ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 792 del 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 09/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 09/05/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 09/05/2017
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 09/05/2017
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 09/05/2017
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 09/05/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 09/05/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 09/05/2017
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 09/05/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 09/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/05/2017
Stato iter:
16/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/06/2017
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 16/06/2017
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 16/06/2017
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/06/2017

SVOLTO IL 16/06/2017

CONCLUSO IL 16/06/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01793
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo presentato
Martedì 9 maggio 2017
modificato
Venerdì 16 giugno 2017, seduta n. 815

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   nel 2014 l'azienda francese Alstom Power annunciò la cessione dello stabilimento di Sesto San Giovanni alla americana General Electric (GE). L'operazione venne autorizzata dall'Antitrust europeo nell'agosto 2015 e nel novembre successivo avvenne la cessione per un ammontare di 8,5 miliardi di euro;
   due mesi dopo, però, la GE annunciò un piano di ristrutturazione che prevedeva 6.500 esuberi in tutta Europa, di cui 236 a Sesto;
   prima che avvenisse l'acquisto da parte della GE, gli operai rimasti erano 350; di questi, 85 se ne andarono, gli altri invece decisero di resistere occupando lo stabilimento a partire dal 27 settembre 2016;
   la direzione di GE decise di chiudere lo stabilimento adducendo motivi di ristrutturazione aziendale, nonostante il bilancio fosse in attivo, trasferendo la produzione in Polonia, con una perdita dal punto di vista della qualità del prodotto e un contemporaneo risparmio sul monte salari;
   esito negativo ha avuto l'incontro svoltosi 13 aprile 2017 presso il Ministero dello sviluppo economico per decidere le sorti dello stabilimento di Sesto, messo appunto in discussione dalla nuova proprietà americana;
   l'azienda ha confermato di voler avviare i licenziamenti collettivi;
   il giorno successivo, 14 aprile, al Ministero, durante un incontro tra i rappresentanti della GE, il sindaco di Sesto Monica Chittò insieme all'assessore Virginia Montrasio, e Fulvio Matone in rappresentanza della regione Lombardia, incontro presieduto dal responsabile della unità di gestione delle vertenze del Ministero dello sviluppo economico, Giampietro Castano, rappresentanti dell'azienda hanno aggiornato le parti istituzionali e sindacali in merito al processo di individuazione di un soggetto in grado di reindustrializzare il sito di Sesto. In quell'occasione, GE ha confermato di avere in atto una trattativa per cedere lo stabilimento ad un operatore internazionale del settore, comunicando la volontà di aprire una procedura di licenziamento collettivo. Il tavolo è stato quindi aggiornato al 21 aprile, quando la stessa multinazionale ha comunicato invece di non voler avviare la procedura di licenziamento collettivo, confermando la prosecuzione dell'interlocuzione con il possibile soggetto industriale interessato allo stabilimento di Sesto. Le istituzioni hanno accolto favorevolmente la decisione dell'azienda, ribadendo la necessità di mantenere a Sesto la produzione industriale, poiché condizione necessaria per la prosecuzione del confronto fra le parti;
   il 22 aprile la GE ha inviato alle lavoratrici e ai lavoratori di Sesto una intimazione a chiudere il presidio permanente e a lasciare i locali della fabbrica, prospettando anche azioni legali. Tutto questo, mentre è in corso presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo di trattativa che vede coinvolte le istituzioni, assieme all'amministrazione di Sesto. Queste lettere arrivano a distanza di due settimane dall'incontro al Ministero dello sviluppo economico, durante il quale la Viceministro Bellanova e le parti avevano concordato un percorso ben preciso, con l'impegno da parte di GE di coinvolgere un advisor per identificare un investitore per l'aerea di Sesto. Tutto ciò, dunque, appare agli interpellanti come una provocazione rispetto all'impegno delle istituzioni, che da un anno e mezzo stanno lavorando assieme alle organizzazioni sindacali per trovare una positiva soluzione per far ripartire la produzione nello stabilimento –:
   se il Governo sia a conoscenza della situazione esposta in premessa e se non intenda convocare un nuovo tavolo di confronto con la proprietà e le rappresentanze sindacali, affinché il percorso avviato possa proseguire, un percorso in relazione al quale gli interpellanti esprimono solidarietà e vicinanza alla lotta dei lavoratori della GE, nonché pieno appoggio all'amministrazione comunale, che da subito si è impegnata per una positiva soluzione della vertenza, al fine di far rimanere prioritari la tutela dei diritti dei lavoratori che operano in questo settore, nonché il rilancio delle aziende sul territorio nazionale.
(2-01793) «Cimbro, Laforgia, Carlo Galli, Vezzali, Scanu, Murer, Placido, Andrea Maestri, Gianni Farina, Ricciatti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

stabilimento

aiuto alla ristrutturazione