spese di personale pari o superiori al 50 per cento delle spese correnti, ad inviare un'informativa preventiva alle rappresentanze sindacali operanti presso la società, indicando il numero, la collocazione aziendale ed i profili professionali del personale eccedentario; 2) entro 10 giorni dal ricevimento dell'informativa si procede, a cura dell'ente controllante, alla riallocazione totale o parziale del personale eccedentario nell'ambito della stessa società mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre società controllate dal medesimo ente; 3) per la gestione delle eccedenze di personale delle società controllate, gli enti controllanti e le stesse società possono concludere accordi collettivi con i sindacati per realizzare trasferimenti in mobilità dei dipendenti in esubero presso altre società dello stesso tipo anche operanti fuori del territorio regionale della società interessata dalle eccedenze; 4) le società partecipate possono farsi carico, per non più di tre anni, di una quota (non superiore al 30 per cento) del trattamento economico del personale interessato dalla mobilità, nell'ambito del e proprie disponibilità di bilancio;
   l'articolo 28, lettera t), del decreto legislativo 18 agosto 2016, n. 175, ha abrogato l'articolo 1, commi da 563 a 568 e da 568-ter a 569-bis della citata n. 147 del 2013;
   l'articolo 25 del medesimo decreto prevede che entro sei mesi dall'entrata in vigore le società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze. L'elenco del personale eccedente, con l'indicazione dei profili posseduti, è trasmesso alla regione competente secondo modalità stabilite da un decreto ministeriale ancora da emanare. Le regioni formano e gestiscono l'elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti e agevolano processi di mobilità in ambito regionale. Decorsi ulteriori sei mesi, le regioni trasmettono gli elenchi dei lavoratori dichiarati eccedenti e non ricollocati all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Fino al 30 giugno 2018, le società a controllo pubblico, salvo particolari deroghe, non possono procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato se non attingendo ai suddetti agli elenchi, con le modalità definite dall'emanando decreto;
   con delibera 21 maggio 2014 il consiglio di amministrazione di Afam, di cui il comune di Foligno risulta essere socio al 83,68 per cento ha approvato di procedere alla formazione di una graduatoria da cui attingere per eventuali assunzioni, in caso di necessità;
   Vus spa, altra società partecipata al 49 per cento dal comune di Foligno, ha indetto una procedura aperta per l'appalto del «servizio di raccolta e trasporto, di frazione di rifiuti solidi urbani, nei comuni serviti dalla Valle Umbra Servizi s.p.a.». L'appalto è stato suddiviso in 2 lotti: il primo relativo ai comuni del dipartimento di Foligno, il secondo per i comuni del dipartimento di Spoleto; l'importo complessivo dell'appalto è di 198.000,00 euro oltre Iva, per la durata di tre mesi. La gara del lotto 2 relativa al dipartimento di Spoleto è stata aggiudicata alla Sicaf di Spoleto, mentre la gara relativa al lotto di Foligno è risultata deserta; pertanto la Vus, per l'affidamento del servizio del lotto 1, ha effettuato una procedura negoziata che è stata aggiudicata alla Sicaf di Spoleto. Il contratto è stato stipulato il 2 gennaio 2014;
   a quanto consta agli interpellanti, in concomitanza del suddetto appalto, la Sicaf avrebbe assunto nuovo personale;
   sarebbe opportuno chiarire per quale motivo, in una situazione di esubero, sia stato assunto nuovo personale prima ancora di collocare quello in eccedenza –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa;
   quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per tutelare il personale eccedente della società partecipata in liquidazione ed agevolare i processi di mobilità, in ambito regionale, così come previsti dall'articolo 25 del decreto legislativo n. 175 del 2016;
   se non sia opportuno assumere iniziative normative per prevedere sanzioni per le società partecipate che assumono ulteriore personale qualora quello in servizio sia già in eccedenza.
(2-01811) «Galgano, Monchiero».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro