ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01733

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 768 del 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: AMODDIO SOFIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 28/03/2017
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 28/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/03/2017
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/03/2017
Resoconto AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 31/03/2017
Resoconto AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/03/2017

SVOLTO IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01733
presentato da
AMODDIO Sofia
testo presentato
Martedì 28 marzo 2017
modificato
Venerdì 31 marzo 2017, seduta n. 771

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   la prima firmataria della presente interpellanza ha presentato l'interrogazione a risposta immediata n. 3-01474 con oggetto il trasferimento rifiuti speciali dall'Ilva di Taranto presso la discarica Cisma in Melilli, provincia Siracusa; il 6 maggio 2015 il Ministro interrogato ha risposto assumendo che «relativamente al trasferimento dei materiali provenienti dall'ILVA in una discarica presso Augusta, i rifiuti sono stati classificati come rifiuti non pericolosi. Ad oggi, non risulta al mio dicastero alcuna segnalazione in merito da parte delle competenti Autorità di Controllo locali (Provincia e Arpa). (...) il materiale è stato inviato in Sicilia in via transitoria... i rifiuti saranno smaltiti presso il sito ILVA una volta attuato il Piano di gestione dei rifiuti aziendale»;
   il 15 marzo 2017 è stata eseguita l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Catania, in seguito ad indagini della direzione distrettuale antimafia, riguardanti l'ampliamento della discarica Cisma, che ha applicato quattordici provvedimenti restrittivi in carcere o arresti domiciliari e tre misure interdittive, per traffico illecito di rifiuti, associazione di stampo mafioso, usura, estorsione, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio ed altro;
   indagini riguardano il procedimento amministrativo di ampliamento della discarica della società Cisma Ambiente Spa, i giudizi amministrativi al Tar e al Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) legati al rilascio della valutazione di impatto ambientale (Via) e dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia). Il dipartimento regionale aveva ritenuto la necessità di sottoporre alla valutazione di impatto ambientale l'ampliamento della discarica, trattandosi di nuove aree di stoccaggio e triturazione, confermato dalle risultanze del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Catania; diversamente il Consiglio di giustizia amministrativa riformava la decisione del Tar sulla base degli «accertamenti svolti in sede penale dall'ingegnere Naso, prodotti da parte ricorrente e posti a base della decisione» e trasmetteva gli atti al Tar per trattare il merito. Il Tar accoglieva la domanda della società Cisma, sulla base di accertamenti dell'ingegner Naso, consulente del pubblico ministero, depositati in atti dalla ricorrente, e della relazione del consulente tecnico d'ufficio dottor Verace. Nella sentenza si legge anche che il rappresentante del comune di Melilli confermava che l'ampliamento coincideva con l'area del progetto originario già sottoposto a valutazione di impatto ambientale;
   le fonti di stampa riportano che i giudici amministrativi sarebbero stati indotti in errore dalle consulenze dell'ingegner Naso (sottoposto a misura interdittiva) e del dottor Verace (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari). Il dottor Verace, oltre ad essere funzionario regionale, veniva nominato commissario ad Acta del Tar nei giudizi connessi al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale e nominato consulente dal pubblico ministero di Siracusa Giancarlo Longo nel procedimento penale sulla discarica (Cisma); la commissione di illeciti si è resa possibile proprio in virtù di quello che appare agli interpellanti un asse mafia-imprenditoria-funzionari regionali e comunali e consulenti. Per la Dda di Catania e per il Noe sussisterebbero illiceità ambientali in ordine alla gestione ed all'ampliamento delle discarica in violazione delle autorizzazioni della valutazione di impatto ambientale (Via) e dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia), alla miscelazione di diversi tipi di rifiuti, alla triturazione indifferenziata dei rifiuti, compreso il polverino Ilva, che venivano poi inviati a un inceneritore. «Bruciando – ha spiegato il pubblico ministero Raffaella Vinciguerra – veniva emessa diossina» –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se intenda attivare l'intervento del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri ai fini di verificare l'eventuale danno ambientale, nonché al fine di verificare, per quanto di competenza, le eventuali responsabilità amministrative.
(2-01733) «Amoddio, Bratti, Cinzia Maria Fontana».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

deposito dei rifiuti

mafia